22.10.2013 Views

Benedetta Parodi - Mettiamoci

«E allora, mettiamoci a cucinare!» è così che comincio ogni puntata della mia trasmissione, ma è anche quello che penso quando torno a casa la sera e, dopo aver coccolato un po’ i miei bambini, vado in cucina. «Mettiamoci a cucinare» per me vuol dire «divertiamoci, rilassiamoci, creiamo qualcosa di buono». In fondo, mettermi a cucinare è la cosa che amo fare di più! In queste pagine troverete tre livelli di difcoltà. Tre approcci diversi a seconda delle esigenze del momento: ricette veloci, ricette un po’ più impegnative e di stampo tradizionale e infne ricette più elaborate, per chi ha voglia di mettersi alla prova. A pensarci bene, quest’ultimo libro assomiglia proprio al percorso che ho compiuto in questi anni in cui mi sono dedicata alla cucina: ho iniziato da casa con le mie ricettine casalinghe e poi ho dovuto sperimentare piatti nuovi, ho conquistato una vera e propria trasmissione su La7, ho incontrato grandi chef che sono venuti a cucinare al mio fanco e ho imparato un sacco di cose nuove. Così, questa volta mi sono sbizzarrita: le ricette sono tantissime, ho voluto dare spazio ai piatti vegetariani e a quelli pensati per chi è intollerante alle uova o al glutine (questi tre, addirittura, li riconoscete grazie a dei simboli fatti apposta), ai piatti light, alle ricette etniche, e mi sono scatenata anche con la macchina fotografca. Vedrete che le foto sono tantissime, magari non perfette perché mentre scatto la mia famiglia, già seduta a tavola, protesta afamata oppure perché il piccolo Diego si inserisce nell’inquadratura con il suo ditino… ma sono tutte autentiche e scattate da me! E allora, basta chiacchiere, giriamo pagina e mettiamoci davvero a cucinare!

«E allora, mettiamoci a cucinare!» è così che comincio ogni puntata della mia trasmissione,
ma è anche quello che penso quando torno a casa la sera e, dopo aver coccolato
un po’ i miei bambini, vado in cucina. «Mettiamoci a cucinare» per me vuol dire «divertiamoci,
rilassiamoci, creiamo qualcosa di buono». In fondo, mettermi a cucinare
è la cosa che amo fare di più! In queste pagine troverete tre livelli di difcoltà. Tre
approcci diversi a seconda delle esigenze del momento: ricette veloci, ricette un po’
più impegnative e di stampo tradizionale e infne ricette più elaborate, per chi ha voglia
di mettersi alla prova. A pensarci bene, quest’ultimo libro assomiglia proprio al
percorso che ho compiuto in questi anni in cui mi sono dedicata alla cucina: ho iniziato
da casa con le mie ricettine casalinghe e poi ho dovuto sperimentare piatti nuovi, ho
conquistato una vera e propria trasmissione su La7, ho incontrato grandi chef che
sono venuti a cucinare al mio fanco e ho imparato un sacco di cose nuove. Così, questa
volta mi sono sbizzarrita: le ricette sono tantissime, ho voluto dare spazio ai piatti
vegetariani e a quelli pensati per chi è intollerante alle uova o al glutine (questi tre,
addirittura, li riconoscete grazie a dei simboli fatti apposta), ai piatti light, alle ricette
etniche, e mi sono scatenata anche con la macchina fotografca. Vedrete che le foto
sono tantissime, magari non perfette perché mentre scatto la mia famiglia, già seduta
a tavola, protesta afamata oppure perché il piccolo Diego si inserisce nell’inquadratura
con il suo ditino… ma sono tutte autentiche e scattate da me! E allora, basta
chiacchiere, giriamo pagina e mettiamoci davvero a cucinare!

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isotto rosso<br />

con quenelle di ricotta<br />

159<br />

primi<br />

Il risotto al sugo di pomodoro è sempre molto goloso, ma forse un po’ troppo casalingo<br />

nell’aspetto e nel gusto per essere presentato a una tavolata di amici. Un insospettabile<br />

esperto di questo risotto è mio cognato Giorgio Gori, che ama cucinarlo alla sua famiglia.<br />

La mia idea per renderlo una portata elegante e un po’ più ricercata è quella di mettere<br />

una quenelle, ovvero una pallina dalla forma allungata, di ricotta e grana a guarnizione del<br />

piatto. Così, mescolando, il formaggio si mantecherà deliziosamente con il resto del sugo.<br />

Per 3-4 persone: 300 g di riso • 500 ml di passata di pomodoro • 50 g di grana •<br />

1 misurino di brodo granulare vegetale • 1 bicchiere di vino bianco • 1 spicchio<br />

d’aglio • ½ cipolla • basilico • 30 g di burro • olio extravergine • sale<br />

Per le quenelle: 2 cucchiai di grana • 100 g di ricotta (va bene anche quella di capra)<br />

Tritare la cipolla e rosolarla in padella con l’aglio intero e un filo d’olio. Aggiungere il<br />

riso e farlo tostare, quindi sfumarlo con il vino. Scaldare un pentolino d’acqua con il<br />

brodo granulare. Unire al riso la passata di pomodoro, il sale e il basilico, allungare<br />

con il brodo continuando finché il risotto non arriva a cottura. Intanto mescolare il<br />

grana con la ricotta e tenere da parte. Spegnere il fuoco, mantecare il risotto con il<br />

burro e il grana e impiattare ogni porzione di riso con sopra una quenelle di ricotta.<br />

risotto ai porri<br />

e merluzzo croccante<br />

Ecco un piatto unico o un primo ricco che si prepara in un attimo, ma fa molta scena. Un po’<br />

di merluzzo va nel risotto e un po’ come guarnizione, a mo’ di piccola irresistibile crocchetta.<br />

per 4 persone: 250 g di riso • 4 filetti di merluzzo • 2 porri • ½ bicchiere di latte<br />

• 1 misurino di brodo granulare vegetale • ½ bicchiere di vino bianco • pangrattato<br />

• olio extravergine • sale<br />

Tagliare i porri a rondelle sottili e soffriggerli con l’olio, poi unire 2 filetti di merluzzo,<br />

che in cottura si romperanno fino a diventare una specie di ragù. Fare scaldare un<br />

pentolino d’acqua e scioglierci il brodo. Aggiungere il riso al soffritto, farlo tostare,<br />

sfumare con il vino e portare a cottura bagnando con il brodo. Intanto, tagliare a metà<br />

e poi impanare gli altri 2 filetti di merluzzo nel pangrattato e rosolarli in padella con

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