Numero 16 Aprile 2008 - Retrocomputing.net
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Jurassic News - Anno 3 - numero <strong>16</strong> - <strong>Aprile</strong> <strong>2008</strong><br />
zionale calcolatore, si procederebbe<br />
con un loop per avere la lista<br />
dei valori di velocità e distanza da<br />
“plottare” sul grafico. La velocità<br />
di calcolo digitale sarebbe legata<br />
alle prestazioni del calcolatore,<br />
per il circuito analogico la velocità<br />
è semplicemente quella della trasmissione<br />
dell’informazione da un<br />
punto all’altro del circuito.<br />
Nella costruzione di un calcolatore<br />
ibrido le tecniche digitali entrerebbero<br />
nella comunicazione fra<br />
codice binario e gli attuatori circuitali,<br />
oltre che nella predisposizione<br />
delle grandezze in gioco e delle<br />
condizioni iniziali. Inoltre i voltmetri<br />
che misurano gli output sarebbero<br />
interfacciati con un convertitore e<br />
il PC sarebbe in grado di leggere<br />
i valori e agire di conseguenza. Il<br />
PC assume il compito di controllo<br />
e programmazione ma il calcolo<br />
“vero” sarebbe fatto dal circuito<br />
analogico predisposto.<br />
qualsiasi tipo di problema, tutt’altro!<br />
Ci sono però problemi che un<br />
calcolatore tradizionare potrebbe<br />
non esser in grado di affrontare,<br />
mentre per il calcolatore analogico<br />
sarebbe questione di pigiare un<br />
bottone per dare il via alla simulazione<br />
e attendere che il circuito<br />
raggiunga l’equilibrio.<br />
Conclusione<br />
Abbiamo presentato in questo<br />
articolo i principi generali e una<br />
ipotesi prototipale di realizzazione<br />
di un calcolatore analogico. Chi<br />
volesse approfondire l’argomento<br />
potrà trovare due articoli relativi<br />
alla costruzione di un kit sui numeri<br />
di Novembre e Dicembre della rivista<br />
Everyday Practical Electronics<br />
del 2002 che mette a disposizione<br />
anche il Kit per la realizzazione del<br />
prototipo composto da dieci amplificatori<br />
operazionali.<br />
So cosa state pensando: -”Mo’ ti<br />
è andata bene perchè il problema<br />
era banale...”. E’ vero, ovviamente<br />
comporre la configurazione del circuito<br />
analogico in relazione al problema<br />
fisico da risolvere comporta<br />
un certo sforzo e capacità “programmatorie”<br />
diverse rispetto a<br />
quelle cui siamo abituati scrivendo<br />
delle righe di codice. Inoltre si presenterebbe<br />
presto il problema della<br />
limitatezza dei circuiti di calcolo<br />
disponibili. Non affermo quindi che<br />
programmare un circuito analogico<br />
sia più facile o possa risolvere<br />
[Mg]<br />
Bibliografia<br />
“Introduction to Analogue Computers”,<br />
Technical Education & Management<br />
Inc., Foulsham. ISBN<br />
05720027895<br />
“Introduction to Electronics Analogue<br />
Computers”, C. A. A. Wass,<br />
Ken<strong>net</strong>h Charles Gardner, Pergamon<br />
Press, ISBN 0080110711.<br />
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