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Guida alla Psichiatria

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RISCHIO DI VIOLENZA «SOTTO<br />

CONTROLLO»<br />

«Noi abbiamo in cura soprattutto criminali con disturbi<br />

della personalità e con sindromi schizofreniche,<br />

così come quelli che, in più, hanno problemi<br />

di alcolismo e di droga» spiega Mathias Betz.<br />

Per i medici curanti e per il personale sanitario<br />

il rapporto con i criminali è il pane quotidiano. E<br />

non hanno alcuna paura di essere aggrediti in<br />

prima persona.<br />

«Tuteliamo noi stessi e il nostro ambiente e ci<br />

accorgiamo velocemente quando la situazione<br />

sta per diventare davvero pericolosa» nota Sepp<br />

Weber, assistente sanitario specializzato, che<br />

dissipa così, immediatamente, ogni eventuale<br />

dubbio. «Io abito a Cazis e so che la popolazione<br />

locale ha molta fiducia nel nostro compito e non<br />

si preoccupa per il possibile aumento del rischio<br />

di violenza.»<br />

NIENTE PAZIENTI «ALTAMENTE CRITICI»<br />

«Già nel primo stadio riconosciamo il tipo di cura<br />

di cui ha bisogno il paziente», aggiunge Mathias<br />

Betz. «Con le giuste cure a base di farmaci e di<br />

terapie non appianiamo solo i possibili conflitti.<br />

L’intera cura è infatti strutturata in modo da permettere<br />

ai pazienti, una volta guariti, di essere di<br />

nuovo inseriti nella società. Ma qui non accogliamo<br />

pazienti altamente critici, che vengono invece<br />

curati in istituti specifici ad alta sicurezza.»<br />

In Svizzera ci sono troppo pochi posti di cura per<br />

i pazienti che hanno commesso un crimine. Per<br />

questo motivo il tempo medio di attesa (in carcere)<br />

per ricevere un posto in clinica è di almeno<br />

un anno. Il reparto Nova nella clinica Beverin dispone<br />

di 13 posti di cura e di due posti dedicati<br />

<strong>alla</strong> fase acuta della malattia (a partire dal 2011<br />

ci saranno 14 letti in più nel reparto Selva). Ma il<br />

numero di criminali con problemi psichiatrici è in<br />

crescita costante. Di questo fenomeno sono probabimente<br />

responsabili – è il giudizio di Mathias<br />

Betz – la velocità con cui, per lo più, i tribunali<br />

riconoscono le problematiche e l’altrettanta, crescente<br />

rapidità con cui si procede <strong>alla</strong> denuncia.<br />

«Noi lavoriamo duramente con i pazienti. Loro<br />

devono modificare il loro modo di pensare e i<br />

Il dottor Mathias Betz, caporeparto, e Sepp Weber, assistente<br />

sanitario specializzato: «Chi ha commesso un reato riceve nella<br />

nostra clinica intensive cure psichiatriche.»<br />

CENTRO D’ASSISTENZA PDGR, VASK<br />

O EQULIBRIUM<br />

Chi soffre di disturbi psichiatrici e commette un reato non finisce<br />

in carcere ma viene ricoverato, dopo un’adeguata perizia, in una<br />

clinica specializzata. Qui hanno luogo cure intensive che durano<br />

diversi anni.<br />

Chi cerca aiuto per sé o per i familiari in caso di malattie psichiche<br />

e schizofreniche o di depressioni deve rivolgersi al medico di<br />

famiglia o prendere un appuntamento con uno specialista del<br />

PDGR. Informazioni sul sito www.pdgr.ch, tel. 058 225 25 25<br />

(Hotline 24 ore su 24). Importanti centri d’assistenza sono anche la<br />

VASK, l’Associazione dei familiari di malati psichici/schizofrenici,<br />

www.vaskgr.ch, e l’Associazione per combattere la depressione,<br />

www.depressionen.ch.<br />

loro comportamenti, rivedere i propri problemi e<br />

riconoscere i propri reati per non ricadere nuovamente<br />

in fallo. E questo», sostengono Betz e<br />

Weber, «è tutt’altro che semplice per i pazienti<br />

e assolutamente non paragonabile a un comodo<br />

‹soggiorno in hotel›, come si continua ancora,<br />

erroneamente, a raccontare.» Inoltre, il periodo<br />

di cura di questo tipo di pazienti dura in media<br />

dai tre ai tre anni e mezzo. Dopo questo arco di<br />

tempo i pazienti continuano a essere osservati e<br />

seguiti con attenzione nel loro ambiente privato.<br />

«Nella maggior parte dei casi si tratta di storie<br />

di successo. Questo dimostra che il nostro lavoro<br />

e le nostre terapie sono efficaci» si rallegra<br />

Mathias Betz.<br />

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