25.10.2014 Views

Sfoglia UNO Magazine on line

Sfoglia UNO Magazine on line

Sfoglia UNO Magazine on line

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Padova<br />

Terra! I colori del Sacro<br />

Dal 28 novembre<br />

MUSEO DIOCESANO<br />

“Terra!” è stato il grido lanciato nel 1492<br />

da un marinaio di Colombo in vista del<br />

nuovo m<strong>on</strong>do. Quel grido, scelto come titolo<br />

per la quinta edizi<strong>on</strong>e de “I colori del Sacro”,<br />

ci invita oggi a scoprire un vecchio<br />

m<strong>on</strong>do, il nostro meraviglioso pianeta, così<br />

“ovvio” da essere spesso dimenticato se<br />

n<strong>on</strong> addirittura c<strong>on</strong>siderato come cosa di<br />

nessun interesse e, quindi, da sfruttare<br />

senza remore o regole. In questa magnifica<br />

mostra la Terra n<strong>on</strong> è solo un ambito materiale<br />

ma è vista come luogo del sacro, la<br />

Grande Madre che molte tradizi<strong>on</strong>i, a cominciare<br />

dalle più remote, riecheggiano.<br />

C<strong>on</strong> i suoi tre regni, minerale, vegetale e<br />

animale, è c<strong>on</strong>siderata da molte tradizi<strong>on</strong>i<br />

il più sacro e divino tra gli elementi. Un<br />

centinaio di illustratori, appartenenti alle<br />

culture più diverse (proveng<strong>on</strong>o da 35 Paesi<br />

del m<strong>on</strong>do), hanno interpretato, ciascuno<br />

c<strong>on</strong> la propria sensibilità, questi temi.<br />

Dopo Padova, “Terra!”, così come è avvenuto<br />

per tutte le precedenti edizi<strong>on</strong>i della<br />

rassegna “I colori del Sacro”, girerà l’Italia<br />

e l’Europa.<br />

INFO Il Museo Diocesano si trova presso il<br />

Palazzo Vescovile, Piazza Duomo, 12 a Padova.<br />

La mostra rimane aperta fino all’11<br />

aprile 2010. Orario: tutti i giorni, escluso il<br />

lunedì, dalle 9 alle 18 (orario c<strong>on</strong>tinuato).<br />

www.icoloriselsacro.it<br />

❖ A G E N D A M O S T R E<br />

Treviso<br />

I SEGRETI DELLA CITTÀ PROIBITA<br />

Fino al 9 maggio 2010 CASA DEI CARRARESI<br />

I Segreti della città proibita, Matteo Ricci<br />

alla corte dei Ming a Ca’ dei Carraresi a<br />

Treviso è il titolo della terza mostra sulla<br />

Cina che si tiene a Treviso ed è dedicata<br />

ad un periodo ben preciso della storia cinese:<br />

quello della dinastia Ming, parola<br />

che significa splendore e che resse la Cina<br />

dal 1368 al 1644. Agli inizi del 1300 il<br />

potere in Cina era nelle mani della dinastia<br />

Yuan di etnia m<strong>on</strong>gola, mal vista dalla<br />

popolazi<strong>on</strong>e cinese che riuscì nel 1368 a<br />

rovesciarla e a portare al potere, appunto,<br />

la dinastia Ming. Il periodo che seguì fu di grande prosperità per questa nazi<strong>on</strong>e sia dal punto<br />

di vista ec<strong>on</strong>omico sia dal punto di vista artistico tanto che sec<strong>on</strong>do molti storici in quei secoli la<br />

Cina rappresentava la prima potenza ec<strong>on</strong>omica e militare al m<strong>on</strong>do. Proprio in questo periodo si<br />

fanno più intensi gli scambi commerciali e culturali c<strong>on</strong> l’Occidente ed i Gesuiti diventano tra i<br />

maggiori protag<strong>on</strong>isti della diffusi<strong>on</strong>e di informazi<strong>on</strong>i anche di carattere scientifico, tra questi forse<br />

il più importante gesuita fu Matteo Ricci che, introdotto alla corte cinese,<br />

rappresentò un importante fattore di collegamento tra il m<strong>on</strong>do e la cultura<br />

occidentale e quelli cinesi. La mostra presenta oltre trecento manufatti che<br />

comprend<strong>on</strong>o statue d’oro, tessuti rari, mobili, giade, preziosi, vestiti di seta,<br />

due cor<strong>on</strong>e imperiali, uniche nel loro genere e molti altri oggetti.<br />

