Non siamo un Paese per gay, adolescenti a rischio suicidio
Non siamo un Paese per gay, adolescenti a rischio suicidio
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8<br />
L’ATTUALITÀ<br />
In Svizzera si registra <strong>un</strong>a elevata<br />
tendenza al <strong>suicidio</strong>, tra i<br />
giovani omosessuali. Addirittura<br />
<strong>un</strong> terzo degli <strong>adolescenti</strong><br />
che decidono di farla finita<br />
sono spinti al gesto estremo<br />
dal loro orientamento sessuale.<br />
Che, sovente, la famiglia si<br />
rifiuta di accettare. “Quando<br />
mettono al mondo <strong>un</strong> figlio, i<br />
genitori si aspettano che sia<br />
eterosessuale”, spiega Elisabeth<br />
Thorens-Gaud, incaricata<br />
di <strong>un</strong> progetto pilota di lotta<br />
all’omofobia, nelle scuole<br />
di Vaud e Ginevra, e autrice<br />
del volume Adolescents homosexuels,<br />
de Préjugés à l’acceptation.<br />
“Molti genitori -<br />
aggi<strong>un</strong>ge l’es<strong>per</strong>ta - danno<br />
<strong>per</strong> scontato che <strong>un</strong> bel giorno,<br />
la loro Giulietta sposerà il<br />
suo Romeo e viceversa. Dimenticandosi<br />
che gli scenari<br />
possono essere diversi”.<br />
Il risultato è che, esistendo<br />
ancora parecchi pregiudizi<br />
negativi sull’omosessualità,<br />
non tutti sono preparati ad<br />
accettare <strong>un</strong> “coming out”, da<br />
parte dei loro figli. “Nei casi<br />
estremi - afferma Elisabeth<br />
Thorens-Gaud - alc<strong>un</strong>i ragazzi<br />
finiscono <strong>per</strong> venire ripudiati”.<br />
È ciò che è capitato, a<br />
Gabriel, giovane romando finito<br />
da <strong>un</strong> giorno all’altro in<br />
strada, con le sue poche cose<br />
rinchiuse in <strong>un</strong> sacco della<br />
spazzatura.<br />
Che i giovani <strong>gay</strong>, in particolare<br />
nel momento delicato in<br />
cui si ritrovano a confidarsi<br />
con il padre e la madre, siano<br />
a <strong>rischio</strong> <strong>suicidio</strong>, lo conferma<br />
<strong>un</strong>o studio dell’Istituto di Medicina<br />
sociale e preventiva<br />
dell’<strong>un</strong>iversità di Zurigo. Secondo<br />
cui il 20 <strong>per</strong> cento degli<br />
omosessuali svizzeri tenta il<br />
<strong>suicidio</strong>. “La metà dei casi - rileva<br />
lo studio - avviene prima<br />
dei vent’anni, in quanto si<br />
produce in corrispondenza<br />
con il coming out”. Ed è significativo,<br />
al riguardo, ciò che<br />
avviene a Ginevra dove, stando<br />
ai dati pubblicati dal sito<br />
vicino ai <strong>gay</strong>, Blues Out, “il 75<br />
<strong>per</strong> cento degli omosessuali<br />
che hanno cercato di suicidarsi<br />
l’hanno fatto prima dei<br />
25 anni”.<br />
All’origine, prosegue la sua riflessione<br />
il portale, “c’è il senso<br />
di inadeguatezza che provano,<br />
di fronte al loro orientamento<br />
sessuale”. Il che innesca<br />
<strong>un</strong> sentimento di ansietà,<br />
cui spesso fa seguito la depressione,<br />
l’isolamento sociale<br />
e, in definitiva, l’estrema<br />
difficoltà ad accettarsi <strong>per</strong><br />
quello che si è.<br />
“Un alto tasso di tentativi di<br />
<strong>suicidio</strong>, da parte di chi si sente<br />
rifiutato dalla società interpella,<br />
drammaticamente,<br />
quest’ultima, quanto ai suoi<br />
valori veri o pres<strong>un</strong>ti, quanto<br />
alla sua effettiva capacità di<br />
rispettare gli individui <strong>per</strong><br />
quel che sono”, l’amaro commento,<br />
del Consigliere di Stato<br />
