“infrastruttura Diritti Umani” in Italia ( AA.VV. - 2001 - 2002)
“infrastruttura Diritti Umani” in Italia ( AA.VV. - 2001 - 2002)
“infrastruttura Diritti Umani” in Italia ( AA.VV. - 2001 - 2002)
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Fra le sue attività si ricordano:<br />
- fornire consulenza e <strong>in</strong>formazioni sulla protezione<br />
dei diritti umani e la prevenzione delle loro violazioni;<br />
- <strong>in</strong>coraggiare e cooperare attivamente con le strutture<br />
nazionali che operano nel campo dei diritti umani,<br />
gli ombudsmen nazionali o altre istituzioni simili;<br />
- cooperare con istituzioni <strong>in</strong>ternazionali che operano<br />
nel medesimo settore.<br />
Nell’esercizio delle sue funzioni egli può contattare<br />
direttamente i governi degli Stati membri del Consiglio<br />
d’Europa, che devono facilitarne l’azione. Il Commissario<br />
presenta un rapporto annuale sul suo operato<br />
al Comitato dei M<strong>in</strong>istri e all’Assemblea Parlamentare<br />
del Consiglio d’Europa e tiene conto delle loro<br />
osservazioni. Il Commissario può anche proporre raccomandazioni,<br />
esprimere op<strong>in</strong>ioni e redigere rapporti<br />
nelle materie di sua competenza. Inf<strong>in</strong>e, il Comitato<br />
dei M<strong>in</strong>istri e l’Assemblea Parlamentare possono<br />
affidare al Commissario <strong>in</strong>carichi particolari, nell’ambito<br />
del loro ruolo di garanzia dei diritti umani.<br />
Congresso delle Autorità Locali<br />
e Regionali d’Europa<br />
http://www.coe.fr/cplre/<br />
Quest’organo è stato creato dal Consiglio d’Europa<br />
nel 1994 con funzioni consultive, <strong>in</strong> sostituzione del<br />
la Conferenza Permanente delle Autorità Locali e Regionali.<br />
Il Congresso aiuta i nuovi membri nel loro<br />
percorso verso un effettivo autogoverno locale e regionale.<br />
Il Congresso fornisce un forum <strong>in</strong> cui i rappresentanti<br />
eletti a livello locale e regionale possono discutere<br />
problemi, condividere le loro esperienze ed<br />
esprimere i loro punti di vista rivolgendosi ai governi;<br />
offre consulenza al Comitato dei M<strong>in</strong>istri e all’Assemblea<br />
Parlamentare riguardo alla politica locale e<br />
regionale; coopera con organizzazioni nazionali e <strong>in</strong>ternazionali<br />
che rappresentano governi locali e regionali;<br />
organizza audizioni e conferenze per co<strong>in</strong>volgere<br />
un ampio pubblico su queste tematiche; prepara rapporti<br />
riguardanti i paesi membri del Consiglio d’Europa<br />
e quelli che hanno chiesto l’ammissione a esso<br />
riguardo la democrazia locale e regionale; vigila sull’applicazione<br />
dei pr<strong>in</strong>cipi della Carta Europea<br />
dell’autogoverno locale. Il Congresso promuove strutture<br />
di governo locale e regionale negli Stati membri<br />
del Consiglio d’Europa, specialmente nelle nuove<br />
democrazie; esam<strong>in</strong>a lo stato della democrazia locale<br />
e regionale nei paesi membri e <strong>in</strong> quelli che hanno<br />
chiesto l’ammissione; sviluppa <strong>in</strong>iziative per favorire<br />
la partecipazione effettiva dei cittad<strong>in</strong>i alla democrazia<br />
locale e regionale; rappresenta gli <strong>in</strong>teressi del go-<br />
2/<strong>2001</strong> - 1/<strong>2002</strong><br />
10<br />
Consiglio d’Europa<br />
verno locale e regionale nella formazione della politica<br />
