Nuova serie (1976) XI, fascicolo 3-4 - Brixia Sacra
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Fieno carra ottO<br />
Formento some dieci<br />
Miglio some quatro<br />
Formentone some dieci<br />
Avena some una<br />
Melga some una<br />
Legume some una<br />
Granata some due<br />
Uva Fine quatro<br />
Fassine di Vite settecento<br />
Fassine di due Stroppe ottocento<br />
Legna d'Albera, e dIa'tri Legnami Mede una<br />
Formento di Cerca some due<br />
Miglio di Cerca some una<br />
Formentone di Cerca some una<br />
Fieno carra otto<br />
Formento some dieci<br />
Miglio some qua tra<br />
Formentone some dieci<br />
Avena some una<br />
Melga some una<br />
Legume some una<br />
Granata some due<br />
Uva Fine qua tra<br />
Fassine di Vite settecento<br />
Fassine di due Stroppe ottocento<br />
Legna d'Albera, e dla'tri Legnami Mede una<br />
Formento di Cerca some due<br />
Miglio di Cerca some una<br />
Formentone di Cerca some una<br />
dico n. 8<br />
dico n. 8<br />
lO<br />
4<br />
lO<br />
1 l<br />
1 l<br />
1 l<br />
2<br />
4<br />
700<br />
Eccettuanndo il Fieno, Formentone e Miglio, del qual raccolto a suoi<br />
tempi si fa la vendita, del rimanente v'è il consumo nella Famiglia, e Convento.<br />
Fatti i conti esattamente di quello, che ricavasi annualmente delle Messe<br />
avventizie travasi che ascende alla somma di picciole lire mille all'anno, del<br />
qual denaro si pagano i vestiari, e l'avvanzo resta nelle mani del Padre Esattore<br />
per li bisogni del Convento. Li Religiosi Sacerdoti, i quali sono per lo<br />
più cinquedi stanza ricevono di vestiario picciole lire cento ventisei all'anno,<br />
e queste per tutti fanno annualmente picciole lire seicento, e trenta. Li Fratelli<br />
Laici, i quali avevano solo picciole lire cinque al mese, dall' anno 1744<br />
nel Mese di Luglio ne hanno sei, e così per due Laici sono lire cento quarantaquatro.<br />
L'onorario del Religioso Esattore è di lire trenta sei all'anno. Sicchè<br />
in tutto farebbero lire ottocento, e dieci, ma perchè alcuni Religiosi stanno<br />
fuori, o per prediche, o per loro affari, nei Vestiari si spendono lire settecento<br />
cinquanta in circa.<br />
Circa poi la rendita de' Capitali, quanto è facile registrare la somma del<br />
denaro pel quale tutti uniti consistono i Capitali medesimi, altrettanto è malagevole<br />
il ricavarne il frutto che instabile, poichè ora sono al quatro, ora al<br />
cinque più o meno si investiscono. Nulla di meno qui al confronto si vedrà il<br />
registro de' Capitali, che sono attualmente investiti col riscontro della loro<br />
rendita annuale, e quand'anche in avvenire potessero diminuirsi i frutti, o a<br />
motivo delle affrancazioni per le quali restassero infruttuosi nella Cassa per<br />
qualche tempo i Capitali, ovvero a motivo di qualche disgrazia per cui i Censuari<br />
fossero inabili a pagare annualmente i frutti, si saprà però quanta sia la<br />
somma de' Capitali, quali hà il Convento, potendo bensì questi essere aumentati,<br />
non però mai diminuiti.<br />
La somma dunque de' Capitali consiste in lire pIane t ventiquatro mila<br />
settecento sessanta sei, soldi tredici, e danari due, che fanno lire picciole qua-<br />
lO<br />
4<br />
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700<br />
800<br />
Eccettuanndo il Fieno, Formentone e Miglio, del qual raccolto a SUOi<br />
tempi si fa la vendita, del rimanente v'è il consumo nella Famiglia, e Convento.<br />
Fatti i conti esattamente di quello, che ricavasi annualmenle delle Messe<br />
avventizie trovasi che ascende alla somma di picciole lire mille all'anno, del<br />
qual denaro si pagano i vestiarj, e l'avvanzo resta nelle mani del Padre Esattore<br />
per li bisogni del Convento. Li Religiosi Sacerdoti, i quali sono per lo<br />
più cinquedi stanza ricevono di vestiario picciole lire cento ventisei all'anno,<br />
e queste per tutti fanno annualmente picciole lire seicento, e trenta. Li Fratelli<br />
Laici, i quali avevano solo picciole lire cinque al mese, dall' anno 1744<br />
nel Mese di Luglio ne hanno sei, e cosi per due Laici sono lire cento quarantaquatro.<br />
L'onorario del Religioso Esattore è di lire trentasei all'anno. Sicchè<br />
in tutto farebbero lire ottocento, e dieci, ma perchè alcuni Religiosi stanno<br />
fuori, o per prediche, o per loro affari, nei Vestiarj si spendono lire settecento<br />
cinquanta in circa.<br />
Circa poi la rendita de' Capitali, quanto è facile registrare la somma del<br />
denaro pcI quale tutti uniti consistono i Capitali medesimi, altrettanto è malagevole<br />
il ricavarne il frutto che instabile, poichè ora sono al qua tra, ora al<br />
cinque più o meno si investiscono. Nulla di meno qui al confronto si vedrà il<br />
registro de' Capitali, che sono attualmente investiti col riscontro della loro<br />
rendita annuale, e quand'anche in avvenire potessero diminuirsi i frutti, o a<br />
motivo delle affrancazioni per le quali restassero infruttuosi nella Cassa per<br />
qualche tempo i Capitali, ovvero a motivo di qualche disgrazia per cui i Censuarj<br />
fossero inabili a pagare annualmente i fruni, si saprà però quanta sia la<br />
somma dc' Capitali, quali hà il Convenlo, potendo bensl questi essere aumentati,<br />
non pero mai diminuiti.<br />
La somma dunque de' Capitali consiste in lire pianet ventiquatro mila<br />
settecento sessanta sei, soldi tredici, e danari due, che fanno lire picciole qua-<br />
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