Giudici unica nota stonata in un coro di sì ai Bilaterali - regione - La ...
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israeliano a Gaza, <strong>di</strong>plomaticamente<br />
def<strong>in</strong>ito sproporzionato, riporta al-<br />
L’attacco<br />
la superficie contrad<strong>di</strong>zioni e conflitti della<br />
nostra coscienza che nemmeno la <strong>di</strong>s<strong>in</strong>formazione<br />
riesce ad assopire. L’assistere alla <strong>di</strong>struzione<br />
mirata d’ogni struttura che serve ad <strong>un</strong>a città<br />
e ad <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità per vivere e sopravvivere, fatta<br />
a conclusione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> attacchi mirati a<br />
capipopolo che hanno la fiducia della gente, poi<br />
l’accorrere svizzero a mandar milioni per ricostruire<br />
quello che si è contribuito a <strong>di</strong>struggere,<br />
<strong>di</strong>mostra <strong>un</strong>a nostra carenza <strong>di</strong> buon senso com<strong>un</strong>e.<br />
A livello <strong>di</strong> stato maggiore, imperdonabilmente,<br />
il nostro esercito collabora con quello israeliano.<br />
Ciò che noi facciamo con gli <strong>ai</strong>uti umanitari al<br />
popolo <strong>di</strong> Gaza non <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uisce la nostra responsabilità<br />
per quanto là accade; anzi crea <strong>un</strong> alibi<br />
perverso. Gli israeliani attaccano, come hanno<br />
già fatto <strong>in</strong> Libano. Gli svizzeri e gli europei rico-<br />
N<br />
PARLARCHIARO RIPRESI IERI E OGGI<br />
<strong>di</strong> DARIO ROBBIANI<br />
Che cosa<br />
ci ha dato la Tsi<br />
on tutti hanno gra<strong>di</strong>to la megafesta per sottol<strong>in</strong>eare il<br />
mezzo secolo della Tsi. Il pa<strong>di</strong>glione della fiera trasfor-<br />
mato <strong>in</strong> salone e <strong>di</strong>scoteca, scenografia, spettacolo mu-<br />
sicale, buffet e hostess sono costati 350 mila franchi.<br />
Molti collaboratori, considerate le ristrettezze f<strong>in</strong>anziarie, avevano<br />
suggerito <strong>un</strong>a festa paesana, con salame, risotto e formaggio<br />
dell’alpe, sconcertati hanno <strong>di</strong>sertato la gibigiana.<br />
***<br />
Anche la rievocazione televisa con il signorile Michele Fazioli<br />
quale maestro <strong>di</strong> cerimonia a molti è sembrata <strong>un</strong> m<strong>in</strong>estrone<br />
autocelebrativo della serie “c’ero anch’io” e “se-non-c’ero-ci sono-<br />
e-comando”. Altri, <strong>in</strong>vece, hanno apprezzato il “come-erano-e-pure-loro-sono<br />
<strong>in</strong>vecchiati”.<br />
***<br />
<strong>La</strong> Tsi è stata <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> questa glorificazione e merita <strong>di</strong> più <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> banchetto con <strong>di</strong>scorsi magniloquenti che si sono persi nel<br />
vocio del banchetto.<br />
***<br />
Ha portato la Svizzera nelle case dei tic<strong>in</strong>esi. Si conosceva il paese<br />
attraverso la gita scolastica, lo si frequentava per il corso <strong>di</strong><br />
ripetizione o il collegio dalle suore. Il Tic<strong>in</strong>o si è fatto apprezzare<br />
senza zoccolette, mandol<strong>in</strong>o e boccal<strong>in</strong>o.<br />
***<br />
Negli anni c<strong>in</strong>quanta, prima dell’avvento della tv, i giornalisti<br />
erano stanziali. Non uscivano dalla redazione, scrivevano con<br />
la olivetti 22 affidandosi <strong>ai</strong> <strong>di</strong>spacci d’agenzia. Gli <strong>un</strong>ici <strong>in</strong>viati<br />
