Il Gruppo Fiat nel 2000 Relazione degli Amministratori sull - Fiat SpA
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MACCHINE PER L’AGRICOLTURA E LE COSTRUZIONI — CNH GLOBAL<br />
Complessivamente le vendite di macchinari agricoli di CNH<br />
nei primi sei mesi del <strong>2000</strong> sono state inferiori a quelle del<br />
corrispondente periodo del 1999. In Nord America le vendite<br />
di macchine pesanti per l’agricoltura sono state penalizzate<br />
sia dall’incertezza riguardante le iniziative di dismissione<br />
delle attività per la produzione di macchinari per la raccolta<br />
e trattori a quattro ruote motrici di New Holland, sia dalle<br />
aspettative del mercato per la nuova linea di trattori a quattro<br />
ruote motrici e dei nuovi prodotti della concorrenza.<br />
Conseguentemente le vendite di trattori ad alta potenza di<br />
CNH sono risultate in calo rispetto alle vendite aggregate di<br />
New Holland e Case del primo semestre del 1999. Per quanto<br />
riguarda le macchine mietitrebbia invece, la presenza su scala<br />
globale di CNH ha consentito un volume di vendite in crescita<br />
a livello mondiale superiore all’aumento della domanda.<br />
In Europa, le vendite di macchine per l’agricoltura sono<br />
state inferiori all’anno precedente ed in linea con il trend<br />
del mercato, che riflette anche l’incertezza riguardo alla<br />
dismissione dello stabilimento di Doncaster in Gran Bretagna.<br />
In America Latina e negli altri mercati infine CNH ha registrato<br />
volumi in crescita a fronte di una domanda in flessione.<br />
Nel segmento delle macchine per le costruzioni, le vendite<br />
di CNH sono state in linea con l’andamento della domanda in<br />
Nord America, mentre hanno registrato una flessione rispetto<br />
all’andamento del mercato in Europa e America Latina. In<br />
Nord America sia il mercato che le vendite di CNH sono<br />
risultati in calo rispetto agli alti livelli raggiunti <strong>nel</strong> 1999, mentre<br />
in Europa il mercato, sostenuto dalla crescita economica,<br />
ha proseguito il sostenuto andamento dell’anno passato.<br />
In America Latina, la forte crescita delle vendite di mini<br />
caricatori non ha compensato la contrazione delle vendite<br />
di macchinari pesanti. Nel resto dei mercati mondiali,<br />
l’andamento delle vendite è stato largamente superiore<br />
ai trend della domanda.<br />
CNH ha di recente annunciato i propri piani di integrazione<br />
tra New Holland e Case. <strong>Il</strong> piano prevede la chiusura di tre<br />
stabilimenti produttivi in Nord America e uno in Europa. CNH<br />
ha previsto inoltre la cessione di altre due unità produttive in<br />
Nord America, mentre è già stata completata la cessione di<br />
uno stabilimento di componentistica in Europa. La dismissione<br />
di queste attività rientra <strong>nel</strong> quadro dell’obiettivo strategico<br />
di CNH di terziarizzazione delle attività di produzione di<br />
componentistica non “core”. <strong>Il</strong> trasferimento delle produzioni<br />
ad altre unità produttive verrà realizzato in concomitanza<br />
con l’introduzione di nuove piattaforme “globali” di prodotto.<br />
Parte del piano di integrazione sarà anche il trasferimento<br />
della produzione di alcune linee di prodotto all’interno del<br />
<strong>Gruppo</strong> CNH. La produzione di macchine fieno e foraggio<br />
per esempio verrà trasferita dallo stabilimento di Grand Island,<br />
in Nebraska, a quello di Belleville in Pennsylvania, mentre la<br />
produzione di mini caricatori verrà spostata da Belleville a<br />
Whichita in Kansas, ove è attualmente localizzata la<br />
produzione di mini caricatori.<br />
Complessivamente le iniziative di ristrutturazione e<br />
integrazione comporteranno una riduzione di circa 1.800<br />
dipendenti. Ulteriori iniziative di ristrutturazione in altri Paesi<br />
ove il <strong>Gruppo</strong> è presente verranno annunciate <strong>nel</strong> corso<br />
dell’anno.<br />
In aggiunta al piano di ristrutturazione presentato da CNH, la<br />
realizzazione delle dismissioni richieste dalle Autorità Antitrust<br />
in Nord America e Europa per l’approvazione dell’integrazione<br />
tra New Holland e Case comporterà una riduzione della forza<br />
lavoro pari a circa 1.700 dipendenti.<br />
La riduzione di forza lavoro complessiva attesa al termine del<br />
processo di integrazione dovrebbe essere pari a circa 5.000<br />
unità.<br />
ANDAMENTO ECONOMICO<br />
<strong>Il</strong> fatturato di CNH nei primi sei mesi dell’anno è stato di 5.679<br />
milioni di euro rispetto ai 5.147 milioni di euro considerando<br />
proforma i ricavi di Case <strong>nel</strong> primo semestre del 1999.<br />
L’incremento su base proforma è prevalentemente dovuto<br />
all’apprezzamento del dollaro, valuta di conto del Settore,<br />
rispetto all’euro, valuta di conto del <strong>Gruppo</strong> <strong>Fiat</strong>. A condizioni<br />
omogenee l’incremento dei ricavi <strong>nel</strong> semestre sarebbe stato<br />
pari al 6,9%. Espressi in dollari, i ricavi del primo semestre<br />
sono stati invece inferiori di circa 200 milioni di dollari. <strong>Il</strong> primo<br />
semestre ha risentito infatti dell’impatto sfavorevole dei tassi<br />
di cambio.<br />
<strong>Il</strong> risultato operativo di 98 milioni di euro, a fronte di 175<br />
milioni di euro su base proforma <strong>nel</strong> primo semestre del 1999,<br />
risente anche dei maggiori ammortamenti del goodwill relativo<br />
all’acquisizione di Case e dei costi dell’integrazione di New<br />
Holland e Case.<br />
Andamento della gestione per Settore di attività – Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />
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