INFO La Casa dei Carraresi si trova in Via Palestro, 33 a Treviso. Orario: martedì,<br />

mercoledì, giovedì: 9.00 - 19.00; venerdì, sabato, domenica: 9.00 - 20.00;<br />

Chiuso: tutti i lunedì, 24, 25, 31 dicembre 2009 e 1° gennaio 2010. Ingresso: Intero:<br />

Euro 10,00.<br />

Castelfranco Veneto (TV)<br />

BOB NOTO. PIATTI RITRATTI<br />

Dal 21 novembre ANTIRUGGINE<br />

Bob Noto si presenta n<strong>on</strong> come gourmet, grafico,<br />

designer ma come fotografo. Ed è la sua prima mostra<br />

al m<strong>on</strong>do: sue foto hanno accompagnato i suoi articoli sulle riviste di cucina italiane, spagnole<br />

e di altri paesi, s<strong>on</strong>o state pubblicate nei volumi dove Noto ha racc<strong>on</strong>tato le creazi<strong>on</strong>i di grandi<br />

cuochi, ma mai, sino ad ora, erano state presentate in una mostra, proposte fuori c<strong>on</strong>testo, fuori<br />

luogo. Bob Noto ha scelto una quarantina di sue creazi<strong>on</strong>i, le ha riprodotte a grande dimensi<strong>on</strong>e<br />

le offre al giudizio del pubblico. Come quelli che vanno nell’orto o nei boschi col coltellino svizzero,<br />

Bob porta sempre c<strong>on</strong> sé un minuscolo cavalletto. Ormai da alcuni<br />

anni è il fotografo per eccellenza dei piatti culinari. Torinese, cinquantenne<br />

di ottima stazza, quattro libri all’attivo, da trentasei anni appassi<strong>on</strong>ato<br />

di fotografie e da ventisette di gastr<strong>on</strong>omia, mette subito le cose in chiaro:<br />

«Il peccato di gola n<strong>on</strong> esiste». Perché? «Il piacere di mangiare è l’affinamento<br />

dell’istinto primario di sopravvivenza, ma n<strong>on</strong> solo, è sempre un<br />

approf<strong>on</strong>dimento culturale». Il suo studio fotografico è a portata di mano,<br />

n<strong>on</strong> ha bisogno di grandi fari o di abili assistenti, in una tasca tiene il cavalletto<br />

e nell’altra la macchina fotografica, rigorosamente digitale, una Casio<br />

12.1 megapixel. Lo scatto avviene entro i due minuti e mezzo, «prima<br />

che il piatto si raffreddi». Il risultato n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o delle semplici still life, ma<br />

veri e propri ritratti. La giovane scrittrice Serena Guidobaldi lo ha definito<br />

il ritrattista della haute cuisine. Isolato dal c<strong>on</strong>testo, il cibo è sospeso in un<br />

limbo bianco, che inf<strong>on</strong>de una carica metafisica alla composizi<strong>on</strong>e.<br />

INFO Antiruggine si trova in Borgo Treviso 158a Castelfranco Veneto (TV)<br />

in mostra fino al 30 gennaio 2010. Orario: tutti i fine settimana dalle 15 alle<br />

19, le domeniche anche di mattino, dalle 10 alle 13 possibili le visite anche in<br />

altri giorni previa telef<strong>on</strong>ata. Ingresso libero. Tel. 347 2272273406 - e-mail:<br />

antiruggine@gmail.com - http://brunelloantiruggine.blogspot.com/<br />

❖ A G E N D A M O S T R E<br />

Genova<br />

PUBBLICITÀ E PROPAGANDA.<br />

CERAMICA E GRAFICA FUTURISTE<br />

Dal 5 dicembre WOLFSONIANA<br />

Nell’ormai immenso elenco di mostre dedicate al futurismo,<br />

ecc<strong>on</strong>e una di realmente originale che si c<strong>on</strong>centra<br />