speciali erano Filippello (ra<strong>di</strong>o), Pellegr<strong>in</strong>i (Libera Stampa), Biscossa<br />
(Giornale del Popolo). Il tiggì attualizzò il C<strong>in</strong>egiornale.<br />
Era “L’illustrazione tic<strong>in</strong>ese” animata. Disegnò la pioggia e il sole,<br />
f<strong>in</strong> lì <strong>un</strong> ann<strong>un</strong>cio vocale dopo il segnale orario.<br />
***<br />
Con l’eccezione della compagnia teatrale <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Monteceneri<br />
formata da professionisti, il teatro era la filodrammatica. Non<br />
vi recitavano donne-attrici ma uom<strong>in</strong>i travestiti, con la gonna,<br />
la veletta e le scarpe coi tacchi. Nella rimessa del tram trasformata<br />
<strong>in</strong> stu<strong>di</strong>o televisivo arrivarono gli attori veri.<br />
***<br />
Non bisognava più andare all’oratorio per vedere il film, censurato<br />
e tagliato dal parroco bacchettone.<br />
***<br />
Sul piccolo schermo si affacciarono Scherlok Holmes, il commissario<br />
M<strong>ai</strong>gret e Callaghan. Costui veniva dall’America e aveva<br />
il porto d’armi. Le baller<strong>in</strong>e sculettavano <strong>in</strong> mutandoni. Le<br />
battute dei comici avevano il sott<strong>in</strong>teso.<br />
Il varietà era la sirenetta animata da Benito Gianotti, la tombola<br />
con Raniero Gonnella, il trio <strong>di</strong> Gandria e la farsa <strong>in</strong> coda al<br />
dramma (Le due orfanelle o Il padrone delle ferriere).<br />
***<br />
Per vedere la partita non bisognò più andare allo sta<strong>di</strong>o. Perf<strong>in</strong>o<br />
il giro della Svizzera s’<strong>in</strong>trufolò nel t<strong>in</strong>ello dei tic<strong>in</strong>esi.<br />
<strong>La</strong> televisione con la trib<strong>un</strong>a politica mandò <strong>in</strong> pensione il comizio<br />
e l’assemblea <strong>di</strong> partito.<br />
***<br />
Indubbiamente, la Tsi ha contribuito alla crescita del paese. Nel<br />
bene e nel male. Ha aperto <strong>un</strong>a f<strong>in</strong>estra sul mondo e ha offerto<br />
<strong>un</strong> <strong>in</strong>trattenimento che può essere <strong>in</strong>telligente. Di questo contributo<br />
può vantarsi, senza santificare <strong>un</strong> mezzobusto o <strong>un</strong>a cosce<br />
alte, che hanno solo esercitato <strong>un</strong> mestiere ben pagato e piacevole,<br />
avendo la stessa responsabilità d’<strong>un</strong> macch<strong>in</strong>ista o <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong>a levatrice.<br />
MACCHIE<br />
LE OPINIONI<br />
Non ho m<strong>ai</strong> proposto <strong>di</strong> chiudere la terza rete della Ra<strong>di</strong>o svizzera,<br />
come si mormora <strong>in</strong> giro. Ho scritto che, venendo a mancare<br />
il f<strong>in</strong>anziamento della Ssr, poiché gli <strong>in</strong>troiti pubblicitari<br />
calano e tutti i me<strong>di</strong>a svizzeri sono <strong>in</strong> <strong>di</strong>fficoltà, la più m<strong>in</strong>acciata<br />
è la terza rete. Personalmente, preferirei che la rete scanzonata<br />
si salvasse e, caso m<strong>ai</strong>, l’eccellente secondo programma<br />
culturale potrebbe essere <strong>in</strong>tegrato alla Rete <strong>un</strong>o. d.r.<br />
SETTIMANALE DELLA DOMENICA LE<br />
Direttore responsabile Lillo Al<strong>ai</strong>mo<br />
Vice<strong>di</strong>rettore Simonetta Caratti<br />
Caporedattore Libero D’Agost<strong>in</strong>o<br />
Caposervizio grafico Ricky Petrozzi<br />
Società e<strong>di</strong>trice 2R Me<strong>di</strong>a<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale Giò Rezzonico<br />
