Iniziazione alla Kabbala ebraica.pdf - Fuoco Sacro
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Come tutti i versetti biblici è numerato, esattamente come quello che, nel testo, lo<br />
precede e lo segue, versetti che, naturalmente, sono scritti però in ebraico.<br />
Davanti a questa incongruenza la scuola di esegesi rabbinica francese ci dice,<br />
alquanto singolarmente, che dovremmo trovarci in presenza di una "nota<br />
marginale".<br />
Ma come, ci chiediamo, una nota a margine che viene improvvisamente incorporata<br />
nel testo della Bibbia? Una nota di commento scambiata per un autentico versetto e,<br />
per di più, scritta in caldeo?<br />
E poi, una nota marginale numerata?<br />
Mi sembra davvero un'interpretazione un po' troppo frettolosa! E - non lo si scordi -<br />
i kabbalisti sono delle persone tanto minuziose ed attente.<br />
Ma, proviamo a vedere. Dove si trova, dunque, questo strano versetto in caldeo, e<br />
che cosa dice - stando <strong>alla</strong> traduzione proposta d<strong>alla</strong> scuola francese che, comunque,<br />
rispecchia fedelmente tutte le altre traduzioni ufficiali della Bibbia in lingua<br />
d'oltralpe?<br />
È un versetto che fa parte del Libro di Geremia. Eccolo: "Voi, dunque, direte loro<br />
così: gli dei che non hanno creato né il Cielo né la Terra spariranno d<strong>alla</strong> Terra e di<br />
sotto del Cielo".<br />
Tutto qui? Sarebbe solo per ciò così insolito questo versetto?<br />
E perché mai avrebbe dovuto essere redatto in aramaico?<br />
Vediamo.<br />
Prima cosa: nella traduzione manca una parola, l'ultima. Infatti si è bellamente<br />
saltato il vocabolo ebraico Elleh ("questo"), che riveste invece una qual certa<br />
importanza.<br />
Ma, soprattutto, ciò che rende sospetta per i nostri gusti questa traduzione affrettata<br />
è che anche la sua trascrizione non è corretta. Ed apriamo una parentesi: la Bibbia è<br />
un testo sacro che non si dovrebbe mai e poi mai snaturare né modificare. Ciò che è<br />
scritto è scritto e male incolga a colui che si prende libertà esegetiche o la libertà di<br />
proporre dei canoni interpretativi non condivisi - o condannati - d<strong>alla</strong> Santa Scienza.<br />
La Bibbia consente, è vero, tutte le arditezze - e la nostra lettura kabbalistica del