Filippo Guagnano - Ssai - Ministero Dell'Interno
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CONTRIBUTI E SAGGI<br />
pimento delle innovazioni normative, innescando talora comportamenti che<br />
vanno al di là del semplice adempimento formale. È il caso, ad esempio, di tipiche<br />
amministrazioni di servizio come le aziende sanitarie, alcune delle quali, su<br />
suggerimento degli ispettori, si sono impegnate sul fronte dell’informazione ed<br />
orientamento dell’utenza in merito alle opportunità fornite dalle nuove norme 87 .<br />
Superato l’iniziale periodo di rodaggio, con le connesse difficoltà legate<br />
all’impermeabilità di numerose amministrazioni 88 , la risonanza avuta dal tema,<br />
considerate le favorevoli implicazioni per i cittadini, ha indirizzato gli ispettori<br />
anche verso un’opera di consulenza che, sollecitata da numerosi quesiti formulati<br />
da diverse amministrazioni, ha talora assunto le sfumature della mediazione tra<br />
alcune di queste e cittadini che avevano segnalato violazioni dei diritti loro attribuiti<br />
dalle nuove disposizioni 89 .<br />
Tutte queste iniziative hanno recentemente trovato un momento di sintesi in<br />
un’azione di accertamento di ampio respiro, i cui esiti hanno consentito di delineare<br />
un profilo più esteso e ricco di informazioni sul reale andamento del fenomeno<br />
oggetto di osservazione. La strategia seguita dall’Ispettorato è stata quella di<br />
mobilitare le prefetture, al duplice scopo di sensibilizzare capillarmente tutte le<br />
amministrazioni presenti sul territorio provinciale all’esercizio dei controlli sulle<br />
autocertificazioni presentate dai cittadini e di acquisire dati sullo stato di attuazione<br />
e sull’andamento dei medesimi.<br />
Una volta concordato con l’Ispettorato il programma di attività, le prefettu-<br />
87<br />
La centralità del ruolo della comunicazione istituzionale è stata ripetutamente sottolineata dagli ispettori, anche<br />
attraverso la collaborazione, in alcuni casi, “per l’individuazione dei moduli di comunicazione ritenuti più adatti<br />
alla realtà locale”. Ed è significativo, ad esempio, che dalla conseguente attività informativa e promozionale posta<br />
in essere dalle direzioni aziendali sia scaturito un incremento delle dichiarazioni di nascita rese all’interno degli<br />
ospedali, piuttosto che all’ufficiale dello stato civile (ISPETTORATO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, Relazione<br />
al Ministro sull’attività svolta nel 1998, 5-6). Cfr. anche la relazione relativa al primo semestre del 1999 (6).<br />
88<br />
È stato il caso dell’amministrazione scolastica centrale e periferica, la quale, dopo un’iniziale indifferenza nei<br />
confronti delle nuove norme e degli obblighi che vi sono connessi, sulla scorta delle indicazioni dell’Ispettorato,<br />
dirette anche ad individuare le aree verso le quali indirizzare i controlli in maniera prevalente, ha dato avvio a questi<br />
ultimi (ibidem, 6; cfr., anche, la relazione relativa al 1999, 5).<br />
89<br />
Nel 1999 l’Ispettorato ha trattato 850 tra quesiti e segnalazioni di irregolarità, fornendo gli elementi chiarificatori<br />
richiesti e procedendo ad accertamenti diretti o per il tramite delle prefetture, a seconda che il vaglio preliminare<br />
delle questioni suggerisse l’una o l’altra modalità di intervento (ISPETTORATO DELLA FUNZIONE<br />
PUBBLICA, Relazione al Ministro sull’attività svolta nel 1999, 5).<br />
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