Presidente consiglio<br />
d’amm<strong>in</strong>istrazione Marco Blaser<br />
DIREZIONE, REDAZIONE E IMPAGINAZIONE<br />
Centro E<strong>di</strong>toriale Rezzonico E<strong>di</strong>tore<br />
Via B. Lu<strong>in</strong>i 19 - 6600 Locarno<br />
Tel. 091 756 24 40 - Fax 091 756 24 39<br />
caffe@caffe.ch - impag<strong>in</strong>azione@caffe.ch<br />
PASSATO E PRESENTE<br />
<strong>di</strong> ARNALDO ALBERTI<br />
www.aalberti.ch<br />
<strong>La</strong> collaborazione<br />
con Israele<br />
elaborazione grafica <strong>di</strong> RENÉ BOSSI<br />
SENZA PIÙ PROCURATORI<br />
Sarà <strong>un</strong> caso, ma tutti o quasi tutti i procuratori che hanno trattato casi delicati, nel<br />
breve volgere <strong>di</strong> pochi mesi presentano le <strong>di</strong>missioni. Sarà <strong>un</strong> caso o forse lo stress <strong>di</strong><br />
<strong>un</strong> lavoro particolarmente <strong>di</strong>fficile che non <strong>di</strong> rado <strong>in</strong>contra gli occhi e le <strong>in</strong>temperanze<br />
della politica. Fatto è che orm<strong>ai</strong> da qualche anno, appena hanno accumulato<br />
esperienza i magistrati abbandonano. L’ultima a lasciare è Monica Galliker. Aveva<br />
trattato lo scandalo del Lugano Hockey e ora ha tra le mani la vicenda<br />
dell’impren<strong>di</strong>tore leghista Julliand. Il “trib<strong>un</strong>ale”, come nel film americano del ‘57,<br />
rischia <strong>di</strong> restare “senza magistrati”. Per ora ha due sent<strong>in</strong>elle, il procuratore generale<br />
Balestra e il procuratore anziano Perug<strong>in</strong>i. Quanto reggeranno? Visto pure che non<br />
sono <strong>in</strong> grande s<strong>in</strong>tonia?!<br />
ETIC(HETT)A<br />
<strong>di</strong> PADRE CALLISTO<br />
Un giornale locale che settimanalmente<br />
fa <strong>un</strong>’<strong>in</strong>chiesta fra i suoi<br />
lettori ha chiesto loro <strong>di</strong> dare <strong>un</strong><br />
voto <strong>di</strong> f<strong>in</strong>e anno al Consiglio <strong>di</strong> Stato.<br />
Risultato: per il 48% è <strong>un</strong> organo <strong>in</strong>sufficiente,<br />
per il 34% è sufficiente e per il<br />
18% è buono. Sommando le due ultime<br />
percentuali il nostro Esecutivo è approvato<br />
da poco più della metà (54%) dei<br />
cittad<strong>in</strong>i. Non ho nulla da chiedere al<br />
consiglio <strong>di</strong> Stato e non ho nulla da farmi<br />
perdonare, ma quel 54% mi sembra<br />
<strong>un</strong> po’ scarso. È facile governare quando<br />
le casse sono piene, <strong>di</strong>fficile <strong>in</strong> tempo <strong>di</strong><br />
crisi. L’anno scorso appena il governo ha<br />
parlato <strong>di</strong> contenimenti f<strong>in</strong>anziari, tutti<br />
quelli che ne sarebbero stati toccati hanno<br />
lanciato i propri l<strong>ai</strong>. Non c’è settore<br />
che <strong>di</strong>ca: “<strong>La</strong> crisi c’è (forse è appena <strong>in</strong>iziata)<br />
facciamo tutti qualche sacrificio”.<br />
Quasi tutti <strong>in</strong>vece <strong>di</strong>cono: “Perché proprio<br />
a me si chiede doni sacrifici, <strong>in</strong>iz<strong>in</strong>o<br />
gli altri”.<br />
Capisco qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>un</strong> Esecutivo che quando<br />
tenta <strong>di</strong> “eseguire” si trova criticato;<br />
<strong>un</strong>a maggiore collaborazione e comprensione<br />
non guasterebbe.<br />
PUBBLICITÀ<br />
Via Lu<strong>in</strong>i 19 - 6600 Locarno<br />
Tel. 091 756 24 12 - Fax 091 756 24 19<br />
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Maurizio Jolli<br />
