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Non siamo un Paese per gay, adolescenti a rischio suicidio

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6<br />

L’ATTUALITÀ<br />

MAURO SPIGNESI<br />

C’è <strong>un</strong>’immagine che gli è rimasta<br />

impressa, <strong>un</strong> ricordo che s’è<br />

portato dietro nel viaggio di ritorno<br />

da Mosca insieme alla valigia.<br />

E che ora vorrebbe trasferire a<br />

Lugano. “Ho visto <strong>un</strong> tecnoparco<br />

bellissimo, pieno di giovani, di<br />

piccole e grandi società che fanno<br />

ricerca. Creano tecnologie,<br />

progetti, idee. Lavorano su piccoli<br />

satelliti che controllano modellini<br />

meccanici, cercano nuovi farmaci<br />

e studiano l’energia”. Giorgio<br />

Giudici è rimasto colpito dalla<br />

“Resteremo sempre<br />

la città della piazza<br />

finanziaria, ma oggi<br />

servono alternative<br />

<strong>per</strong> attirare aziende”<br />

cittadella della scienza realizzata<br />

dalla Fondazione Skolkovo a venti<br />

chilometri dalla capitale dell’ex<br />

Urss e guidata dal magnate Viktor<br />

Vekselberg. Un investimento iniziale<br />

di quasi 200 milioni di dollari<br />

<strong>per</strong> creare <strong>un</strong> polo d’eccellenza<br />

capace di attirare grandi imprese.<br />

Dal sito della Fondazione si legge<br />

che sono stati chiusi accordi con<br />

gruppi stranieri come Boeing, Cisco,<br />

Intel, Microsoft, Nokia e Siemens.<br />

“La nostra idea è quella di realizzare<br />

<strong>un</strong> progetto simile a Lugano,<br />

che a me piacerebbe trasformare<br />

ROSA<br />

E<br />

CACTUS<br />

OFFERTI DA<br />

Piazza Muraccio, Locarno<br />

Tel. 091 751 72 31<br />

Fax 091 751 15 73<br />

IL CAFFÈ 3 marzo 2013<br />

Il sondaggio Piace a metà lo stop agli studi medici che vuole Berna<br />

Un’indagine rivela che il 73% degli svizzeri vuole più regole nella sanità<br />

Il blocco degli studi medici, così come pensato dal<br />

Consiglio federale, non convince pienamente. Coloro<br />

che vogliono <strong>un</strong>o stop attraverso <strong>un</strong> intervento<br />

statale, sono pari a quelli che preferiscono <strong>un</strong>a<br />

soluzione più “liberale”, basata su <strong>un</strong> adattamento<br />

del p<strong>un</strong>to tariffario. È questo ciò che emerge da <strong>un</strong><br />

