Il Gruppo Fiat nel 2000 Relazione degli Amministratori sull - Fiat SpA
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Tra giugno e luglio si sono svolte le elezioni per il rinnovo di<br />
oltre due terzi delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU),<br />
struttura di rappresentanza dei lavoratori metalmeccanici<br />
del <strong>Gruppo</strong> in Italia. I relativi componenti sono eletti su liste<br />
presentate dalle Organizzazioni sindacali. Rispetto alla<br />
consultazione precedente svoltasi <strong>nel</strong> 1997, si è registrato<br />
un aumento della partecipazione al voto dei lavoratori che<br />
ha toccato l’80% <strong>degli</strong> aventi diritto. I risultati segnalano un<br />
ridimensionamento della Fiom-Cgil, che rimane comunque<br />
il principale sindacato e una crescita di Fim-Cisl, Uilm-Uil<br />
e Fismic. Infine, da segnalare la partecipazione alle elezioni<br />
anche della Associazione Quadri e Capi <strong>Fiat</strong>.<br />
A livello operativo il dialogo sindacale ha prevalentemente<br />
riguardato le varie operazioni di cessione o trasferimento di<br />
azienda, proseguite <strong>nel</strong>l’ambito dello sviluppo delle strategie<br />
di selezione del portafoglio e focalizzazione sul “core<br />
business” dei diversi Settori. Le varie iniziative sono state<br />
realizzate secondo le procedure di consultazione sindacale<br />
previste dalle leggi.<br />
Per quanto riguarda le aziende del <strong>Gruppo</strong> fuori Italia, in<br />
Francia, dal 1° febbraio, l’orario legale è stato portato a 35<br />
ore settimanali: attraverso un intenso confronto sindacale,<br />
<strong>Fiat</strong> ha cercato modalità di applicazione della legge che ne<br />
contenessero l’impatto negativo <strong>sull</strong>a competitività. In molte<br />
aziende del <strong>Gruppo</strong> sono state raggiunte intese che hanno<br />
compensato parzialmente gli oneri della nuova legge con<br />
maggiore flessibilità <strong>nel</strong>la distribuzione dell’orario, migliore<br />
utilizzo <strong>degli</strong> impianti e moderazione negli aumenti salariali.<br />
Le aziende tedesche sono state interessate dal rinnovo del<br />
contratto a livello di Lander per il settore metalmeccanico.<br />
Come di consueto i vari accordi hanno ripreso i contenuti della<br />
prima intesa stipulata quest’anno <strong>nel</strong> Nord Reno Westfalia.<br />
Essa prevede un incremento salariale del 3% a partire da<br />
maggio <strong>2000</strong> e un ulteriore aumento del 2,1% a maggio 2001,<br />
per un totale complessivo del 5% circa in due anni (l’accordo<br />
scade infatti a fine febbraio 2002) a fronte della richiesta<br />
sindacale del 5,5% solo per il <strong>2000</strong>.<br />
In Polonia il rinnovo contrattuale ha interessato pressoché<br />
tutte le aziende del <strong>Gruppo</strong> con incrementi che, a fronte di<br />
un’inflazione stimata del 10%, oscillano tra il 6 e il 7,5 %,<br />
in linea con le indicazioni della Commissione Trilaterale<br />
(organismo nazionale per la definizione di orientamenti per<br />
la politica dei redditi del Paese) che aveva indicato per il <strong>2000</strong><br />
una crescita salariale del 6,8%.<br />
Infine in Brasile sono stati rinnovati tra marzo e aprile gli<br />
accordi sui premi variabili, legati all’andamento economico<br />
delle aziende, da corrispondere <strong>nel</strong>la seconda metà dell’anno,<br />
riconfermando modalità e percentuali di incremento previste<br />
dalle precedenti intese.<br />
Risorse umane e Relazioni industriali<br />
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