Nuova serie (1976) XI, fascicolo 3-4 - Brixia Sacra

sopra. Il 11 Panazza vi affronta il tema della «Quadra «Qu:ldra,., », la Parrocchia, il Monastero,
la chiesa; ed è un excursus introduttivo, breve ma succoso, steso con
la consueta perizia ed cd abilità, proprio dallo studioso che, restando in questo
campo specifico di indagini, ha dato un mirabile contributo contributO nella dettagliata dettagliat:!
analisi ,malisi del volto storico della nostra r::l
città, nella «Storia di Brescia ». l).
11 Il Dester Destcr vi descrive le «Origini e le vicende storiche» del complesso
monumentale; non limitandosi a ricapitolare ricapitOlare i risultati della letteratura artistica
precedente, ma con novità di indagini e di sistemazioni che gettano luce
nuova su problemi che sembravano chiusi.
E' la · parte forse più «nuova» «nuova,. di tutta tulta l'opera: fra l'altro, il Dester,
dà minutamente conto dei lunghi restauri, pazientemente seguiti ed abilmente
condotti ~ondotti
in porto, alla Cappella di Santa Maria (1964), dove si arrivò allo
scoprimento non solo delle interessantissime strutture gotiche, ma anche di
una mirabile serie di affreschi di Paolo da Caylina il Vecchio, unici firmati e
datati dal maestro; e di un'altra serie di dipinti, pure belli, anche se non
all'altezza dei precedenti, del nipote, Paolo da Caylina il Giovane.
Gran copia di fotografie correda il discorso dello studioso, con un~-'
fitta
serie di didascalie (e di preziose note in fondo al volume) che sono altrettanto
indispensabili precisazioni.
Il Vezzoli, poi, con la consueta competenza, affronta il discorso discot5o più vasto:
quello intorno alla «Arte nella Chiesa ».
Il tema, davvero imponente, non scoraggia lo studioso che riesce a costruire
una unitarietà unÌ!arietÌl
nel discorso raggruppando le opere dei singoli artisti: Romanino,
Moretta, Maretto, il Francia, Tomaso Bona, Pietro Pieno Rosa, Antonio Gandino, Grazio
Cassali, Cossali , Giuseppe Nuvoloni, Angelo Everardi, Gerolamo Rossi, Fran,esco
Paglia, Agostino Salloni, Francesco Zanella, Antonio Balestra, Enrico Albricci,
Pompeo Ghitti. Ghiai. Tutti i nostri pittori, pinori, e quelli venuti da fuori per abbellire il
S. Giovanni.
Ma nessun oggetto d'arte della chiesa è trascurato: trascufllto: dagli intagli, ~i N quadri
minori, alle sculture lignee (predilezione dello studioso!) ed a quelle in marmo
(il Callegari). Vivacità e vivezza d'immagini, linguaggio sciolto e di grande
proprietà stilistica, stilisrica, brio costantemente vivo, fanno delle pagine del Vezzoli
un brano che si legge non solamente per le descrizioni, sempre pertinenti, ma
anche per il pregio intrinseco del dettato. 10 Lo studioso, infatti, mentre ricapitolava
con abilità i i risultati ha ti delle indagini critiche fino ad oggi ogp.i espletate, ci
dava anche finalmente un bell'esempio di saper scrivere in buon italiano, che
non è, oggi, , pregio da poco, specie nel campo osticissimo oSlicissimo dei critici nitici d'arte.
Vorremmo concludere questa breve presentazione con una considerazione:
libri d'arte e di storia usciti in ambito locale se ne sono visti ultimamente
davvero molti (e, diciamolo pure, con sempre rinnovata gi0ia!), gi')ia!), ma non tutti
li abbiamo visti allo stesso dignitoso livello qualitativo. qualilativo. Questo, uscito ora su
S. Giovanni, si è fatto un poco attendere, resterà pern perl'l punto esemplare di
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