sondaggio del sito comparis.ch.<br />

Il panorama generale che affiora dallo studio è com<strong>un</strong>que<br />

chiaro: il 73% vuole <strong>un</strong>a regolamentazione<br />

del settore. “<strong>Non</strong> c’è dubbio che qualcosa vada<br />

fatto - spiega Felix Schneuwly, es<strong>per</strong>to di casse malati<br />

presso comparis -. I risultati dell’indagine sono<br />

<strong>un</strong> chiaro segnale alla politica”.<br />

Il riferimento è alla sessione primaverile delle Camere<br />

federali, che si inaugurerà domani (l<strong>un</strong>edì 4<br />

marzo). Uno dei temi caldi è proprio l’a<strong>per</strong>tura di<br />

nuovi studi medici. Il Consiglio federale vorrebbe<br />

reintrodurre <strong>un</strong> limite al numero di studi medici<br />

secondo i bisogni reali. Questo, <strong>per</strong> frenare il boom<br />

di richieste <strong>per</strong>venute dall’inizio del 2012. Molte da<br />

parte di medici stranieri.<br />

L’indagine di Comparis, condotta su <strong>un</strong> campione<br />

di oltre mille <strong>per</strong>sone in tutta la Svizzera, dice ora<br />

progressivamente nella Silicon<br />

Valley svizzera, proprio come<br />

avevo già spiegato sul Caffè parlando<br />

della città che vorrei nel futuro<br />

- aggi<strong>un</strong>ge Giudici, che pensa<br />

di sistemare le strutture nel<br />

che anche la maggioranza della popolazione pensa<br />

che qualcosa vada fatto. Per lo “status quo”, cioè <strong>per</strong><br />

mantenere la liberalizzazione, si è espresso solo il<br />

15% degli intervistati. La <strong>per</strong>centuale degli indecisi<br />

è stata del 12%. Ad auspicare <strong>un</strong> cambiamento, invece,<br />

è app<strong>un</strong>to il 73% degli intervistati.<br />

La proposta del Consiglio federale è stata approva-<br />

Nello studio Comparis a sorpresa<br />

due cittadini su dieci favorevoli<br />

alla “statalizzazione” del settore<br />

ta dal 23% del campione. In questo modello, sono i<br />

cantoni a stabilire di quanti medici specialisti ci sia<br />

bisogno. Stando al sondaggio, poi, il <strong>Paese</strong> sembra<br />

<strong>per</strong>ò spaccato in due. Il 22%, d<strong>un</strong>que quasi la stessa<br />

<strong>per</strong>centuale di chi ha detto sì all’idea del governo,<br />

infatti la pensa in modo diverso. L’argomentazione<br />

è che lo stop agli studi medici va bene, ma<br />

non deve essere la mano pubblica a fissare i limiti.<br />

Il fabbisogno deve basarsi sui p<strong>un</strong>ti tariffari. Con<br />

questo sistema, l’equilibrio è dato da <strong>un</strong>a libera<br />

“La mia ‘Silicon Valley’<br />

con <strong>un</strong> polo tecnologico<br />

e la cittadella della ricerca”<br />

Giudici vuole importare il modello di <strong>un</strong> centro vicino a Mosca<br />

“In Ticino abbiamo istituti di altissima qualità”<br />

“La ricerca svizzera è di altissima qualità.<br />

Siamo ai primi posti nel mondo”. Gabriele<br />

Gendotti, presidente dell’Istituto di ricerca<br />

in biomedicina (Irb) di Bellinzona e del<br />

Fondo nazionale svizzero (Fns), più che alla<br />

California guarda in casa. In particolare, a<br />

Bellinzona. E p<strong>un</strong>ta sull’Irb, il gioiello di famiglia<br />

della ricerca ticinese.<br />

Il sindaco di Lugano Giudici sogna la Silicon<br />

Valley. Ma l’Irb è <strong>un</strong>a realtà. Come<br />

giudica l’istituzione che presiede?<br />

“L’Irb ha raggi<strong>un</strong>to <strong>un</strong>a massa critica soddisfacente.<br />

La sfida ora è farla crescere ulteriormente.<br />

Il presente è incoraggiante”.<br />

A cosa si riferisce in particolare?<br />

“Penso, ad esempio, ai recenti riconosci-<br />

<strong>un</strong>a rosa a...<br />

Christian Garzoni<br />

Medico aggi<strong>un</strong>to in medicina<br />

interna e malattie infettive alla<br />

Clinica Luganese e all’Inselspital<br />

di Berna, Garzoni è stato appena<br />

nominato libero docente<br />

all’Università di Berna, dove già<br />

insegna. Complimenti.<br />

Il Centro di innovazione di Skolkovo<br />

Da chi è gestita<br />

Da <strong>un</strong>a Fondazione no-profit con l’obiettivo di raggi<strong>un</strong>gere risultati nello sviluppo delle innovazioni.<br />

Come è fatta la città<br />

‘‘<br />

È concepita come <strong>un</strong>a cellula, si allarga a partire da <strong>un</strong><br />

nucleo centrale attorno all’<strong>un</strong>iversità e al Tecnopark.<br />

Chi ci vive<br />

Skolkovo è modulata <strong>per</strong> 26mila abitanti, tra i quali seimila ricercatori<br />

qualificati, 2.500 studenti o <strong>per</strong>sonale accademico e 10mila imprenditori<br />

