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Insieme ottobre 2011 - BCC Vignole

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15 il personaggio<br />

Personalmente sono l’esempio di<br />

una scuola italiana che nel campo<br />

della fisica è di ottimo livello. L’augurio<br />

è che la tradizione che siamo<br />

riusciti a mantenere nel campo<br />

della fisica, con l’Italia che ha<br />

un posto tra i migliori del mondo,<br />

non sia rovinata da scelte sbagliate<br />

o da carenze di investimenti verso<br />

i giovani.<br />

della ricerca, quello degli acceleratori<br />

e quello dell’amministrazione.<br />

Il direttore generale, quando avviene<br />

il rinnovo degli organismi direttivi,<br />

propone al Council del CERN<br />

una rosa di nomi che vengono votati<br />

per ricoprire questi ruoli. Personalmente<br />

sono stato votato<br />

all’unanimità per ricoprire il ruolo<br />

di direttore della ricerca e rimarrò<br />

al CERN fino alla fine del 2013,<br />

quando rientrerò in Italia per tornare<br />

a lavorare all’Istituto Nazionale<br />

di Fisica Nucleare.<br />

Com’è arrivato al CERN di Ginevra?<br />

Il CERN è un’organizzazione internazionale<br />

che cambia il proprio<br />

management ogni cinque anni.<br />

Esso è composto da un direttore<br />

generale e da tre direttori, responsabili<br />

ognuno di un settore: quello<br />

Nello specifico, in cosa consiste<br />

il suo lavoro al CERN?<br />

Il mio lavoro è quello di coordinare<br />

la ricerca di oltre diecimila scienziati,<br />

che arrivano a Ginevra da ogni<br />

parte del mondo per fare ricerca.<br />

Devo coordinare gli esperimenti, le<br />

scelte che si fanno nelle varie fasi<br />

di acquisizione dei dati, ma soprattutto<br />

devo valutare i nuovi progetti,<br />

perché in questo campo i progetti<br />

vanno avanti essenzialmente attraverso<br />

un esame tra pari.<br />

I nuovi progetti vengono sottoposti<br />

alla valutazione di vari comitati<br />

scientifici, dei quali sono parte integrante<br />

e ne coordino personalmente<br />

il lavoro per valutare le nuove<br />

proposte.<br />

L’ACCELERATORE LHC<br />

L’acceleratore LHC (Large Hadron<br />

Collider) è un gigantesco strumento<br />

scientifico, che si trova a circa 100<br />

metri nel sottosuolo, vicino a Ginevra.<br />

Lungo 27 chilometri, è stato costruito<br />

per studiare le più piccole<br />

particelle conosciute, i mattoni fondamentali<br />

di tutte le cose.<br />

Nei prossimi anni rivoluzionerà la nostra<br />

comprensione, dal mondo minuscolo<br />

che esiste dentro gli atomi,<br />

fino alla vastità dell’universo.<br />

Due fasci di particelle subatomiche,<br />

chiamati adroni, si recano in direzioni<br />

opposte, all’interno dell’acceleratore<br />

circolare, guadagnando energia<br />

a ogni giro. I fisici utilizzano LHC per<br />

ricreare le stesse condizioni di subito<br />

dopo il Big Bang, facendo collidere i<br />

due fasci di particelle a energie molto<br />

elevate e analizzano le particelle<br />

create nelle collisioni, utilizzando rivelatori<br />

speciali, in una serie di esperimenti<br />

portati a termine con LHC.<br />

Ci sono molte teorie su quale sarà<br />

il risultato di queste collisioni, ma<br />

quello che è certo è che un nuovo<br />

mondo della fisica emergerà dal<br />

nuovo acceleratore.<br />

Per decenni, il Modello Standard<br />

della fisica delle particelle è servito ai<br />

fisici per comprendere le leggi fondamentali<br />

della natura, ma non per<br />

raccontare l’origine del mondo, della<br />

nostra storia.<br />

Solo i dati sperimentali ottenuti dal<br />

lavoro di LHC potranno spingere in<br />

avanti la conoscenza, sfidando sia<br />

coloro che cercano la conferma di<br />

conoscenze consolidate, sia coloro<br />

che osano sognare al di là del paradigma.<br />

Un’attività, quella di LHC, in grande<br />

competizione con l’acceleratore<br />

Tevatron, messo a punto dai fisici<br />

americani, anch’essi alla ricerca del<br />

bosone di Higgs, la cosiddetta “particella<br />

di Dio”.<br />

In tre parole, cos’è l’acceleratore<br />

LHC che ha reso il CERN<br />

famoso nel mondo?<br />

LHC è un grande microscopio e<br />

contemporaneamente è una macchina<br />

del tempo che permette di<br />

ricreare le condizioni molto vicine<br />

all’origine dell’universo. Con LHC<br />

L’acceleratore Tevatron sta cercando<br />

in uno dei due intervalli di massa<br />

possibili, fra 115 e 140 GeV (miliardi<br />

di elettronvolt), mentre LHC si posiziona<br />

fra 400 e 1.000.<br />

La risposta potrà arrivare entro la<br />

prossima estate e Tevatron potrebbe<br />

addirittura arrivare per primo.<br />

«Tevatron - ha dichiarato recentemente<br />

il fisico Fernando Ferroni,<br />

dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare<br />

- ha cercato i segnali emessi<br />

dal decadimento dell’Higgs più abbondanti<br />

e facili che, invece, nel potente<br />

LHC si confondono con altri,<br />

che derivano da altri processi. LHC<br />

sta cercando segnali più rari ed<br />

esclusivi, ma ci vorrà ancora tempo.<br />

E se la risposta sarà negativa, senza<br />

il bosone di Higgs il modello standard<br />

della fisica non è più in grado di<br />

spiegare perché esista la massa. E<br />

non sarà cosa da poco!».<br />

insieme ° <strong>ottobre</strong> <strong>2011</strong>

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