sulla presenza della persuasi<strong>on</strong>e pubblicitaria e politica<br />

all’interno della produzi<strong>on</strong>e ceramica e grafica futuriste<br />

degli anni Venti e Trenta. La straordinaria stagi<strong>on</strong>e della<br />

ceramica e della grafica futuriste verrà analizzata mettendo<br />

in rilievo come, attraverso le sue peculiari e innovative<br />

sperimentazi<strong>on</strong>i linguistiche e ic<strong>on</strong>ografiche, queste<br />

specifiche ricerche<br />

c<strong>on</strong>tribuir<strong>on</strong>o alla diffusi<strong>on</strong>e<br />

di messaggi pubblicitari<br />

e alla celebrazi<strong>on</strong>e di quei motivi propagandistici che, peraltro, la<br />

retorica del regime elaborò in parte attraverso gli stessi modelli<br />

poetici del movimento futurista. L’esposizi<strong>on</strong>e, oltre a documentare<br />

in maniera originale la molteplicità delle esperienze formali che si<br />

sviluppar<strong>on</strong>o in questo ambito di ricerca, rappresenta un momento<br />

di riflessi<strong>on</strong>e sulle dinamiche espressive di quella sottile <strong>line</strong>a di demarcazi<strong>on</strong>e<br />

che separa la persuasi<strong>on</strong>e pubblicitaria e la propaganda<br />

politica, a cui i principali esp<strong>on</strong>enti del movimento adattar<strong>on</strong>o i temi<br />

precipui della loro originaria poetica: il culto della velocità e della<br />

modernità, dell’aggressività e della guerra, l’idolatria della macchina,<br />

l’ideale di un uomo nuovo, sportivo e ardimentoso.<br />

INFO Genova Nervi, Spazio Mostre della Wolfs<strong>on</strong>iana (via Serra Gropallo 4), 5 dicembre 2009 –<br />

11 aprile 2010. Orario: martedì - domenica 10.00 - 19.00; ingressi Euro 5.<br />

www.wolfs<strong>on</strong>iana.it www.f<strong>on</strong>dazi<strong>on</strong>ecultura-liguria.it<br />

Padova<br />

KEITH HARING<br />

Fino al 30 dicembre VECCHIATO ART GALLERIES<br />

Attraverso una trentina di opere che raggiung<strong>on</strong>o anche i 3 metri di grandezza, realizzate tra il<br />

1981 e il 1988, l’esposizi<strong>on</strong>e illustra le principali tappe della meteoritica carriera dell’artista newyorkese.<br />

I lavori in rassegna rappresentano il coloratissimo, primitivo e simbolico universo visivo<br />

di Keith Haring, per il quale n<strong>on</strong> esiste una tecnica o un supporto “classico”; Haring realizza le<br />

sue opere utilizzando tutti i tipi di materiali o supporti: dal legno al ferro, dal cart<strong>on</strong>e all’alluminio,<br />

sui quali interviene c<strong>on</strong> smalto, acrilico, pennarello, gesso o quant’altro inc<strong>on</strong>tri la sua strada.<br />

Keith Haring: oltre che artista, è stato anche un attivista sociale e il suo lavoro riflette pienamente<br />

lo spirito della generazi<strong>on</strong>e Pop e della cultura urbana della New York – New Wave anni ’80. Nato<br />

in Pennsilvanya nel ’58, fin da bambino crea piccoli disegni ispirandosi ai fumetti e ai cart<strong>on</strong>i animati.<br />

Dopo la Ivy School of Art di Pittsburgh, dove realizza le prime serigrafie e magliette, c<strong>on</strong>tinua<br />

gli studi alla New York School of Visual Arts durante il biennio 1978-’79. In questa occasi<strong>on</strong>e<br />

c<strong>on</strong>osce Keith S<strong>on</strong>nier e Joseph Kosuth che lo aiutano a formarsi come artista c<strong>on</strong>cettuale dopo<br />

le sperimentazi<strong>on</strong>i c<strong>on</strong> la forma e il colore. Il suo lavoro c<strong>on</strong>tribuisce ad abbattere le barriere tra<br />