Ti-Press<br />

piano della Stampa -. Certo, re- “Lugano – riprende Giudici – posteremo<br />

sempre piazza finanziatrebbe diventare in futuro il moria,<br />

non si discute. Ma <strong>un</strong>a struttore di <strong>un</strong> polo scientifico e tectura<br />

come quella di Skolkovo ci<br />

<strong>per</strong>metterebbe di articolare ancora<br />

di più la nostra offerta verso<br />

l’esterno e di dare <strong>un</strong>a spinta a realtà<br />

già presenti nel territorio”.<br />

Nel tecnoparco alle porte di Mosca,<br />

preso a modello da Giudici,<br />

sono state preliminarmente individuate<br />

alc<strong>un</strong>e aree <strong>per</strong> indirizzare<br />

la ricerca. Si parte dalla farmaceutica,<br />

<strong>per</strong> arrivare allo spazio e<br />

all’informatica e chiudere con<br />

nologico che mette d<strong>un</strong>que sotto<br />

lo stesso ombrello le eccellenze<br />

cresciute in questi anni nella ricerca<br />

in Ticino. Penso, ad esempio,<br />

a tutto il discorso che si sta<br />

sviluppando attorno alle cellule<br />

staminali. Ma anche a quello che<br />

sta facendo Agire, o ai progetti<br />

della Supsi e dell’Università. Ci<br />

sono tutta <strong>un</strong>a serie di settori di<br />

nicchia che creano <strong>un</strong> alto valore<br />

aggi<strong>un</strong>to e posti di lavoro. Ma<br />

Il progetto<br />

È arrivato il tempo<br />

di far viaggiare<br />

i cervelli, l’intelligenza<br />

Ed è quello che ho<br />

visto nel mio recente<br />

soggiorno in Russia<br />

l’efficienza energetica.<br />

questa sarebbe anche <strong>un</strong>a gran-<br />

Gendotti spiega le strategie future e racconta come è cresciuto l’Irb di Bellinzona<br />

menti ottenuti dai professori Federica Sallusto<br />

e Antonio Lanzavecchia”.<br />

Su quali sinergie p<strong>un</strong>tate <strong>per</strong> il futuro?<br />

“Siamo affiliati all’Università della Svizzera<br />

italiana (Usi). Le collaborazioni con altre<br />

istituzioni aumentano. Senza contare la collaborazione<br />

con lo Ior, l’Istituto di ricerca<br />

oncologica, che ha altrettanto prestigio”.<br />

Il futuro master e, in prospettiva, la facoltà<br />

di medicina sono <strong>un</strong>’ipotesi?<br />

“Soprattutto il master. Per quanto riguarda<br />

la facoltà, è <strong>un</strong>a prospettiva interessante, visto<br />

che all’Usi manca ancora <strong>un</strong>a facoltà<br />

scientifica”.<br />

Ritiene che la sede dell’istituto, Bellinzona,<br />

sia abbastanza attraente <strong>per</strong> giovani<br />

<strong>un</strong> cactus a...<br />

Gabriele Giulini<br />

Promesse (<strong>per</strong> ora) non mantenute<br />

e mancanza di trasparenza. <strong>Non</strong> è<br />

<strong>un</strong> buon <strong>per</strong>iodo <strong>per</strong> il presidente<br />

dell’Ac Bellinzona, che da mesi<br />

non versa gli stipendi ai giocatori e<br />

non paga vari affitti. E senza<br />

spiegare a ness<strong>un</strong>o il <strong>per</strong>ché.<br />

Cos’è<br />

È <strong>un</strong>a cittadina ultramoderna della scienza e della tecnologia.<br />

Si trova vicino a Skolkovo, circa 20 chilometri da Mosca<br />

Quanto costa<br />

Il progetto è partito con 250 milioni di euro di investimento in parte co<strong>per</strong>ti<br />

da privati. Il piano completo costerà complessivamente 4-5 miliardi di euro.<br />

