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Il Centro per la Cultura Cooperativa ha curato le ... - Confcooperative

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Note al capitolo II<br />

1 «…in una camera al terzo piano del<strong>la</strong> casa sita in corso Vinzaglio civico numero<br />

4», Unione Regiona<strong>le</strong> Piemontese del<strong>la</strong> Coo<strong>per</strong>azione, Atto Costitutivo, Archivio<br />

Unione Regiona<strong>le</strong> (Un. Reg.). La prima sede dell’Unione Regiona<strong>le</strong> fu in corso<br />

Francia n. 15 a Torino.<br />

2 Idem.<br />

3 Nato a Ormea il 3 marzo 1930, Orazio Sappa si <strong>la</strong>urea in Scienze Agrarie<br />

all’Università di Perugia. Tornato in provincia, nel 1959 viene assunto, tramite<br />

concorso, all’Ufficio agricoltura del<strong>la</strong> Camera di Commercio di Cuneo. «Lavorando<br />

in quell’ufficio logicamente col<strong>la</strong>boravo con l’Azienda del<strong>la</strong> Montagna diretta da<br />

Gian Romolo Bignami. Partecipavo anche al<strong>la</strong> redazione del<strong>le</strong> “Valli cuneesi”, un<br />

foglietto informativo stampato in circa 35mi<strong>la</strong> copie: io curavo <strong>la</strong> parte<br />

agronomica, scrivendo di vari argomenti in forma di dialogo tra un professore e un<br />

contadino riprendendo lo sti<strong>le</strong> del cattedratico ambu<strong>la</strong>nte del Comizio Agrario di<br />

Mondovì, A<strong>le</strong>ssandro Gioda. La col<strong>la</strong>borazione con Bignami mi portò ad ampliare<br />

<strong>la</strong> mia disponibilità al <strong>la</strong>voro di gruppo e soprattutto a <strong>la</strong>vorare nel mondo del<strong>la</strong><br />

coo<strong>per</strong>azione e a favore del<strong>la</strong> coo<strong>per</strong>azione stessa» (Sappa Orazio, intervista del 12<br />

luglio 2005, Cuneo). Oltre che all’agricoltura di montagna Sappa si dedicò al<strong>la</strong><br />

promozione del<strong>la</strong> coltura dei piccoli frutti attraverso l’attività del <strong>Centro</strong> erboristico,<br />

presieduto da Giorgio Segre, ampliando <strong>le</strong> prospettive di mercato del<strong>le</strong> frago<strong>le</strong> a<br />

Peveragno e dando l’inizio al<strong>la</strong> coltivazione raziona<strong>le</strong> del <strong>la</strong>mpone. Erano i primi<br />

anni Sessanta, il <strong>per</strong>iodo di maggior ri<strong>la</strong>ncio del<strong>la</strong> frutticoltura cuneese: «In quegli<br />

anni <strong>la</strong> Camera di Commercio di Cuneo aveva creato sei Centri di incremento<br />

frutticoltura nel<strong>le</strong> zone più povere del<strong>la</strong> provincia, dal<strong>la</strong> Val<strong>le</strong> Po al<strong>la</strong> Val<strong>le</strong> Tanaro,<br />

mentre in aree vocate a questo tipo di coltivazione abbiamo fatto innumerevoli corsi<br />

di specializzazione in col<strong>la</strong>borazione con l’Ispettorato dell’Agricoltura, in<br />

partico<strong>la</strong>re col dott. Sisto Zearo ed Emanue<strong>le</strong> Ferraris, con l’Istituto di frutticoltura<br />

dell’Università di Torino, con il prof. Raffae<strong>le</strong> Carlone e i suoi allievi, con il prof.<br />

Giovanni Borzini, es<strong>per</strong>to di ma<strong>la</strong>ttie del<strong>le</strong> piante, e con l’Istituto “A. Geisser” di<br />

Torino. Io ero il responsabi<strong>le</strong> di queste attività, caldamente volute e incoraggiate<br />

dal Presidente del<strong>la</strong> Camera di Commercio di Cuneo, Giuseppe Chiesa, da Augusto<br />

Gullino e tutta <strong>la</strong> Giunta in carica. Furono gli anni di sviluppo, promozione e<br />

innovazione del sistema agricolo cuneese e in questo progetto <strong>la</strong>vorarono anche <strong>la</strong><br />

Confagricoltura di Angelo Peano e <strong>la</strong> Coldiretti di Vincenzo Pietrasanta» (Sappa<br />

Orazio, intervista citata). Sappa col<strong>la</strong>borò anche con il sen. Paolo Desana nel<strong>la</strong><br />

definizione del<strong>la</strong> <strong>le</strong>gge sul<strong>la</strong> denominazione di origine control<strong>la</strong>ta dei vini, uscita nel<br />

1964, e con il Ministero dell’Agricoltura e Foreste <strong>per</strong> una seria impostazione<br />

catasta<strong>le</strong> degli albi dei vigneti. In veste di Presidente dell’Unione Regiona<strong>le</strong> del<strong>le</strong><br />

Coo<strong>per</strong>ative, partecipò al<strong>la</strong> trattativa tra i viticoltori del moscato e gli industriali<br />

spumantieri. Grazie all’unità di intenti e al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione con l’Assessore<br />

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