Insieme ottobre 2011 - BCC Vignole
Insieme ottobre 2011 - BCC Vignole
Insieme ottobre 2011 - BCC Vignole
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
19 il personaggio<br />
per un pubblico più ampio: “Leonardo<br />
da Vinci. Monografia popolare<br />
documentata e illustrata” a cura del<br />
salesiano Olinto Bellini. Il volume, che<br />
in apertura riporta il Nihil Obstat del<br />
censore ecclesiale datato 5 maggio<br />
1910 e l’imprimatur<br />
dell’allora<br />
vicario generale<br />
della Curia di Firenze,<br />
è una biografia<br />
romanzata<br />
dell’artista.<br />
«Queste pagine<br />
sono il sunto di<br />
più conferenze<br />
tenute a Vinci<br />
in occasione<br />
di alcuni trattenimenti letterario-musicali<br />
in onore di Leonardo, ai quali<br />
intervennero le più distinte notabilità<br />
del paese – si legge nell’introduzione<br />
-. Tali egregie persone pregarono<br />
l’autore a pubblicarne per<br />
le stampe il contenuto. Questo però<br />
nel presente opuscolo è stato in<br />
parte accresciuto, in parte ridotto in<br />
forma popolare e drammatica, onde<br />
renderne la lettura meno monotona<br />
e più piacevole anche al popolo,<br />
per il quale è stato scritto. Altro<br />
motivo di questa pubblicazione fu il<br />
proposito di scagionare l’Artista (a<br />
base sempre di documenti sincroni)<br />
di certe false accuse in fatto di<br />
religione».<br />
Fra i libri più cari a Mauro, c’è “L’essere<br />
del nulla” di Augusto Marinoni<br />
(24 aprile 1960), trascrizione della<br />
prima fra le Letture vinciane, la manifestazione<br />
centrale delle celebrazioni<br />
con cui Vinci ricorda ogni anno,<br />
intorno alla metà di aprile, la nascita<br />
dell’illustre cittadino, attraverso l’intervento<br />
critico dei suoi più autorevoli<br />
storiografi.<br />
Psicanalisi di un genio<br />
Da Benedetto Croce a Wolfgang<br />
Goethe, fino a Sigmund Freud, sono<br />
tanti gli intellettuali che, affascinati<br />
dal genio del Rinascimento,<br />
hanno scritto libri sulla sua figura.<br />
Nel 1910 Freud<br />
pubblicò “Un ricordo<br />
d’infanzia<br />
di Leonardo da<br />
Vinci”, definendolo<br />
un “romanzo<br />
psicanalitico”.<br />
Qui il padre della<br />
psicanalisi ricostruisce<br />
l’infanzia<br />
e la biografia<br />
di Leonardo,<br />
prendendo spunto da un’annotazione<br />
di tre righe su un foglio del Codice<br />
Atlantico, in cui l’artista trascrisse<br />
un ricordo, o più probabilmente<br />
un sogno della sua infanzia: «Mi parea<br />
che, essendo io in culla, che un<br />
nibbio venissi a me e mi aprissi la<br />
bocca colla sua coda, e molte volte<br />
mi percotessi con tal coda dentro<br />
alle labbra». «A partire da questo ricordo<br />
e facendo leva sulle informazioni<br />
disponibili - si legge nella prefazione<br />
al testo - Freud cerca di far<br />
luce sui lati più controversi della personalità<br />
dell’artista: la sua creatività<br />
polivalente, l’incompiutezza di molti<br />
suoi capolavori, la gentilezza quasi<br />
femminea del suo carattere». Coevo<br />
al testo di Freud, è “Psicologia<br />
vinciana” di Gino Modigliani pubblicato<br />
da Fratelli Treves editore nel<br />
1913. “Eros di Leonardo” è invece il<br />
volume (del 1952) con cui Giuseppina<br />
Fumagalli «esplora come Leonardo<br />
uomo sentì l’amore, come filosoficamente<br />
lo pensò, come lo sognò,<br />
mito cosmico e religioso, nell’arte».<br />
Dai testi di psicologia e filosofia, curiosando<br />
nella biblioteca di Mazzoncini,<br />
si arriva a un libro scritto invece<br />
Dai libri alle tele<br />
Ma un appassionato come Mazzoncini<br />
cosa prova di fronte alle opere di<br />
Leonardo? «Al Museo di Vinci ci sono<br />
andato decine di volte, ho visto il<br />
Cenacolo di Milano, le tele esposte<br />
agli Uffizi. Sono rimasto colpito dalla<br />
precisione nel dettaglio della sua pittura.<br />
Alla Pinacoteca Vaticana sono<br />
rimasto incantato dal San Girolamo.<br />
E a Cracovia, al museo Czartorysky,<br />
è stata un’emozione unica poter<br />
ammirare “La dama con l’ermellino”<br />
senza che ci fosse nessuno attorno,<br />
una sensazione rara per le opere<br />
di Leonardo, che spesso sono prese<br />
d’assalto dai visitatori di tutto il<br />
mondo». E la Gioconda? «Non è la<br />
mia opera preferita - afferma Mauro<br />
-. Ma con il Louvre sono stato sfortunato:<br />
quando sono andato a Parigi,<br />
il museo era chiuso per le festività<br />
pasquali. In compenso ho visitato il<br />
castello d’Amboise, dove Leonardo<br />
ha trascorso gli ultimi due anni della<br />
sua vita».<br />
Dario Zona<br />
insieme ° <strong>ottobre</strong> <strong>2011</strong>