Iniziazione alla Kabbala ebraica.pdf - Fuoco Sacro
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Nel Pentateuco Abramo si trasforma in Abraamo; che vuoi dire l'aggiunta di una a-<br />
ossia di un He, nella corrispondenza in ebraico? "Il nome tuo non sarà più Abramo, ma<br />
Abraamo, ti chiamerai Abraamo, perché ti ho stabilito padre di molti popoli". Solo qualche<br />
versetto oltre Sarai, sua moglie, assume il nome di Sara.<br />
Giacobbe viene chiamato Israele: “Non ti chiamerai più Giacobbe, ma il tuo nome<br />
sarà Israele, ché fosti forte lottando con Dio e con gli uomini e tu hai vinto". E per<br />
ben tre volte ci viene ricordato che Esaù è Edom. Lo stesso Gesù, d'altro canto, nel<br />
Vangelo secondo Matteo, dice in ebraico a Simone, figlio di Gona: "Attah hou<br />
Chimon ben Jonah”- tu, Simone, figlio di Giona - "attah thiqra Keifa”- io ti dico che<br />
tu sei Pietro - mentre negli Atti degli Apostoli Saulo di Tarso diventa Paolo, e così<br />
via.<br />
Si comprende, dunque, immediatamente quale interesse possa offrire una lingua<br />
così complessa, che tiene conto, contemporaneamente, del valore numerico delle<br />
parole e delle regole grammaticali.<br />
Sia sufficiente ricordare che da sempre gli esoteristi, anche quelli non del filone<br />
kabbalistico, sono stati affascinati d<strong>alla</strong> "potenza magica”delle lettere dell'alfabeto<br />
ebraico.<br />
Non per nulla i sigilli, i pentacoli, le allegorie, i talismani ebraici compaiono sempre<br />
numerosi ad illustrare i volumi di magia e di occultismo. Ma, è chiaro che ognuno è<br />
libero di pensare, in proposito, come meglio crede. Una cosa però pare assodata e<br />
certa. Sulla scorta delle eclatanti scoperte della fisica vibratoria subatomica, sembra<br />
si sia approdati ad un'altrettanto strabiliante conferma, sebbene a tutt'oggi<br />
considerata ancora a livello parascientifico, secondo la quale le raffigurazioni dei<br />
caratteri dell'alfabeto ebraico e le loro reciproche combinazioni (tsé ruf) potrebbero<br />
dare adito a degli effetti di forme.<br />
A dispetto dell'energia apparentemente bassa che li caratterizza, tali effetti sarebbero<br />
però facilmente riscontrabili. Si può constatare nel corso di prove e di esperimenti,<br />
che i caratteri ebraici manifestano, in mancanza di vibrazioni supposte di tipo<br />
elettro-magnetico, una sorta di stato di risonanza a livello gravitazionale. E si può<br />
constatare che le proprietà di questo stato sono in perfetto ed armonico rapporto di<br />
corrispondenza con il senso ontologico delle lettere prese in considerazione. Un<br />
indicazione curiosa, ma illuminante, già citata in un'altra mia opera dal titolo Le<br />
Golem et la Connaissance, mi è stata fornita d<strong>alla</strong> cibernetica o, per essere più chiari<br />
e precisi, dagli estremi confini linguistici di studio cui si spinge questa scienza.