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24 agosto 2011<br />
TROPPO STRESS PORTA<br />
A UN BURN-OUT<br />
A una situazione di stress negativo continuo spesso segue un sovraffaticamento cronico,<br />
che può arrivare al burn-out. Ma quest’ultimo si potrebbe evitare facendo più attenzione<br />
alle proprie esigenze. Il PDGR offre aiuto terapeutico – spesso anche con coinvolgimento<br />
della famiglia e del datore di lavoro.<br />
La collega è in malattia. Ha un burn-out, si<br />
racconta in azienda. Alcuni colleghi si fanno<br />
pensierosi, altri lo trovano un po’ irrispettoso,<br />
«ah, adesso si prende una bella pausa». Per<br />
quanto diverse siano le reazioni a un bourn-out,<br />
dal punto di vista medico esso rimane una malattia<br />
che è conseguenza diretta dello stress e<br />
presenta sintomi di esaurimento fisico e psichico<br />
che possono condurre fino <strong>alla</strong> depressione.<br />
«Stigmatizzare i malati in casi del genere è sbagliato.<br />
Si farebbe loro un torto», ritengono Christina<br />
Blumenthal-Sonntag, caporeparto del servizio<br />
ambulatoriale del PDGR, e il suo collega Franco<br />
Arnold, psicologo specializzato in psicoterapia.<br />
«Chiunque può essere colpito da un burn-out, ma<br />
può anche prevenirlo completamente.» Spesso la<br />
conseguenza di uno stress negativo sopportato<br />
per lungo tempo è un sovraffaticamento. Da ciò<br />
deriva uno stato di sfinimento fisico ed emotivo.<br />
Chi in questo momento non tira il freno d’emergenza<br />
corre il rischio <strong>alla</strong> fine di ammalarsi di depressione.<br />
La persona in questione farà fatica a<br />
concentrarsi e a motivarsi, diventerà irritabile, cinica,<br />
si comporterà in modo irrispettoso con gli altri,<br />
dormirà male, soffrirà di disturbi fisici simili al mal<br />
di testa, suderà spesso e <strong>alla</strong> fine si ritirerà d<strong>alla</strong><br />
vita sociale. «In queste fasi non si dovrebbe mai<br />
sollecitare i pazienti con parole come ‹fai uno sfor-<br />
Dietro la parola burn-out, che va tanto di moda oggi, si cela una malattia da stress che va presa sul serio e che si può<br />
curare bene. Importante è prendersi tempo per sé.<br />
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