La Tradizione Cattolica - Fraternità Sacerdotale di San Pio X
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ancora che dalla Rivelazione soprannaturale,<br />
dalla natura stessa, o meglio<br />
dall’Autore della natura. Né si tratta<br />
<strong>di</strong> un’imposizione arbitraria, ma <strong>di</strong><br />
una legge che assicura il bene<br />
dell’uomo nella sua <strong>di</strong>mensione sia<br />
personale che sociale: la violazione <strong>di</strong><br />
questa legge iscritta nella natura<br />
dell’uomo non può dunque che portare<br />
un colpo mortale tanto ai singoli<br />
quanto alla società civile e, <strong>di</strong> riflesso,<br />
anche alla Chiesa. In questa indagine<br />
sulla legge naturale ci faremo<br />
guidare specialmente da san Tommaso<br />
che come nessun altro ha messo in<br />
luce la legge naturale e la <strong>di</strong>stinzione<br />
tra naturale e soprannaturale nonché<br />
le relazioni intercorrenti tra questi due<br />
mon<strong>di</strong>. Ricor<strong>di</strong>amo il principio che in<br />
qualche modo riassume tutta la sua<br />
dottrina: gratia non tollit sed perficit<br />
naturam; la grazia non sopprime ma<br />
perfeziona la natura.<br />
“Naturale”<br />
In primo luogo sembra necessario<br />
capire il senso che l’aggettivo<br />
“naturale” ha in morale. Non a caso<br />
già san Tommaso notava che “natura”<br />
può avere vari significati: natura multis<br />
mo<strong>di</strong>s <strong>di</strong>citur. Limitandoci al significato<br />
che qui ci interessa, il Dottore<br />
Angelico spiega che la natura è<br />
«l’essenza della cosa in quanto or<strong>di</strong>nata<br />
all’operazione propria della cosa<br />
stessa» (3). Ogni cosa ha cioè<br />
un’essenza a cui corrispondono delle<br />
operazioni o attività proprie: così<br />
“ragionare” è attività propria<br />
dell’uomo, “mangiare” attività propria<br />
del vivente. D’altra parte l’essenza<br />
stessa dell’uomo lo rende non solo<br />
capace, ma incline a ragionare, come<br />
l’essenza del vivente lo inclina a mangiare.<br />
Naturale esprimerà allora ciò a<br />
cui la natura è inclinata, cioè il fine<br />
proprio del<br />
soggetto, e<br />
poiché il fine<br />
<strong>di</strong> ogni essere<br />
consiste<br />
nella sua perfezione,<br />
è<br />
naturale a un<br />
determinato<br />
soggetto ciò Tarzan, uomo modello <strong>di</strong> Rousseau<br />
che serve al<br />
suo perfezionamento. Ora Dio è Autore<br />
della natura dell’uomo. Ne segue che, siccome<br />
Lui vuole il bene delle Sue creature,<br />
vuole che raggiungano la loro perfezione<br />
o fine. Perciò è Volontà <strong>di</strong> Dio ciò<br />
che risulta necessario o molto conveniente<br />
alla perfezione materiale e sopratutto<br />
spirituale dell’uomo ed a cui la natura<br />
inclina: queste inclinazioni naturali sono<br />
messe da Dio nell’uomo per in<strong>di</strong>cargli in<br />
cosa consiste il suo bene naturale e per<br />
facilitargli il conseguimento dello stesso.<br />
<strong>La</strong> nozione <strong>di</strong> naturale che serve <strong>di</strong> base<br />
alla legge o <strong>di</strong>ritto naturale è dunque costituita<br />
da tutto ciò al quale l’essenza dell’uomo tende<br />
in quanto necessario o conveniente al bene<br />
dell’uomo, cioè alla sua perfezione spirituale e<br />
corporale. Si basa cioè su una finalità iscritta<br />
nella natura e in quanto tale voluta da Dio (4).<br />
Non sempre una tale concezione della natura<br />
ha ispirato i sistemi <strong>di</strong> “<strong>di</strong>ritto naturale”: è il<br />
caso <strong>di</strong> un certo giusnaturalismo illuministico.<br />
Famosa è la concezione <strong>di</strong> J.J. Rousseau per il<br />
quale il <strong>di</strong>ritto naturale non sarebbe altro che il<br />
<strong>di</strong>ritto vigente in un supposto (e fantastico)<br />
stato <strong>di</strong> natura pura, primitiva e felice: lo stato<br />
del “buon selvaggio”. Naturale ha per questo<br />
pensatore un significato genetico o<br />
“storico” (anche se niente è meno storico dello<br />
stato <strong>di</strong> natura ipotizzato) e non finalistico.<br />
L’uomo naturale è quello della con<strong>di</strong>zione presociale<br />
<strong>di</strong> libertà, in<strong>di</strong>pendenza e uguaglianza,<br />
è l’uomo “buono per natura” poi rovinato dalla<br />
civiltà. Insomma per Rousseau, “Tarzan” nella<br />
giungla è il tipo <strong>di</strong> uomo che vive secondo la<br />
<strong>La</strong> <strong>Tra<strong>di</strong>zione</strong><br />
<strong>Cattolica</strong><br />
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