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Numero 16 Aprile 2008 - Retrocomputing.net

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Jurassic News - Anno 3 - numero <strong>16</strong> - <strong>Aprile</strong> <strong>2008</strong><br />

che sono presenti quattro ingressi<br />

anzicchè due, questo perchè lavorando<br />

sui valori delle componenti<br />

passive (le resistenze) è possibile<br />

predisporre due degli ingressi<br />

come moltiplicatori per 10 (o sommatori<br />

per 10) e con due si arriva<br />

alla moltiplicazione per 100. Ovviamente<br />

si potrebbero aggiungere<br />

ulteriori ingressi per praticare<br />

in catasta ulteriori operazioni sulle<br />

tensioni di ingresso, ma ad un certo<br />

punto per una costruzione pratica<br />

sarà necessario fermarsi ad un<br />

compromesso fra complessità circuitale<br />

e flessibilità dello stesso.<br />

Costruire un calcolatore analogico<br />

è questione di disporre di un<br />

certo numero di questi circuiti, magari<br />

con la possibilità di predisporre<br />

il funzionamento di ciascuno<br />

secondo il bisogno, collegare gli<br />

input in cascata e leggere il risultato<br />

alla fine del “calcolo”. Gli input<br />

sono tensioni e l’output pure, poi si<br />

tratterà di interpretarle in maniera<br />

coerente con il problema che si<br />

vuole comoputare. Predisposizione,<br />

collegamenti e impostazione<br />

dei parametri possono essere attività<br />

demandate a circuiti attuatori<br />

comandati da un PC via interfaccia<br />

e questo sarebbe l’ibridazione del<br />

calcolatore che da puro analogico<br />

diventa “hybrid”.<br />

Quali i vantaggi di un calcolatore<br />

analogico, dal momento che<br />

gli svantaggi sono evidenti nella<br />

minore flessibilità dei problemi impostabili.<br />

La velocità di calcolo di<br />

un calcolatore analogico è praticamente<br />

quella della luce! Meglio: è<br />

quella della velocità di trasmissione<br />

dell’informazione elettromag<strong>net</strong>ica<br />

nei conduttori che lo formano,<br />

in ogni caso inarrivabile per qualsiasi<br />

macchina digitale costruibile<br />

ora e per sempre.<br />

A questo punto è giusto che si<br />

faccia un esempio<br />

di uso.<br />

Supponiamo di<br />

voler risolvere<br />

un semplice<br />

problema fisico<br />

schematizzato<br />

dalla figura<br />

... che consiste<br />

in un peso di massa M che oscilla<br />

sospeso ad una molla di costante<br />

K. Si tratta di ricavare il diagramma<br />

del moto della massa sospesa<br />

qualora si introduca<br />

una perturbazione<br />

di<br />

un allungamento<br />

della quantità<br />

D. Il diagramma<br />

sarà il grafico<br />

della posizione<br />

della massa M<br />

nel tempo.<br />

Un problema del tutto analogo,<br />

ma se vogliamo più vicino al mondo<br />

dell’elettronica, è quello di un<br />

oscillatore composto da un generatore<br />

E, da un solenoide con impedenza<br />

L e un condensatore di<br />

capacità C.<br />

Ecco i sistemi fisici che<br />

ci proponiamo di risolvere,<br />

cioè vogliamo<br />

ottenere le equazioni del<br />

moto nel tempo.<br />

Un pendolo si sè,<br />

oscilla... bella scoperta.<br />

Velocità e distanza<br />

percorsa dalla massa<br />

sospesa alla molla sono<br />

sfasate di 90 gradi.<br />

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