ticinese, Manuele Bertoli,<br />
responsabile del Dipartimento<br />
dell’educazione della cultura<br />
e dello sport, davanti all’evidenza<br />
del dramma di<br />
Dieci miliardi in depressione<br />
Uno studio dell’<strong>un</strong>iversità di Zurigo pubblicato da<br />
“PharmacoEconomics” rivela che, fra costi diretti ed<br />
indiretti, la depressione incide sull’economia svizzera<br />
<strong>per</strong> 10 miliardi di franchi all’anno. Il 20% della<br />
popolazione del <strong>Paese</strong> ha sofferto di depressione<br />
almeno <strong>un</strong>a volta nella vita, e le depressioni profonde<br />
costano 40mila franchi all’anno <strong>per</strong> paziente<br />
Quei figli “diversi” ripudiati dalla famiglia<br />
Dopo aver confessato l’orientamento sessuale, in Svizzera il 20% dei <strong>gay</strong> tenta il <strong>suicidio</strong><br />
FRANCO ZANTONELLI<br />
Da <strong>un</strong> recente studio<br />
dell’Università<br />
di Zurigo affiorano<br />
dati preoccupanti<br />
sugli <strong>adolescenti</strong><br />
I dati sull’elevata tendenza al <strong>suicidio</strong> dei<br />
giovani omosessuali non la stupiscono. E invita<br />
i docenti ad <strong>un</strong>a maggiore attenzione.<br />
Reagisce così, Donatella Zappa, coordinatrice<br />
di “Imbarco Immediato”, l’associazione<br />
<strong>gay</strong> lesbica della Svizzera italiana, davanti ai<br />
dati che registrano l’estrema <strong>per</strong>icolosità del<br />
“coming out” tra gli <strong>adolescenti</strong>.<br />
Lo studio dice che il 20 <strong>per</strong> cento dei <strong>gay</strong><br />
svizzeri tenta il <strong>suicidio</strong>. E la metà dei casi<br />
riguarda <strong>adolescenti</strong>. Cosa ne pensa?<br />
“<strong>Non</strong> è <strong>un</strong>a novità. Si tratta di cifre alte. Sono<br />
numeri che preoccupano”.<br />
Fare coming out è così <strong>rischio</strong>so?<br />
“Sì, soprattutto tra gli <strong>adolescenti</strong>. In quell’età<br />
i ragazzi sono fragili. Se non trovano nella<br />
scuola e tra i genitori <strong>un</strong> ambiente che li<br />
protegge, sono in <strong>per</strong>icolo”.<br />
Quanto è effettivamente diffuso questo pe-<br />
La risposta<br />
In merito alla vicenda di cui Il Caffè ha scritto il<br />
16 dicembre scorso, dopo aver cercato invano<br />
di parlare con don Domenico Roux, riceviamo e<br />
volentieri pubblichiamo ora la versione dei fatti<br />
fornita dal sacerdote.<br />
<strong>Non</strong> ho mai predicato lo sterminio<br />
degli infedeli o invitato a pregare<br />
in questo senso a L’Aquila (Italia) o<br />
in altro luogo. Il termine di “infedeli” è <strong>un</strong><br />
concetto teologico-giuridico non spregiativo<br />
che definisce l’insieme delle <strong>per</strong>sone<br />
che non fanno parte della Chiesa Cattolica<br />
Romana e non <strong>un</strong>a categoria religiosa<br />
o <strong>un</strong>a religione precisa.<br />
<strong>Non</strong> ho mai parlato o predicato appositamente<br />
dell’Islam a San Vittore. Ho predicato<br />
Cristo, vero Dio e vero uomo. Il che<br />
mi sembra ovvio e normale <strong>per</strong> <strong>un</strong> sacerdote<br />
cattolico.<br />
L’articolo sul giornale La Repubblica è apparso<br />
16 anni fa, e dal medesimo si evince<br />
che i contestatori (non più di 4-5 <strong>per</strong>sone)<br />
sono state contraddetti dai miei estimatori.<br />
L’esposto al Vescovo de L’Aquila è stato<br />
corredato da poche firme. A ciò non è mai<br />
LA DENUNCIA<br />
Donatella Zappa,<br />
coordinatrice<br />
dell’associazione<br />
<strong>gay</strong> e lesbiche<br />
