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Norme Tecniche di Attuazione e relativi allegati - Comune di Pescara

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“Piano delle invarianti per uno sviluppo sostenibile”: N.T.A.<br />

Inoltre sono consentiti gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica che riguardano globalmente uno o più<br />

e<strong>di</strong>fici anche se mo<strong>di</strong>fichino fino al 25% delle destinazione preesistenti, purché il concessionario <strong>di</strong><br />

impegni con atto trascritto a favore del <strong>Comune</strong> e a cura e a spese dell'interessato, a praticare,<br />

limitatamente alla percentuale mantenuta ad uso residenziale, prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e canoni <strong>di</strong> locazioni<br />

concordati con il <strong>Comune</strong> ed a concorrere negli oneri <strong>di</strong> urbanizzazione.<br />

Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica possono essere previsti <strong>di</strong> P.R.P.E. ove non compromettano i<br />

valori ambientali della parte del territorio coinvolta.<br />

4. Il comparto <strong>di</strong> attuazione rappresenta il mezzo or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> intervento urbanistico del P.R.P.E.; esso<br />

comprende, oltre alle aree e<strong>di</strong>ficabili, anche quelle da destinare per le urbanizzazioni primarie e<br />

secondarie. Il P.R.P.E. deve, comunque, fare salvi i <strong>di</strong>ritti <strong>relativi</strong> alle capacità e<strong>di</strong>ficatorie <strong>di</strong> tutti i<br />

proprietari compresi nel comparto, secondo quanto previsto dall'art. 22.<br />

5. Nella formazione del P.R.P.E. è consentito, ad eccezione dei comprensori 1.08 e 1.09, un aumento della<br />

volumetria esistente fino ad un massimo del 30%. Nel complesso, dovranno, comunque essere cedute<br />

gratuitamente al <strong>Comune</strong> le aree con destinazione pubblica, che non potranno in ogni caso avere una<br />

superficie inferiore a mq 12,00 per abitante da inse<strong>di</strong>are.<br />

Il P.R.P.E. in<strong>di</strong>vidua quale destinazione principale quella residenziale; sono ammesse fino ad un massimo<br />

complessivo del 20% della volumetria lorda oggetto dell'intervento, le seguenti <strong>di</strong>verse destinazioni: b), c),<br />

d), g), <strong>di</strong> cui all'art. 27. Le destinazioni attuali potranno essere mantenute anche oltre i limiti in<strong>di</strong>cati, qualora<br />

venga <strong>di</strong>mostrato che erano già esistenti all'atto dell'adozione del P.R.G. .<br />

Art. 40 – SOTTOZONA B10: COMPLETAMENTO E RIQUALIFICAZIONE<br />

1. Sono ambiti territoriali precedentemente <strong>di</strong>sciplinati dai piani per l’e<strong>di</strong>lizia economica e popolare<br />

caratterizzati, generalmente, da un assetto urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio unitario.<br />

2. All’interno <strong>di</strong> tali ambiti, per gli e<strong>di</strong>fici esistenti, salvo quanto <strong>di</strong>sposto dall'art.36.6 delle presenti N.T.A.,<br />

sono consentiti interventi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> cui alle lettere a), b), c), d), dell'art. 9 delle presenti <strong>Norme</strong> <strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Attuazione</strong> nel rispetto delle caratteristiche <strong>di</strong>mensionali, tipologiche e degli elementi architettonici<br />

esistenti con il mantenimento delle destinazioni d’uso esistenti o previste nella stessa categoria <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 27 delle presenti N.T.A. . E’ consentito, altresì, l’inserimento, con soluzione architettonica<br />

appropriata, dei volumi tecnici strettamente in<strong>di</strong>spensabili.<br />

3. Gli interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia e/o urbanistica sono assentibili previa approvazione <strong>di</strong> strumento<br />

urbanistico attuativo <strong>di</strong> iniziativa pubblica o privata esteso all’intero ambito come perimetrato nella tavola<br />

della zonizzazione <strong>di</strong> P.R.G., escluse le aree libere regolate dal comma successivo.<br />

Lo strumento attuativo dovrà prevedere il rispetto della riconoscibilità e dell’organicità dell’ambito.<br />

4. Le attrezzature e i servizi pubblici esistenti, tra cui quelle religiose, nonché le aree già acquisite dal<br />

<strong>Comune</strong> per le medesime destinazioni rimangono <strong>di</strong>sciplinate dalle <strong>di</strong>sposizioni delle presenti norme per<br />

i rispettivi servizi ed attrezzature pubbliche (sottozona F3).<br />

5. In tali sottozone, in tutti i terreni <strong>di</strong> proprietà privata, assoggettati dai precedenti piani per l’e<strong>di</strong>lizia<br />

economica e popolare a destinazioni pubbliche non realizzate, è consentito l’intervento attraverso uno<br />

strumento attuativo convenzionato <strong>di</strong> iniziativa privata che ricomprenda tutte le aree private nel rispetto<br />

dei seguenti in<strong>di</strong>ci e parametri:<br />

- Ut.: 0,25 mq/mq;<br />

- cessione gratuita: 50% ambito d’intervento per verde pubblico attrezzato e parcheggi;<br />

- H max: mt 10,50 con l’eccezione per le strutture sportive che potranno essere adeguate a quanto<br />

prescritto dalle normative nazionali per le <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline sportive;<br />

- <strong>di</strong>stanze: mt 7,50 dai confini e dalle strade;<br />

- destinazioni d’uso: categoria c), d) ed h) dell’art. 27, comma 4, delle N.T.A.<br />

- densità arborea (A) pari ad 1 albero ogni 100 mq <strong>di</strong> Sf.<br />

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