Tel. 091 756 24 00<br />
Fax 091 756 24 97<br />
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R<strong>in</strong>gier Pr<strong>in</strong>t - Adligenswil AG<br />
Druckzentrum Adligenswil<br />
6043 Adligenswil<br />
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Tiratura (dati Remp ‘07) 60’790<br />
Lettori (dati Mach ‘08-1) 114’000<br />
Abbonamento annuo Fr. 49.- (prezzo promozionale)<br />
struiscono come se <strong>in</strong>vece che <strong>di</strong> <strong>un</strong>a trage<strong>di</strong>a si è<br />
al cospetto <strong>di</strong> <strong>un</strong> gioco del bamb<strong>in</strong>o cattivo che<br />
<strong>di</strong>strugge il castello <strong>di</strong> sabbia del compagno debole<br />
per sopraffarlo ed umiliarlo. Noi siamo le<br />
mamme che sulla spiaggia accorrono a consolare<br />
il devastatore e il devastato, avendo cura <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuire<br />
equamente le coccole. Ed a forza <strong>di</strong> stare <strong>in</strong><br />
<strong>un</strong> <strong>un</strong>iverso <strong>in</strong>fantile <strong>di</strong>mentichiamo i valori degli<br />
adulti, come quello della fede nella democrazia<br />
che per tanti svizzeri, come per Bush, Peres,<br />
Olmert e la Livni, va bene solo se l’eletto segue i<br />
canoni <strong>di</strong> sottomissione alla superiorità <strong>di</strong> <strong>un</strong>’etnia<br />
che occupa tutto <strong>un</strong> territorio.<br />
Il nuovo, suggerito da Mandela per il Sudafrica,<br />
<strong>ai</strong> f<strong>in</strong>i <strong>di</strong> superare la segregazione fra bianchi e<br />
neri, si contrappone al vecchio d’ Israele e degli<br />
arabi. Entrambi sono popoli che <strong>in</strong>vece d’affidarsi<br />
a leggi civili ed illum<strong>in</strong>ate per fondare <strong>un</strong>o Stato,<br />
leggono libri sacri che, per la politica, hanno<br />
poco da <strong>di</strong>re e da <strong>in</strong>segnare. I politici oggi, come<br />
Con questo non darei al nostro governo<br />
<strong>un</strong> 6 tondo, tondo. Qualche tentennamento<br />
lo si <strong>nota</strong>. Qualche paura partitica<br />
non manca; scontentare i gran<strong>di</strong> capi<br />
del proprio schieramento è sempre <strong>di</strong>fficile.<br />
Qualche debolezza verso potenti<br />
f<strong>un</strong>zionari dell’amm<strong>in</strong>istrazione la si<br />
tocca con mano, con lo svantaggio <strong>di</strong> rafforzare<br />
la burocrazia e <strong>in</strong>debolire la politica.<br />
Ma da qui ad essere avari <strong>di</strong> <strong>un</strong> consenso<br />
che dovrebbe segnalare stima e riconoscenza<br />
ne corre. A meno che anche<br />
questa scarsa approvazione sia effetto <strong>di</strong><br />
quella deleteria manovra <strong>di</strong> beffeggiamento<br />
che <strong>un</strong> partito capacissimo <strong>di</strong> legare<br />
con la parte più qual<strong>un</strong>quista del<br />
paese sta potando imp<strong>un</strong>emente avanti:<br />
Possibile che gli altri partiti non reagiscono<br />
con forza all’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento etico<br />
<strong>di</strong> questi denigratori? È utile che i<br />
mezzi <strong>di</strong> com<strong><strong>un</strong>ica</strong>zione mettono troppo<br />
spesso <strong>in</strong> risalto la loro maleducazione<br />
facendo il loro gioco? Un prol<strong>un</strong>gato<br />
silenzio <strong>di</strong> fronte alle provocazioni spegnerebbe<br />
quegli spiriti poco amanti del<br />
Paese e delle sue autorità.<br />
LETTERE<br />
Scrivete<br />
al Caffè<br />
FUORI DAL CORO<br />
<strong>di</strong> GIÒ REZZONICO<br />
