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Università degli Studi di Napoli Federico II - Scope

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Tali no<strong>di</strong> devono fornire buoni requisiti, in termini <strong>di</strong> memoria. Ne segue che la<br />

gestione <strong>di</strong> un sistema batch non è un compito semplice, poiché ad esempio i job,<br />

mandati in esecuzione dagli utenti, possono avere durata variabile o essere <strong>di</strong> vario<br />

tipo o possono aver bisogno <strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> risorse non al momento <strong>di</strong>sponibili.<br />

Una volta allocate le risorse più “adatte” per il job, una componente detta scheduler si<br />

occupa <strong>di</strong>:<br />

• Ottimizzare le risorse <strong>di</strong> mandare in esecuzione i job;<br />

• Assegnare una specifica priorità e or<strong>di</strong>nare i job;<br />

• Smistare i job.<br />

Lo scheduler ha il compito <strong>di</strong> calcolare un giusto or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> esecuzione dei job<br />

pervenuti ed è un processo in continua esecuzione su un nodo manager. Lo scheduler<br />

fa in modo che i job non influiscano sull'esecuzione <strong>degli</strong> altri per quanto riguarda<br />

l'allocazione <strong>di</strong> risorse, inoltre li rior<strong>di</strong>na.<br />

Per far sì che anche gli utenti possano contribuire alle scelte dello scheduler, viene<br />

messo a <strong>di</strong>sposizione un servizio, detto resource manager, che consente<br />

l'amministrazione dei job ed ha piena visibilità delle risorse al momento <strong>di</strong>sponibili.<br />

Il livello del servizio LRMS possiede gli strumenti per ottenere un elevato numero <strong>di</strong><br />

informazioni statiche e <strong>di</strong>namiche sull'organizzazione topologica e sullo stato<br />

effettivo delle risorse <strong>di</strong> calcolo, essendo, nelle infrastrutture <strong>di</strong> calcolo <strong>di</strong>stribuito il<br />

livello più vicino ai no<strong>di</strong> <strong>di</strong> calcolo. E' necessario quin<strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre meccanismi <strong>di</strong><br />

monitoraggio delle risorse proprio a tale livello.<br />

E' buona norma <strong>di</strong> progettazione in<strong>di</strong>viduare subito quelli che saranno i requisiti<br />

funzionali e quelli non funzionali. Un generico sistema <strong>di</strong> monitoraggio deve poter<br />

offrire:<br />

• Una visualizzazione dei risultati relativi all'attività <strong>di</strong> monitoraggio in formato<br />

grafico o tabellare.<br />

Tommaso Foglia 961/147 Pagina 25 <strong>di</strong> 150

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