Buon compleanno Defizia! - Città di Cerignola

Il Patronato Scolastico a Cerignola
47
1949. La cucina del refettorio del Carducci
La consumazione era preceduta – ma a volte
la fame dei piccoli commensali aveva precedenza
assoluta – da una breve preghiera: “Benedite, o
Signore, il cibo che stiamo per prendere, e fate che
siamo sempre più degni della vostra divina protezione.
Così sia”. Il pasto si chiudeva poi con il
seguente ringraziamento: “Signore vi ringraziamo
del cibo che ci avete dato. Fate che possa servircene
in bene. Così sia”.
Nel Ventennio fascista, come documentato da
un quaderno dell’epoca, c’era stata anche una sorta
di colazione “autogestita”, per la quale i ragazzi
portavano da casa qualcosa da mangiare.
Il personale di assistenza – assunto solitamente
dal Patronato tra vedove e famiglie bisognose
anch’esse – era distintamente adibito alla cucina e
ai servizi di somministrazione e pulizia. Si trattava
di 19-22 persone che prestavano servizio “dalle
7 del mattino alle ore 20, ininterrottamente”.
È ancora vivo in molti il ricordo della famosa
nevicata del febbraio 1956, quando le scuole rimasero
chiuse per una quindicina di giorni ma il
servizio di refezione scolastica – e non solo per i
bambini – non fu assolutamente interrotto.
Il costo pro capite della refezione, all’epoca,
era di 50 lire.
Nel 1972-73 fu somministrato solo il primo
piatto: con un’ultima assegnazione di pasta, fagioli
in scatola e olio di semi terminò infatti l’intervento
di assistenza alimentare dell’AAI.