arte, musica, moda e pubblicità che si c<strong>on</strong>iugano e si f<strong>on</strong>d<strong>on</strong>o. Nel 1984 Haring dichiara: “L’Arte vive<br />

attraverso l’immaginazi<strong>on</strong>e delle pers<strong>on</strong>e che la guardano. Senza questo c<strong>on</strong>tatto, l’arte n<strong>on</strong><br />

esiste. Ho dato a me stesso il lavoro di essere un produttore di immagini del ventesimo secolo e<br />

ogni giorno cerco di capire le resp<strong>on</strong>sabilità e le implicazi<strong>on</strong>i che questa scelta comporta. E’ diventato<br />

chiaro per me che l’arte n<strong>on</strong> è un’attività<br />

elitaria riservata all’apprezzamento di<br />

pochi, ma essa esiste per tutti noi, ed è questo<br />

che c<strong>on</strong>tinuerò a perseguire”.<br />

INFO La Vecchiato Art Galleries si trova in<br />

Via Alberto da Padova, 2 a Padova. Orari: da<br />

lunedì a sabato 9 –13 / 15.30 – 19.30 Chiuso<br />

domenica e festivi. Ingresso libero.<br />

Padova<br />

Ant<strong>on</strong>ella M<strong>on</strong>z<strong>on</strong>i.<br />

Ferita armena.<br />

Fino al 13 dicembre<br />

CENTRO CULTURALE ALTINATE<br />

Costituita da una quarantina di fotografie<br />

in bianco e nero, la mostra “Ferita armena”<br />

a cura di Enrico Gusella, narra, attraverso i<br />

suoi luoghi, la sua ritualità e la sua gente,<br />

la tormentata storia di un popolo che dal<br />

1915 alla fine degli anni Ottanta, è stato<br />

vittima di un genocidio, è finito in diaspora,<br />

ed è sopravvissuto al terribile terremoto<br />

del 1988. Così la fotografa emiliana, attraverso<br />

un originale ed emozi<strong>on</strong>ante reportage,<br />

racc<strong>on</strong>ta la dimensi<strong>on</strong>e sociale ed emotiva<br />

armena di oggi attraverso la vita quotidiana<br />

dei luoghi, traducendo in immagini i<br />

volti e i paesaggi, la prof<strong>on</strong>da<br />

spiritualità, la tristezza,<br />

la necessità e i ricordi<br />

del passato. Le fotografie<br />

racc<strong>on</strong>tano luoghi<br />

e gesti, lo spirito collettivo<br />

della comunità<br />

che si stringe nella commemorazi<strong>on</strong>e<br />

in volti segnati o pieni di orgoglio<br />

e di vita. Attraverso il bianco e nero,<br />

Ant<strong>on</strong>ella M<strong>on</strong>z<strong>on</strong>i cura i dettagli improvvisi<br />

e le sfocature. Ama i forti c<strong>on</strong>trasti, che<br />

emerg<strong>on</strong>o attraverso i neri densi e prof<strong>on</strong>di.<br />

Il suo chiaroscuro p<strong>on</strong>e l’accento su una<br />

lettura antropologica della fotografia. Villaggi,<br />

case e pietre s<strong>on</strong>o i simboli della memoria<br />

di un popolo, le tracce dell’appartenenza<br />

a una cultura: il degrado e la fatiscenza<br />

di fabbriche, case e palazzi si sostituisc<strong>on</strong>o<br />

lentamente c<strong>on</strong> la ricostruzi<strong>on</strong>e.<br />

Allo stesso modo ai volti degli anziani solcati<br />

dalla fatica e dal dolore segu<strong>on</strong>o i giovani<br />

che guardano al futuro c<strong>on</strong> gioia e<br />

speranza: tutti comunque mostrano la fierezza<br />

dell’appartenenza ad una cultura antichissima.<br />

INFO Centro Culturale Altinate / San Gaetano<br />

si trova in Via Altinate a Padova. Orario da<br />

martedì a domenica 10.00 – 19.00, Lunedì<br />

chiuso. Ingresso libero. http://cnf.padovanet.it<br />

<str<strong>on</strong>g>UNO</str<strong>on</strong>g>MAGAZINE 14<br />

<str<strong>on</strong>g>UNO</str<strong>on</strong>g>MAGAZINE 15

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!