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Norme Tecniche di Attuazione e relativi allegati - Comune di Pescara

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“Piano delle invarianti per uno sviluppo sostenibile”: N.T.A.<br />

14. negli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> rilevanza storico architettonica ed assoggettati a vincolo monumentale definitivo, al fine <strong>di</strong><br />

consentire opere <strong>di</strong> completamento dei caratteri originari, sono ammessi - solo ed esclusivamente in<br />

presenza <strong>di</strong> documentazione storica certa e <strong>di</strong> nulla-osta della soprintendenza BB.AA.AA.SS. - interventi<br />

anche in deroga che non comportino la mo<strong>di</strong>fica della sagoma planimetrica, degli allineamenti e delle<br />

<strong>di</strong>stanze esistenti degli allineamenti e delle <strong>di</strong>stanze esistenti e non prevedano aumento della superficie<br />

utile. Il tutto nel rispetto del limite massimo <strong>di</strong> altezza <strong>di</strong> mt 10,50.<br />

Art. 30 – ZONA B: AREE TOTALMENTE O PARZIALMENTE EDIFICATE<br />

1. La zona B comprende le aree totalmente o parzialmente e<strong>di</strong>ficate <strong>di</strong>verse dalla zona A per le quali il<br />

P.R.G. prevede interventi <strong>di</strong> recupero e <strong>di</strong> ristrutturazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente, <strong>di</strong><br />

adeguamento delle urbanizzazioni e <strong>di</strong> completamento dei lotti ine<strong>di</strong>ficati.<br />

2. Tale zona é sud<strong>di</strong>visa nelle sottozone B1, B2, B3, B4, B5, B6, B7, B8, B9 e B10, per le quali sono<br />

in<strong>di</strong>cate negli articoli successivi ulteriori e specifiche norme e procedure per gli interventi e<strong>di</strong>lizi.<br />

3. Nelle aree <strong>di</strong> questa zona ricomprese nella zona A del Piano Regionale Paesistico non è consentito<br />

aumentare le cubature esistenti.<br />

Art. 31 – SOTTOZONA B1: CONSERVAZIONE<br />

1. La sottozona B1 comprende alcuni ambiti quasi totalmente e<strong>di</strong>ficati o e<strong>di</strong>fici singoli che, pur non<br />

rientrando nelle categorie proprie della zona A, sono, per caratteristiche tipologiche, volumetriche e<br />

costruttive in coerenza con l'immagine storica dell'ambiente urbano. In questa sottozona è prevista la<br />

conservazione del tessuto esistente ed è sempre consentita l'aggiunta, dei volumi tecnici strettamente<br />

in<strong>di</strong>spensabili senza alterazione del prospetti prospicienti pubbliche vie e pubblici spazi.<br />

2. Sono ammessi gli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria, <strong>di</strong> restauro, <strong>di</strong> risanamento e <strong>di</strong><br />

ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia, senza aumento della superficie utile e con il rispetto dell’ingombro planimetrico<br />

ed altimetrico preesistente, il rapporto <strong>di</strong> copertura, il tessuto e le tipologie esistenti, <strong>di</strong> cui art. 9 delle<br />

presenti norme;<br />

3. Per quanto riguarda le destinazioni d'uso, in questa sottozona dovrà essere garantito il mantenimento<br />

delle attuali utilizzazioni residenziali, salvo quanto specificato per alcune particolari destinazioni nel<br />

comma successivo.<br />

4. In caso <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica delle attuali utilizzazioni residenziali sono consentite soltanto le<br />

destinazioni comprese nelle categorie b) e d) <strong>di</strong> cui all’art. 27, comma 4, delle presenti N.T.A., mentre se<br />

è chiesta la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> utilizzazioni non residenziali, è consentito introdurre le destinazioni d'uso<br />

corrispondenti alle categorie a), b), c), d), e) <strong>di</strong> cui all’art. 27, comma 4, delle presenti N.T.A.; è altresì<br />

consentito l’uso ad autorimesse solo se queste sono pertinenziali alla residenza e/o a servizio<br />

dell'intervento principale.<br />

Art. 32 – SOTTOZONA B2: CONSERVAZIONE E RECUPERO<br />

1. La sottozona B2 delimita le aree più centrali della città, comprese nei settori urbani 1 e 2 destinate ad<br />

una sostanziale conservazione del tessuto esistente, ma con il miglioramento del sistema viario ed<br />

infrastrutturale ed il recupero del patrimonio e<strong>di</strong>lizio. In tale sottozona è sempre consentita l'aggiunta,<br />

con sod<strong>di</strong>sfacente soluzione architettonica, dei volumi tecnici strettamente in<strong>di</strong>spensabili, mentre<br />

l'incremento delle cubature e delle superfici utili esistenti è subor<strong>di</strong>nato alle con<strong>di</strong>zioni in<strong>di</strong>cate nei commi<br />

successivi.<br />

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