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Numero 16 Aprile 2008 - Retrocomputing.net

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Jurassic News - Anno 3 - numero <strong>16</strong> - <strong>Aprile</strong> <strong>2008</strong><br />

Computer”.<br />

Il taglio editoriale è spartano:<br />

niente copertine patinate o carta<br />

rasata. Piuttosto una ruvida grammatura<br />

già tendente al grigio che<br />

si intuisce diventerà gialla nel giro<br />

di pochi anni. Il colore è riservato<br />

alle copertine, appena appena più<br />

ricche in materiale, tutto il resto in<br />

bianco/nero o per gli schemi uno<br />

sfondo aragosta, evidentemente<br />

poco costoso.<br />

La qualità dei progetti elettronici<br />

proposti, per quanto di mia conoscenza,<br />

appare poco approfondita;<br />

evidentemente la rivista non punta<br />

molto in alto rispetto alla preparazione<br />

dei propri lettori e nella stessa<br />

direzione sembra portarsi nel<br />

comparto informatica. Come forse<br />

saprete o ricorderete un tempo l’informatico<br />

hobbista passava il proprio<br />

tempo a digitare listati proposti<br />

da altri. Non si può dire che tale attività<br />

sia priva di valenza didattica,<br />

ma per la maggior parte si tratta di<br />

noia pura, con magra soddisfazione<br />

al momento del RUN, ammesso<br />

che il programma abbia voglia<br />

di girare senza quei tragici “Syntax<br />

Error” che sono il vero incubo<br />

dell’informatico di primo pelo.<br />

Così le riviste riempivano pagine<br />

e pagine di questi listati più o meno<br />

leggibili, offerti alla decifrazione dei<br />

volenterosi. Per una qualche idea<br />

di accuratezza, davvero mal interpretata,<br />

o forse più per spicciare la<br />

cosa in poco tempo, questi listati<br />

erano trasferiti sulla rivista direttamente<br />

dall’output su stampante<br />

collegata al relativo home.<br />

Ora, se questo potrebbe apparire<br />

come indice di qualità, dato che<br />

cos’ facendo il lettore poteva essere<br />

certo che il programma avrebbe<br />

poi girato come doveva, giacché<br />

“listato non mente”, pur tuttavia la<br />

qualità delle periferiche di stampa<br />

del tempo era quella che era.<br />

Quando andava bene e il nastro<br />

inchiostrato era nuovo, il listato<br />

poteva anche decifrarsi discretamente<br />

ma al consumo di quello o<br />

peggio per l’adozione di tecnologie<br />

di stampa alquanto esoteriche (a<br />

trasferimento di carica elettrostatica),<br />

ne risultava un pastrocchio<br />

indecifrabile.<br />

Sulla qualità dei programmi c’è<br />

poi poco sa dire: ci si accontentava,<br />

ecco. Come vedete nella pagina<br />

riportata come esempio qui sotto,<br />

non è che un programma che<br />

allena all’utilizzo delle tabelline sia<br />

il massimo della vita, ma ripeto: ci<br />

si accontentava.<br />

C’è poi da<br />

considerare<br />

che la stessa<br />

necessità di<br />

digitarsi il sorgente<br />

“a manina”,<br />

non lasciava<br />

spazio<br />

a chissà quali<br />

voli di fantasia<br />

sull’impegno<br />

dei programmi.<br />

Gli home<br />

c o n s i d e r a t i<br />

sono quelli del<br />

momento: Ap-<br />

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