studio degli stati di charmonio nel decadimento dei mesoni b in babar
studio degli stati di charmonio nel decadimento dei mesoni b in babar
studio degli stati di charmonio nel decadimento dei mesoni b in babar
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
46 Progetto LST<br />
dove b <strong>in</strong><strong>di</strong>ca la <strong>di</strong>stanza tra il centro del filo e il catodo, a é il raggio del filo. Aumen-<br />
tando qu<strong>in</strong><strong>di</strong> o la <strong>di</strong>mensione del filo o la tensione applicata, il campo elettrico <strong>di</strong>venta<br />
<strong>in</strong>tenso, permettendo <strong>di</strong> rivelare la presenza <strong>di</strong> tracce <strong>di</strong> ionizzazione. Infatti <strong>in</strong> presenza<br />
<strong>di</strong> campo elettrico, le cariche generate dal passaggio <strong>di</strong> una particella carica (ionizzazione<br />
primaria), a seconda del loro segno, migrano lungo le l<strong>in</strong>ee del campo ed <strong>in</strong> prossimitá<br />
del filo, dove il campo elettrico é molto <strong>in</strong>tenso, urtano gli atomi e ne provocano la ioniz-<br />
zazione (ionizzazione secondaria), con conseguente amplificazione della carica, con un<br />
fattore <strong>di</strong> amplificazione <strong>di</strong> circa 10 8 . Il segnale generato da un rivelatore <strong>di</strong>pende dalla<br />
quantitá <strong>di</strong> coppie ione-elettrone create durante la ionizzazione primaria e secondaria. Al<br />
variare della <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale applicata al filo, il numero <strong>di</strong> coppie segue l’anda-<br />
mento rappresentato , andamento che puó essere sud<strong>di</strong>viso <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que regioni (si veda Fig.<br />
3.7):<br />
I non vi é la produzione <strong>di</strong> carica e le coppie ione-elettrone si ricomb<strong>in</strong>ano.<br />
II camere a ionizzazione: zona <strong>nel</strong>la quale operano le camere a ionizzazione. Il segna-<br />
le elettrico corrisponde alla quantitá <strong>di</strong> carica rilasciata dalla particella durante il<br />
passaggio <strong>nel</strong> mezzo e completamente raccolta.<br />
III camera proporzionale: <strong>in</strong> questa zona la quantitá <strong>di</strong> carica aumenta con l’aumenta-<br />
re della tensione, sufficiente ad <strong>in</strong>nescare fenomeni <strong>di</strong> amplificazione della carica.<br />
In seguito agli urti tra elettroni primari 1 e gli atomi del mezzo si generano nuovi<br />
elettroni; a loro volta questi elettroni producono una ulteriore ionizzazione e così<br />
via. Questo fenomeno é chiamato valanga. La carica generata é proporzionale al<br />
numero <strong>di</strong> elettroni primari, e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> all’energia rilasciata dalla particella.<br />
IV streamer limitato: man mano che aumenta la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> potenziale applicata al fi-<br />
lo, la ionizzazione totale aumenta e <strong>di</strong>venta sufficientemente elevata da <strong>di</strong>storcere il<br />
campo elettrico attorno all’anodo. In presenza <strong>di</strong> miscele gassose con elevato con-<br />
tenuto <strong>di</strong> gas a forte assorbimento <strong>di</strong> fotoni (quencher) e <strong>di</strong> fili ano<strong>di</strong>ci del <strong>di</strong>ametro<br />
<strong>di</strong> ∼100µm si puó ottenere un regime <strong>di</strong> amplificazione <strong>in</strong>terme<strong>di</strong>o tra la terza e la<br />
1 Elettroni prodotti dalla ionizzazione primaria