Iniziazione alla Kabbala ebraica.pdf - Fuoco Sacro
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E se Abele fosse l'anima di Caino?<br />
È all'inizio dell'ultimo atto de "Il Flauto Magico”di Mozart che il coro dei sacerdoti;<br />
all'interno della piramide, intona un inno di lode ad Iside ed Osiride. E l'esaltazione<br />
della coppia che si muove lungo il cammino dell'illuminazione illustra forse non<br />
soltanto il principio kabbalistico fondamentale del destarsi della femminilità nella<br />
donna ma anche il risveglio della femminilità stessa nell'uomo, perché Pamina, su<br />
un altro piano, non è forse anche l'anima di Tamino?<br />
Con la tragedia di Abele non è il fratello di Caino che viene assassinato, bensì sotto i<br />
colpi sono L'INTRUSO E LA DONNA CHE CADONO UCCISI.<br />
Nel testo ebraico, mentre sono sufficienti quattro parole per dire della nascita di<br />
Abele, ne vengono usate ben undici per quella di Caino.<br />
Abele si dice, in ebraico, HEVEL, che significa "vapore, nebbia". Ma il senso<br />
profondo del nome supera di gran lunga la semplicistica traduzione letterale<br />
Poiché fu pastore di greggi, di bestiame minuto; alcuni ricercatori, diciamo,<br />
“dilettanti”(tipo il Dhorme) fanno di Abele il simbolo della vita pastorale, in origine<br />
contrapposta a quella agricola. Troppo poco, troppo poco davvero.<br />
Alla luce della <strong>Kabbala</strong> sappiamo, invece, che Abele si scosta da Caino per ragioni di<br />
fondo primarie.<br />
La differenza fra i due fratelli è nei Principi - maschile e femminile - o, più<br />
precisamente, nella loro amalgama Vi è troppo del principio maschile nell'uccisore e<br />
troppo di quello femminile nell'ucciso.<br />
Caino non poteva sapere che la creazione sussiste solo grazie <strong>alla</strong> giusta<br />
complementarietà di questi due Principi ancestrali, del maschio e della femmina.<br />
Senza Abele, Caino non è più nulla. Dopo la morte del fratello continuerà, certo, a<br />
vivere, ma come privo dell'anima.<br />
Altrove - in altra letteratura - sulla strada che mena a Tebe troviamo Edipo e la<br />
Sfinge; qui abbiamo Abele e Caino.<br />
È sufficiente confrontare la grafia <strong>ebraica</strong> dei due nomi - Qayin (Caino) ed Hevel<br />
(Abele) - per renderci conto del profondo contrasto.