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studio degli stati di charmonio nel decadimento dei mesoni b in babar

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70 Installazione <strong>degli</strong> LST <strong>nel</strong>l’IFR<br />

4.3.1 Verifica dell’<strong>in</strong>tegritá <strong>dei</strong> cavi <strong>di</strong> segnale e della tensione<br />

Il primo segnale che poteva evidenziare la rottura <strong>di</strong> una cavo dell’alta tensione o<br />

delle FEC, era la mancanza del plateau <strong>di</strong> un canale. Per verificare se era il cavo dell’alta<br />

tensione, si cercava <strong>di</strong> sostituirlo con un cavo sicuramente funzionante e si verificava la<br />

presenza o meno del canale <strong>nel</strong> plateau; qualora non fosse presente si provava a sostituire<br />

il cavo <strong>di</strong> segnale con le medesime modalitá. Nel caso <strong>in</strong> cui entrambi i test fossero<br />

negativi, significava che il tubo presentava un canale <strong>di</strong> elettronica morto.<br />

Era altresí facile verificare se un cavo delle FEC presentava delle anomalie: <strong>in</strong>fatti<br />

semplicemente connettendo tale cavo su un altro modulo, perfettamente funzionante, se<br />

vi era la presenza <strong>di</strong> un canale morto <strong>nel</strong>la schermata <strong>in</strong>iziale del programma che acquisiva<br />

i plateau, il cavo andava sostituito.<br />

4.3.2 Recupero con il test del con<strong>di</strong>tion<strong>in</strong>g<br />

Il secondo test a cui si ricorreva era il test del con<strong>di</strong>tion<strong>in</strong>g. Sostanzialmente il modulo<br />

veniva tenuto sotto tensione per un periodo che variava a seconda della problematica<br />

riscontrata, generalmente si eseguivano le seguenti operazioni:<br />

1. il modulo veniva sottoposto ad una tensione variabile a seconda del problema: se<br />

il problema presente, per esempio canali con conteggi anomali o plateau non molto<br />

evidente, non era molto grave, la tensione assumeva un valore <strong>in</strong>torno ai 5500-<br />

5600V ed il test durava circa 2/3 ore; se il problema era abbastanza grave, per<br />

esempio la presenza <strong>di</strong> canali morti, il test durava anche per un periodo superiore<br />

alle 24h e la tensione era <strong>di</strong> 5800-5900V.<br />

2. si rieseguiva il test del plateau ed, una volta term<strong>in</strong>ato, si analizzava se il modulo<br />

aveva subito <strong>dei</strong> miglioramenti o meno.<br />

3. <strong>nel</strong> caso <strong>in</strong> cui il modulo aveva subito <strong>dei</strong> miglioramenti si poteva tenerlo sotto<br />

tensione per un altro periodo <strong>di</strong> tempo alla medesima tensione e, successivamen-<br />

te, se ne rimisurava il plateau; altrimenti si sottoponeva ad un altro con<strong>di</strong>tion<strong>in</strong>g<br />

aumentando la tensione f<strong>in</strong>o a valori prossimi a 5800-5900V.

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