gio@rezzonico.ch<br />
Uno sguardo<br />
al futuro<br />
IL CAFFÈ 18 genn<strong>ai</strong>o 2009<br />
47<br />
gli architetti, sono chiamati ad e<strong>di</strong>ficare complesse<br />
case <strong>di</strong> profilati d’acci<strong>ai</strong>o e <strong>di</strong> vetro; è lontano<br />
il tempo delle capanne <strong>di</strong> paglia e <strong>di</strong> terra.<br />
I carri armati entrati a Gaza sono colmi, più che<br />
<strong>di</strong> m<strong>un</strong>izioni, <strong>di</strong> risentimento. Di vecchio e stantio<br />
sa anche quel muro d’Israele costruito ignorando<br />
tutta la vergogna che si provava quando a<br />
Berl<strong>in</strong>o s’arrivava <strong>ai</strong> suoi pie<strong>di</strong> e <strong>di</strong>menticando<br />
tutta la gioia quando s’è abbattuto.<br />
Allora si torna a me<strong>di</strong>tare su tre libri: il Vangelo,<br />
la Bibbia e il Corano. Con preoccupazione e timore<br />
si constata che solo il primo dei tre esclude la<br />
violenza. Noi, che il nuovo testamento l’abbiamo<br />
adottato quale guida, guar<strong>di</strong>amo quelli che s’ammazzano<br />
per contendersi <strong>un</strong>a terra e meritarsi <strong>un</strong><br />
improbabile para<strong>di</strong>so con la stessa <strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>in</strong>teriore ed emotiva come se fossimo allo sta<strong>di</strong>o,<br />
dove si fa il tifo e s’<strong>in</strong>cita <strong>un</strong>a squadra a colpire<br />
ancora più forte l’altra, per annichilirla e deprimerla.<br />
Ho de<strong>di</strong>cato l’ultimo <strong>in</strong>tervento dell’anno<br />
scorso al decimo anno <strong>di</strong> vita<br />
de “il Caffè”, ricordando le persone che<br />
hanno reso possibile il suo successo. Vorrei ora<br />
gettare <strong>un</strong>o sguardo <strong>in</strong> avanti, proponendo<br />
tre sp<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> riflessione che mi stanno particolarmente<br />
a cuore: la necessità <strong>di</strong> stabilire<br />
alleanze e collaborazioni per affrontare il futuro;<br />
l’esigenza del Tic<strong>in</strong>o <strong>di</strong> essere meno ripiegato<br />
su sé stesso e <strong>di</strong> aprirsi qu<strong>in</strong><strong>di</strong> maggiormente<br />
al mondo; la sfida delle sfide per il<br />
settore dell’<strong>in</strong>formazione: <strong>in</strong>ternet <strong>in</strong> rapporto<br />
alla carta stampata.<br />
Il <strong>di</strong>scorso delle collaborazioni, ne sono conv<strong>in</strong>to,<br />
costituirà sempre più <strong>in</strong> futuro <strong>un</strong>o dei<br />
card<strong>in</strong>i <strong>di</strong> qualsiasi operazione <strong>di</strong> successo:<br />
nell’e<strong>di</strong>toria, come <strong>in</strong> qualsiasi altro settore. Il<br />
“Caffè” proseguirà la sua collaborazione con<br />
R<strong>in</strong>gier, il maggiore e<strong>di</strong>tore svizzero, con il<br />
quale con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo la conv<strong>in</strong>zione che <strong>un</strong><br />
prodotto giornalistico per <strong>in</strong>contrare i favori<br />
dei lettori deve essere fondato su <strong>un</strong>a reale<br />
autonomia redazionale. Il supporto <strong>di</strong> R<strong>in</strong>gier<br />
è d’altra parte per noi fondamentale anche<br />
nel campo della stampa del giornale e<br />
della raccolta pubblicitaria a livello nazionale.<br />
Ma <strong>in</strong> questi ultimi anni abbiamo collaborato<br />
anche con “Repubblica”, la testata<br />
italiana che seguo da quando è nata e alla<br />
quale sono particolarmente legato. Spesso acquistiamo<br />