ticinese “Imbarco<br />
immediato”<br />
L’intervista<br />
molti giovani omosessuali.<br />
Ma cosa possono fare i genitori,<br />
ci si può chiedere a questo<br />
p<strong>un</strong>to, <strong>per</strong> prevenire il malessere<br />
dei loro figli <strong>gay</strong>? “In<br />
primo luogo - spiega Elisabeth<br />
Thorens-Gaud - utilizzare<br />
sempre, in loro presenza,<br />
<strong>un</strong> linguaggio rispettoso, nei<br />
confronti degli omosessuali.<br />
Inoltre abituarli alla normalità<br />
di <strong>un</strong> amore tra <strong>per</strong>sone<br />
dello stesso sesso”.<br />
Soprattutto, <strong>per</strong>ò, Elisabeth<br />
Thorens-Gaud ritiene importante<br />
che “nel caso in cui <strong>un</strong><br />
figlio accennasse al tema<br />
dell’omosessualità, gli si fac-<br />
L’opinione di Donatella Zappa di “Imbarco immediato”<br />
“Per loro a scuola serve più attenzione”<br />
ricolo?<br />
“<strong>Non</strong> si può generalizzare. Dipende dal contesto.<br />
Anche da quello familiare o sociale. È<br />
<strong>un</strong> passaggio estremamente delicato”.<br />
Qual è la posta in gioco?<br />
“C’è <strong>un</strong> problema di confronto con i problemi<br />
identitari. Un momento tutt’altro che<br />
seguito alc<strong>un</strong> provvedimento, siccome ritenuto<br />
infondato.<br />
<strong>Non</strong> ho mai abusato di alc<strong>un</strong> titolo di studio<br />
e non ho mai preteso che mi si chiamasse<br />
in altro modo, se non <strong>per</strong> quello ufficiale<br />
in f<strong>un</strong>zione della mia qualità di sacerdote.<br />
Vivo e agisco secondo i precetti del Signore<br />
Onnipotente. Nella vita quotidiana e<br />
pastorale mi conformo al suo Verbo.<br />
Professo la fede cattolica e difendo il Magistero<br />
della Chiesa di oggi, rappresentata<br />
dal Papa. Il mio non è, in ness<strong>un</strong> caso, <strong>un</strong><br />
atteggiamento integralista.<br />
La festa della Madonna delle Salette è stata<br />
richiesta dai parrocchiani di San Vittore<br />
ed ha avuto <strong>un</strong> buon seguito.<br />
Da Sassa, frazione de L’Aquila con 800<br />
anime (come San Vittore) me ne sono andato<br />
dopo quasi <strong>un</strong> anno dall’esposto al<br />
‘‘<br />
Elisabeth Thorens<br />
“Esistono ancora<br />
pregiudizi negativi<br />
soprattutto in classe,<br />
serve molta educazione”<br />
‘‘<br />
Manuele Bertoli<br />
“L’omofobia è <strong>un</strong>a<br />
autentica discriminazione,<br />
bisogna garantire<br />
a tutti i propri diritti”<br />
semplice. Anche <strong>per</strong> le ragazze e i ragazzi<br />
eterosessuali”.<br />
Sul tema dell’omofobia a scuola, di recente<br />
“Imbarco immediato” ha organizzato <strong>un</strong>a<br />
giornata di studi. Che bilancio traccia?<br />
“Grande presenza da parte degli insegnanti<br />
di sostegno. Ma poca da parte dei docenti”.<br />
I docenti sono poco sensibili?<br />
“L’omosessualità in classe non può essere<br />
ignorata. È <strong>un</strong> errore dare <strong>per</strong> scontato che<br />
tutti gli allievi siano eterosessuali. Dai dati<br />
statistici risulta che, in <strong>un</strong>a classe di venti<br />
studenti, due potrebbero avere <strong>un</strong> orientamento<br />
diverso”.<br />
Qual è l’approccio giusto da parte di chi<br />
guida <strong>un</strong>a classe?<br />
“Bisogna essere in grado di sa<strong>per</strong> parlare dell’omosessualità<br />
trattandola come qualcosa<br />
di naturale”. m.l.r.<br />
IL CAFFÈ 3 marzo 2013<br />
cia ben presente che, qualora<br />
dovesse fare coming out, voi<br />
