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SPIRITUALITÀ BARNABITICA<br />
S. Botticelli, La calunnia<br />
nulla e la non circoncisione non<br />
conta nulla; conta invece l’osservanza<br />
dei comandamenti. Ciascuno rimanga<br />
nella condizione in cui era,<br />
quando è stato chiamato (1 Cor 7,19-<br />
20); così come scrisse agli Ebrei: Proprio<br />
per questo bisogna che ci applichiamo<br />
con maggiore impegno a<br />
quelle cose che abbiamo ud<strong>it</strong>o (Eb<br />
2,1). Infatti, tale osservanza è il mezzo<br />
per farci conoscere Dio, scrive<br />
s. Giovanni: Da questo sappiamo di<br />
averlo conosciuto: se osserviamo i<br />
suoi comandamenti (1 Gv 2,3); e ciò<br />
in modo conforme alla dottrina del<br />
Savio nei suoi Proverbi: Conserva il<br />
consiglio e la riflessione, né si allontanino<br />
mai dai tuoi occhi: saranno<br />
v<strong>it</strong>a per te e grazia per il tuo collo<br />
(Pr 2,21-22). Se con zelo osserverai la<br />
santa legge di Dio e i suoi consigli,<br />
sarà v<strong>it</strong>a per la tua anima e dolcezza<br />
al tuo palato, che è la dolcezza di<br />
cui disse Davide, che l’aveva gustata:<br />
Quanto sono dolci al mio palato<br />
le tue parole: più del miele per la<br />
mia bocca (Sl 139,103); e ciò perché<br />
era un diligente osservatore dei precetti<br />
divini: Corro per la via dei tuoi<br />
comandamenti (Sl 119,32).<br />
Per questo Dio lo favorì tanto, così<br />
come favorisce coloro che davvero<br />
lo amano, perché: Quelli che mettono<br />
in pratica la legge saranno giustificati<br />
(Rm 2,13). Perciò non si deve<br />
considerare difficile la sua osservanza,<br />
sebbene a prima vista possa apparire<br />
dura, perché dopo è soave e<br />
dolce: Il mio giogo è dolce e il mio<br />
carico leggero (Mt 11,30); e ciò per<br />
effetto della car<strong>it</strong>à, che è l’ambrosia<br />
stessa: Il fine di questo richiamo è la<br />
car<strong>it</strong>à (1 Tm 1,5). Tuttavia, ciò si gusta<br />
quando il cuore è puro e netto da<br />
ogni colpa: Sgorga da un cuore puro,<br />
da una buona coscienza e da una fede<br />
sincera. Proprio deviando da questa<br />
linea, alcuni si sono volti a fatue<br />
verbos<strong>it</strong>à, pretendendo di essere dottori<br />
della legge, mentre non capiscono<br />
né quello che dicono, né alcuna<br />
di quelle cose che danno per sicure.<br />
Certo, noi sappiamo che la legge è<br />
buona (1 Tm 1,5-7).<br />
Quindi Paolo inv<strong>it</strong>a i Romani all’osservanza<br />
e allo zelo di essa, con<br />
il dare a Dio il dovuto tributo del loro<br />
cuore: Perché con un solo animo<br />
e una sola voce rendiate gloria a<br />
Dio, come sta scr<strong>it</strong>to: Per questo ti<br />
celebrerò tra le nazioni pagane e<br />
canterò inni al tuo nome (Rm 15,6.9).<br />
Di questa osservanza ne parla anche<br />
s. Giacomo: Siate di quelli che mettono<br />
in pratica la parola e non soltanto<br />
ascoltatori, illudendo voi stessi<br />
(Gc 1,22); e poco oltre: Chi fissa lo<br />
sguardo sulla legge perfetta, la legge<br />
della libertà, e le resta fedele, non<br />
come un ascoltatore smemorato, ma<br />
come uno che la mette in pratica,<br />
questi troverà la sua felic<strong>it</strong>à nel praticarla<br />
(Gc 1,25). Per questo l’Apostolo<br />
esorta quelli di Corinto a rifiutare<br />
le leggi degli infedeli: Non lasciatevi<br />
legare al giogo estraneo degli infedeli.<br />
Quale rapporto infatti ci può essere<br />
tra la giustizia e l’iniqu<strong>it</strong>à, o quale<br />
unione tra la luce e le tenebre? Quale<br />
intesa tra Cristo e Beliar, o quale<br />
collaborazione tra un fedele e un infedele?<br />
Quale accordo tra il tempio<br />
di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il<br />
tempio del Dio vivente (2 Cor 6, 14-<br />
16). Dovrebbero farsi mutilare coloro<br />
che vi turbano. Voi infatti, fratelli,<br />
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Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2009