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ECUMENISMO<br />
me al fine di giungere alla piena<br />
un<strong>it</strong>à voluta da Cristo».<br />
Lo stesso sussidio preparato per la<br />
Settimana è destinato ad essere ripreso<br />
lungo tutto l’anno, come già<br />
avviene tra coloro che hanno a cuore<br />
la causa dell’un<strong>it</strong>à, al fine di tenere<br />
viva la fiamma della passione<br />
ecumenica in maniera costante,<br />
sempre ricordando che «se il Signore<br />
non costruisce la casa, invano si<br />
affaticano i costruttori» (Sal 127,1).<br />
Un rilevante aiuto in tale senso può<br />
venire dal volume del card. Kasper:<br />
L’ecumenismo spir<strong>it</strong>uale. Linee guida<br />
per la sua attuazione (C<strong>it</strong>tà Nuova,<br />
Roma 2006).<br />
è comp<strong>it</strong>o di tutti<br />
Taizè: la preghiera nella chiesa della riconciliazione<br />
Non si tratta di un inv<strong>it</strong>o diretto<br />
solo agli addetti ai lavori, agli specialisti,<br />
ad una él<strong>it</strong>e, ma a tutto il popolo<br />
di Dio. È questo un comp<strong>it</strong>o<br />
che ancora stenta a farsi strada nella<br />
mental<strong>it</strong>à e nella coscienza comune.<br />
Oggi l’ecumenismo di base, di popolo,<br />
è decisivo. Il comp<strong>it</strong>o dell’un<strong>it</strong>à<br />
spetta a ogni cristiano e non<br />
può essere delegato. Giovanni XXIII<br />
ha detto che «nell’ultimo giorno<br />
del giudizio particolare e del giudizio<br />
universale sarà chiesto alla coscienza<br />
di ciascuno non se ha fatto<br />
l’un<strong>it</strong>à, ma se per essa ha pregato,<br />
lavorato e sofferto; se si è imposta<br />
una disciplina saggia, prudente e<br />
lungimirante, e se ha dato vigore<br />
agli slanci della car<strong>it</strong>à» (Radiomessaggio<br />
natalizio del 1962). Cristo<br />
chiederà a ciascuno: ‘Che cosa hai<br />
fatto tu per il ristabilimento dell’un<strong>it</strong>à<br />
nella mia Chiesa?’<br />
Il tema della Settimana di gennaio<br />
2010, sugger<strong>it</strong>o dalle Confessioni<br />
cristiane della Scozia, intende aiutare<br />
non solo a verificare quali e<br />
quanti cambiamenti dalla Conferenza<br />
di Edimburgo sono avvenuti in<br />
Europa e nel mondo, nelle Chiese,<br />
nelle Comun<strong>it</strong>à ecclesiali e nei rapporti<br />
con le altre Religioni, favor<strong>it</strong>i<br />
da varie cause, ma anche a verificarne<br />
le conseguenze. I mutamenti<br />
negativi più evidenti riguardano<br />
soprattutto la secolarizzazione e la<br />
decristianizzazione. I nuovi mezzi<br />
di comunicazione hanno invaso il<br />
mondo. Hanno facil<strong>it</strong>ato, in un certo<br />
senso, anche le relazioni interconfessionali<br />
e i dialoghi interreligiosi,<br />
ma pos<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à e negativ<strong>it</strong>à si intrecciano<br />
dappertutto. Il mondo è<br />
diventato piccolo, è una casa comune;<br />
tutto è vicino, tutto entra in ogni<br />
casa... Eppure certe distanze rimangono<br />
e ne nascono di nuove, con<br />
tante nuove problematiche da affrontare<br />
e risolvere. In campo ecumenico<br />
si stenta ancora a trovare un<br />
linguaggio comune e una traiettoria<br />
condivisa per tradurre nel concreto<br />
le spinte della base (cfr. Sibiu 2007).<br />
Taizè: la tomba di fr. Roger<br />
insieme si può<br />
Ma è il Cristo risorto che anche<br />
oggi, come sulla strada di Emmaus,<br />
continua ad accostarsi ai suoi discepoli<br />
per riaccendere la speranza<br />
nel loro cuore e risvegliarne la fiducia,<br />
chiedendo di riconoscere la<br />
sua presenza e di testimoniare la<br />
sua azione anche dentro le prove e<br />
le difficoltà che non mancano mai,<br />
Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2009 13