continuereste a volergli bene,<br />
come prima”. Insomma, l’invito<br />
è a stroncare l’omofobia sul<br />
nascere.<br />
Un ruolo che spetta, pure, alla<br />
scuola, cui si chiede di fare di<br />
più. “La questione dell’orientamento<br />
sessuale è qualcosa<br />
che ci occu<strong>per</strong>à <strong>per</strong> tutta la<br />
vita, quindi è essenziale che la<br />
sensibilizzazione a questa tematica<br />
avvenga già a scuola”,<br />
spiega Pascal Morier-Genoud,<br />
che da <strong>un</strong>a decina d’an-<br />
La storia simbolo di<br />
Gabriel, <strong>un</strong> ragazzo<br />
romando che da <strong>un</strong><br />
giorno all’altro<br />
è finito sulla strada<br />
ni si occupa di queste tematiche,<br />
nelle scuole bernesi. E<br />
che tra i banchi parlare di<br />
omosessualità è difficile ma<br />
necessario, lo sostiene anche<br />
Donatella Zappa, di “Imbarco<br />
immediato” (vedi intervista a<br />
lato).<br />
“La sfida è trovare il giusto<br />
modo <strong>per</strong> coinvolgere i docenti<br />
in questo lavoro”, dice,<br />
dal canto suo, il Consigliere<br />
di Stato ticinese, Manuele<br />
Bertoli che di recente ha partecipato,<br />
a Lugano ad <strong>un</strong> convegno<br />
organizzato dall’associazione<br />
“Imbarco immediato”,<br />
nel corso del quale si è<br />
parlato di educazione, rispetto<br />
e diritti. “L’omofobia - afferma<br />
Bertoli - è <strong>un</strong>a forma di<br />
discriminazione, di violenza,<br />
che poco ha a che fare con la<br />
questione sessuale in sé, con<br />
l’affettività. Di conseguenza<br />
anche nella scuola si deve lavorare<br />
sul piano dei diritti<br />
fondamentali degli individui”.<br />
Per dire che, se non si vogliono<br />
più casi come quello di Gabriel,<br />
il giovane romando costretto<br />
a vagare con le sue poche<br />
cose, racchiuse in <strong>un</strong> sacchetto<br />
della spazzatura, solo<br />
<strong>per</strong>ché <strong>gay</strong>, è l’intera società<br />
che deve mobilitarsi.<br />
Don Domenico Roux, al centro di <strong>un</strong>a vecchia vicenda riemersa a San Vittore, espone ora la sua versione dei fatti<br />
Reuters<br />
“<strong>Non</strong> ho mai predicato l’Islam<br />
ma Cristo, vero Dio e vero uomo”<br />
‘‘<br />
La den<strong>un</strong>cia<br />
L’esposto al Vescovo<br />
de L’Aquila è stato<br />
corredato da poche firme.<br />
A ciò non è mai seguito<br />
alc<strong>un</strong> provvedimento,<br />
siccome è stato ritenuto<br />
evidentemente infondato<br />
Vescovo. Ciò <strong>per</strong> tornare a Roma, ove ho<br />
ass<strong>un</strong>to <strong>un</strong> altro Ufficio. La mia partenza<br />
non è stata né imposta, né polemica, ma<br />
volontaria. La Diocesi de L’Aquila non ha<br />
cancellato nulla e sul suo sito vi si trova<br />
l’elenco dei sacerdoti e dove si trovano.<br />
Nel mio caso, figuro fuori diocesi, poiché<br />
sonno cittadino francese. L’Arcipretura di<br />
San Lorenzo in Coli, ove ho o<strong>per</strong>ato è <strong>un</strong>a<br />
Parrocchia con oltre 2500 anime.<br />
Dalla Provincia di Frosinone, quale parroco,<br />
ho ricevuto tre premi <strong>per</strong> i servizi<br />
resi alla com<strong>un</strong>ità.<br />
<strong>Non</strong> reputo di avere <strong>un</strong>a mentalità ultranazionalista.<br />
Amo la mia Patria, questo sì,<br />
ma non è <strong>un</strong> delitto. Tutti i fedeli cristiani<br />
hanno diritto alla celebrazione di <strong>un</strong>a<br />
messa di suffragio, anche Luigi XVI. Celebrazione,<br />
che del resto avviene in tutto il<br />
mondo. Don Domenico Roux