servizi giornalistici d<strong>ai</strong> blasonati<br />
colleghi italiani e abbiamo proposto con “il<br />
Caffè” la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> libri offerti nelle e<strong>di</strong>cole<br />
italiane da “Repubblica”.<br />
Sono pure conv<strong>in</strong>to che <strong>in</strong> futuro il piccolo Tic<strong>in</strong>o<br />
dovrà saper guardare maggiormente oltre<br />
i propri conf<strong>in</strong>i. Come dovremo imparare<br />
a collaborare a tutti i livelli, fuori e dentro il<br />
Cantone, co<strong>sì</strong> dovremo conv<strong>in</strong>cerci che non<br />
siamo il centro del mondo. Anche noi giornalisti<br />
siamo com<strong>un</strong>que responsabili <strong>di</strong> questa<br />
mentalità tic<strong>in</strong>ese <strong>di</strong> chiusura. Ci concentriamo<br />
troppo sulla cronaca locale e stimoliamo<br />
troppo poco l’<strong>in</strong>teresse dei nostri lettori per la<br />
Svizzera e per il mondo. Ci giustifichiamo sostenendo<br />
che i lettori sono <strong>in</strong>teressati solo alle<br />
notizie regionali, ma toccherà anche a noi<br />
giornalisti conv<strong>in</strong>cerli che il mondo sta cambiando<br />
e che il nostro paese non può cont<strong>in</strong>uare<br />
a rimanere isolato nell’era <strong>di</strong> Internet.<br />
Già, Internet: questa sarà la grande sfida del<br />
futuro per giornalisti ed e<strong>di</strong>tori. Qualc<strong>un</strong>o è<br />
conv<strong>in</strong>to che i giornali non sopravviveranno<br />
al web. Francamente non lo credo! Ma è certo<br />
che Internet sta cambiando e cont<strong>in</strong>uerà a<br />
cambiare la stampa scritta, alla quale si chiederanno<br />
più approfon<strong>di</strong>menti e commenti,<br />
dato che le notizie vengono orm<strong>ai</strong> com<strong><strong>un</strong>ica</strong>te<br />
<strong>in</strong> tempo reale. Ho letto libri e ho partecipato<br />
a giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sullo sviluppo <strong>di</strong> Internet<br />
e sui suoi rapporti con l’e<strong>di</strong>toria. Mi sono<br />
conv<strong>in</strong>to che ness<strong>un</strong>o sa quale sarà l’evoluzione.<br />
È certo però che i giornali dovranno<br />
affrontare questa sfida ed essere <strong>in</strong> grado <strong>di</strong><br />
proporre <strong>ai</strong> loro lettori <strong>in</strong>teressanti proposte<br />
anche sul web. L’anno scorso <strong>in</strong> primavera<br />
“il Caffè” ha proposto a livello sperimentale<br />
<strong>un</strong> quoti<strong>di</strong>ano onl<strong>in</strong>e. L’esperienza<br />
è stata positiva, ma per decidere il nostro<br />
impegno su Internet abbiamo creato <strong>un</strong>a<br />
commissione <strong>in</strong>terna <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che ha il<br />
compito <strong>di</strong> elaborare <strong>un</strong> progetto entro la<br />
prossima primavera. Per <strong>in</strong>tanto vi chie<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong> pazientare.<br />
INVIATE le vostre<br />
den<strong>un</strong>ce, le vostre<br />
segnalazioni, le vostre<br />
storie <strong>di</strong> vita… alla<br />
redazione del Caffè.<br />
Suggerite quali temi,<br />
quali problemi vi toccano<br />
maggiormente. Alle<br />
vostre lettere faremo<br />
seguire il nostro lavoro<br />
giornalistico,<br />
pubblicando servizi e<br />
<strong>in</strong>chieste sugli argomenti<br />
da voi suggeriti.<br />
Via Lu<strong>in</strong>i 19<br />
6600 Locarno<br />
Central<strong>in</strong>o 091 756 24 00<br />
Segreteria<br />
telefonica 091 756 24 58<br />
Fax 091 756 24 39<br />
Em<strong>ai</strong>l caffe@caffe.ch