cervelli?<br />

“La città, il luogo è importante ma non determinante.<br />

Conta più il prestigio dell’istituto<br />

e la qualità dei ricercatori che vi lavorano.<br />

Il Paul Scherrer Institut, <strong>per</strong> esempio,<br />

fa ricerca d’avanguardia nel mezzo della<br />

campagna argoviese, a Villigen”.<br />

I finanziamenti sono il cruccio della ricerca.<br />

Com’è la situazione dell’Irb?<br />

“Ad oggi, l’Irb è l’istituto che raccoglie il<br />

maggior numero di finanziamenti in Ticino”.<br />

Qual è lo stato di salute della ricerca nazionale?<br />

“Ripeto: la qualità è altissima. Siamo <strong>un</strong><br />

modello da seguire”. m.l.r.<br />

Sondaggio sul blocco degli studi medici<br />

25%<br />

20%<br />

15%<br />

10%<br />

5%<br />

0<br />

15%<br />

Ness<strong>un</strong>a limitazione<br />

n = 1226<br />

23% 22%<br />

Blocco degli studi medici (proposta del Consiglio federale)<br />

Adattamento dei p<strong>un</strong>ti tariffari<br />

19%<br />

Medici come dipendenti<br />

Modello ad asta pubblica<br />

Ness<strong>un</strong>a di queste<br />

5% 4%<br />

<strong>Non</strong> so / Ness<strong>un</strong>a risposta<br />

12%<br />

Fonte: comparis.ch<br />

Possibili collaborazioni in Ticino<br />

Cardiocentro<br />

Iosi<br />

de possibilità <strong>per</strong> i nostri giovani<br />

ticinesi, sempre che abbiano le<br />

qualità e le competenze. E con <strong>un</strong><br />

modello sulla falsariga di Skolkovo<br />

ci sarebbe la possibilità di attirare<br />

qui nuove aziende. Questo è<br />

<strong>un</strong> modello di sviluppo che mi<br />

piace molto. Soprattutto <strong>per</strong>ché<br />

non stiamo parlando di industria<br />

pesante, ma di aziende che non<br />

inquinano, non creano grandi<br />

movimenti di <strong>per</strong>sone e non intasano<br />

le strade, ma muovono i cervelli,<br />

le intelligenze e fanno guardare<br />

oltre gli steccati”.<br />

A Mosca, dove Giudici ha soggiornato<br />

recentemente nel suo<br />

breve viaggio insieme a <strong>un</strong>a piccola<br />

delegazione della Città, è arrivato<br />

al polo di Skolkovo <strong>per</strong> <strong>un</strong>a<br />

visita organizzata dall’Ambasciata<br />

svizzera. “Abbiamo deciso di<br />

dialogare con la Fondazione russa.<br />

Loro - spiega Giudici - hanno<br />

già grandi numeri e <strong>un</strong> progetto<br />

avviato. Ma c’è lo spazio <strong>per</strong> trovare<br />

alleanze e collaborazioni future”.<br />

L’idea di Giudici è quella di<br />

creare <strong>un</strong>’organizzazione con<br />

dentro <strong>un</strong>a parte pubblica e <strong>un</strong>a<br />

privata. “Il pubblico - spiega il<br />

sindaco - potrebbe fornire gli<br />

spazi, le strutture. Che d’altronde<br />

abbiamo, visto che Lugano si è<br />

estesa molto negli ultimi anni. Al<br />

privato, cioè al mondo dell’imprenditoria,<br />

spetterebbe il compito<br />

di investire e creare materialmente<br />

la struttura”.<br />

mspignesi@caffe.ch<br />

Q@maurospignesi<br />

contrattazione tra i fornitori delle prestazioni e chi<br />

si assume i costi. Questo sistema “liberale” <strong>per</strong>metterebbe<br />

<strong>un</strong>a distribuzione adeguata degli studi<br />

medici su tutto il territorio nazionale, senza fissare<br />

<strong>un</strong> limite e senza l’intervento statale. “Per esempio<br />

- spiega Schneuwly - dove mancano chirurghi, il<br />

valore dei p<strong>un</strong>ti tariffari può essere alzato. In questo<br />

modo ci saranno specialisti stimolati ad andare<br />

a lavorare lì”. Una soluzione dinamica che, <strong>per</strong> lo<br />

specialista di Comparis, ha il pregio di essere praticabile<br />

immediatamente.<br />

Ma l’indagine presenta anche <strong>un</strong>a sorpresa. Il 19%<br />

degli intervistati si è espresso in favore di <strong>un</strong>a “statalizzazione”<br />

dei medici. Secondo questo modello,<br />

i cantoni concedono l’autorizzazione ad o<strong>per</strong>are<br />

agli ospedali e ai poliambulatori che, a loro volta,<br />

retribuiscono con <strong>un</strong> mensile fisso i medici, che<br />

verranno ass<strong>un</strong>ti secondo il fabbisogno.<br />

Per il rilascio delle autorizzazione mediante <strong>un</strong> sistema<br />

di asta pubblica, si è espresso solo il 5%. Il<br />

4%, invece, ritiene sì opport<strong>un</strong>o cambiare. Ma non<br />

è soddisfatto da ness<strong>un</strong>o dei modelli prospettati.<br />

m.l.r<br />

Irb<br />

Usi<br />

Supsi<br />

Centro calcolo Politecnico federale

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