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RELAZIONI INDUSTRIALI RELAZIONI INDUSTRIALI - Aidp

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1) Web 2.0 Learning: si tratta di una “YouTube-like<br />

capability” che consente alle persone di condividere<br />

le proprie conoscenze e skill via video, podcast,<br />

slide shows, conference calls….<br />

2) Collaboration&KM: consente di mettersi in contatto<br />

e collaborare con altre persone dentro e fuori<br />

l’Organizzazione.<br />

Si utilizzano le tecnologie Web2.0 per potenziare la<br />

collaborazione interna e l’apprendimento (Social<br />

Learning) e per integrare comunicazione interna e<br />

formazione<br />

g. Diffusione della formazione personalizzata<br />

Le Aziende hanno capito che, quando si tratta di gestire<br />

il talento, una “singola taglia” non può andar bene<br />

per tutti: occorre imparare a comprendere e soddisfare<br />

le diverse esigenze dei singoli dipendenti. Si richiedono<br />

dunque un’attenzione al singolo individuo<br />

chiave, o alla singola “Community” ritenuta strategica<br />

per il raggiungimento degli obiettivi di business.<br />

Con l’approccio WorkForce of One si favorisce la flessibilità<br />

anziché incoraggiare l’uniformità: la formazione<br />

è progettata sulle esigenze dei singoli target di<br />

utenti (Community o singoli individui) e personalizzata<br />

in funzione del segmento di popolazione (ruolo,<br />

preparazione, territorio...).<br />

WorkForce of One prevede quattro approcci alla personalizzazione<br />

che vanno da una personalizzazione<br />

definita dalle RU ad una definita dal dipendente.<br />

Applicato alla formazione, WorkForce of One accresce<br />

l’interesse e il senso di responsabilità dei singoli dipendenti<br />

e consente di realizzare apprendimenti mirati<br />

e distintivi, anche in ottica “LongLifeLearning”:<br />

si passa a percorsi di apprendimento permanente progettati<br />

ad hoc per seguire e supportare la carriera dei<br />

singoli individui, con opportune azioni e programmi<br />

di assimilazione e consolidamento che durano per<br />

l’intero ciclo di vita professionale.<br />

Dal WorkForce Study emerge che solo il 19% delle<br />

aziende italiane intervistate valuta il livello complessivo<br />

delle competenze dei propri dipendenti come<br />

leader nel settore, mentre il 46% lo ritiene non distintivo.<br />

Questo è forse un portato di anni di formazione<br />

generalista e non mirata, che non ha consentito<br />

alle Organizzazioni di far crescere le proprie persone<br />

coerentemente con le nuove esigenze del mercato.<br />

Nelle aree ritenute strategiche (Rete Commerciale,<br />

Marketing e Risorse Umane) meno del 20%<br />

delle aziende ritiene che i propri dipendenti raggiungano<br />

alti livelli di performance: in queste aree si<br />

ritiene inoltre che le persone abbiano competenze<br />

non attuali (29% e 25% per commerciale e RU) o difficoltà<br />

di reperire risorse qualificate sul mercato<br />

(27%). Anche le Direzione HR e formazione non sono<br />

percepite come sufficientemente preparate: rispettivamente<br />

solo il 12% e il 7% delle aziende intervistate<br />

le valuta leader di settore, mentre il 58% e<br />

il 48% le ritiene non distintive e, per la formazione,<br />

in grado di supportare efficacemente il raggiungimento<br />

degli obiettivi di business aziendali. A fronte<br />

della percezione generalizzata delle aziende in relazione<br />

alla preparazione e adeguatezza delle proprie<br />

risorse si pone la necessità di uscire da logiche formative<br />

indifferenziate e a pioggia per sposare approcci<br />

calibrati sulle esigenze di potenziamento delle<br />

competenze dei singoli individui coerenti con le richieste<br />

del mercato globale.<br />

h. Richiesta di realizzare la formazione “quando serve”<br />

Molte aziende lamentano che spesso, in attesa che un<br />

corso tradizionale sia progettato, creato e realizzato, i<br />

bisogni formativi che esso doveva soddisfare cambiano<br />

e quando la formazione è erogata, ha perso parte<br />

della sua utilità (“time to competence”).<br />

Una soluzione al problema dei tempi associati alla progettazione<br />

della formazione è il Just In Time Learning,<br />

attività formativa in self-service che può essere fruita<br />

secondo i bisogni e i tempi dell’utente. Questo tipo di<br />

formazione supporta le performance delle Persone in<br />

modo integrato nell’operatività corrente e consente di<br />

acquisire le informazioni che servono quando servono<br />

realmente. I contenuti sono spesso realizzati direttamente<br />

e in modo volontario dagli SME e dagli utenti<br />

stessi anziché richiedere lunghi e costosi cicli di progettazione.<br />

Infine con il Just In Time Learning chi fruisce<br />

della formazione gestisce direttamente gli aspetti<br />

amministrativi di sua competenza.<br />

Con l’avvento del Mobile Learning, del Web 2.0 Learning,<br />

e ancor più dell’eLearning, la formazione ha superato<br />

il vincolo formalistico del luogo, delle modali-<br />

DdP | GIUGNO 2011 | 31

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