europea; <strong>in</strong>coraggia la cooperazione regionale e<br />
transfrontaliera per la pace, la tolleranza e lo sviluppo<br />
sostenibile; vigila sulle elezioni locali e regionali. Il<br />
Congresso è diviso <strong>in</strong> due Camere: la Camera delle<br />
Autorità Locali e la Camera delle Regioni. I membri<br />
delle Camere sono rappresentanti eletti dalle autorità<br />
locali e regionali dei paesi membri del Consiglio d’Europa.<br />
Il Congresso si riunisce una volta l’anno a<br />
Strasburgo, accoglie anche delegazioni di organizzazioni<br />
europee approvate e di stati non membri come<br />
osservatori. Il Comitato Permanente, composto di tutte<br />
le delegazioni nazionali, si <strong>in</strong>contra tra le sessioni plenarie<br />
del Congresso. I lavori del Congresso si svolgono<br />
<strong>in</strong> 4 Comitati (Istituzionale, Cultura ed Educazione,<br />
Sviluppo Sostenibile, Coesione Sociale).<br />
Comitato europeo per i diritti sociali<br />
http://www.humanrights.coe.<strong>in</strong>t/cseweb/GB/<br />
La Carta Sociale Europea è stata adottata nel 1961<br />
ed è entrata <strong>in</strong> vigore nel 1965, venendo successivamente<br />
emendata e <strong>in</strong>tegrata da tre Protocolli nel 1988,<br />
1991 e 1995. Essa contiene una serie di diritti sociali<br />
ed economici, fra cui quelli all’abitazione, alla salute,<br />
all’educazione, al lavoro (più precisamente ribadisce<br />
l’impegno degli Stati per raggiungere la piena occupazione)<br />
e all’attività s<strong>in</strong>dacale, alla protezione sociale<br />
e alla non-discrim<strong>in</strong>azione. Nel 1999 è entrata <strong>in</strong><br />
vigore la Carta Sociale Europea emendata nel 1996 e<br />
f<strong>in</strong>ora ratificata da 12 Stati. Gli Stati <strong>in</strong> cui è <strong>in</strong> vigore<br />
la Carta Sociale europea devono preparare dei rapporti<br />
sulla sua attuazione, rapporti che sono pubblici e<br />
sui quali le parti sociali possono formulare delle osservazioni.<br />
Il Comitato europeo per i diritti sociali<br />
(ECSR), composto da nove esperti <strong>in</strong>dipendenti, valuta<br />
se gli Stati hanno adempiuto ai loro obblighi; le<br />
conclusioni del Comitato sono trasmesse al Comitato<br />
dei m<strong>in</strong>istri del Consiglio d’Europa. Nei casi più gravi<br />
quest’ultimo <strong>in</strong>via delle raccomandazioni agli Stati<br />
aff<strong>in</strong>ché modifich<strong>in</strong>o la legislazione, i regolamenti o<br />
la prassi non conformi alle disposizioni della Carta.<br />
Organizzazioni <strong>in</strong>ternazionali e nazionali degli imprenditori<br />
e dei lavoratori, come pure organizzazioni<br />
non governative <strong>in</strong>ternazionali con status consultivo<br />
presso il Consiglio d’Europa e nazionali, possono fare<br />
ricorso presso il Comitato se ritengono che disposizioni<br />
della Carta siano violate <strong>in</strong> uno Stato. Se l’ECSR<br />
accerta l’esistenza di una violazione, il Comitato dei<br />
M<strong>in</strong>istri raccomanderà allo stato <strong>in</strong>teressato di rimediare<br />
ad essa. La procedura del ricorso, <strong>in</strong> vigore dal<br />
1998, è opzionale e f<strong>in</strong>ora è stata accettata da 11 paesi<br />
(Bulgaria, Cipro, F<strong>in</strong>landia, Francia, Grecia, Irlanda,<br />
<strong>Italia</strong>, Norvegia, Portogallo, Slovenia e Svezia).<br />
A R C H I V I O<br />
PACE DIRIT TI UM ANI