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Buon compleanno Defizia! - Città di Cerignola

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A <strong>Cerignola</strong> nasce una scuola<br />

Dopo molti anni l’e<strong>di</strong>ficio fu intitolato a Giosuè<br />

Carducci: forse perché nel 1906, anno d’inizio<br />

dei lavori, al grande poeta era stato assegnato il<br />

premio Nobel per la letteratura.<br />

La scuola Carducci fu sede della prima Direzione<br />

Didattica, a cui facevano capo tutte le altre<br />

scuole elementari. Come infatti stabiliva la legge<br />

del 19 febbraio 1903, nei Comuni con popolazione<br />

superiore a 10.000 abitanti, e con almeno 20<br />

classi, veniva istituita la Direzione Didattica.<br />

Nelle aule n. 5 e 6 del piano rialzato ospitò la<br />

prima biblioteca pubblica citta<strong>di</strong>na – allestita dal<br />

prof. Saverio Pugliese, e poi donata al Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Cerignola</strong> nel 1936 – e gli uffici del Patronato<br />

Scolastico (nell’attuale stanza dei bidelli) <strong>di</strong> cui si<br />

parlerà appresso.<br />

Il secondo corpo <strong>di</strong> fabbrica, quello maschile<br />

– benché definitivamente aggiu<strong>di</strong>cato alla Ditta<br />

Natale Labia fu Savino per un importo <strong>di</strong><br />

111.315,68 lire (esclusi i lavori <strong>di</strong> falegnameria,<br />

ferramenta e <strong>di</strong>pintura per ulteriori 29.685,40 lire),<br />

e benché oggetto <strong>di</strong> contratto <strong>di</strong> appalto del 31<br />

<strong>di</strong>cembre 1906, con relativa consegna dei lavori<br />

“nei pressi della Piazza, già denominata Tonti” in<br />

data 25 marzo 1907 – non fu mai costruito: sicché<br />

le scuole elementari maschili continuarono ad aver<br />

19<br />

sede in locali inadatti allo scopo. Nell’ottobre 1909<br />

si ha notizia infatti <strong>di</strong> “scuole” allocate in via S.<br />

Martino n. 19, via Fornaci Sgarro n. 17, via Galileo<br />

Pallotta n. 47, via Giuseppe Tortora n. 25, via<br />

S. Maria del Carmine n. 1; mentre scuole serali<br />

“affollatissime” si tenevano – nel gennaio 1910 –<br />

in via Arpi n. 20 e via Galileo Pallotta n. 45.<br />

Nel 1912 si leggeva su Il Corriere della Capitanata<br />

21 della necessità <strong>di</strong> “utilizzare l’area già<br />

Vietri, su cui doveva sorgere l’e<strong>di</strong>ficio scolastico<br />

elementare maschile, sia per un secondo e<strong>di</strong>ficio<br />

<strong>di</strong> più modeste <strong>di</strong>mensioni, per completare le aule<br />

che oggi necessitano, come per la costruzione della<br />

palestra coperta”: ma ancora una volta il progetto<br />

decadde per problemi economici e beghe consiliari.<br />

Cinque mesi dopo lo stesso giornale denunciava<br />

che “Il numero degli alunni in parecchie scuole<br />

è <strong>di</strong> ottanta e non si provvede agli sdoppiamenti,<br />

in adempimento del regolamento scolastico. Questo<br />

per non pagare i supplenti per cui, in alcuni<br />

giorni, le scuole, delle quali i titolari sono infermi<br />

o impe<strong>di</strong>ti a ragione, restano chiuse.” 22<br />

21<br />

N. 22 del 2 giugno 1912.<br />

22<br />

Il Corriere della Capitanata del 3 novembre 1912.<br />

Anni 20. Foto-ricordo nel cortile del Carducci (archivio C. Dilaurenzo)

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