Università degli Studi di Napoli Federico II - Scope
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associate ai job: numero <strong>di</strong> processori richiesti, caratteristiche dei processori, tempo<br />
d'esecuzione del job, tempo <strong>di</strong> esecuzione già trascorso, ecc.<br />
La logica adottata per l'assegnazione delle priorità è complessa e prevede una<br />
sud<strong>di</strong>visione delle caratteristiche su 3 livelli.<br />
• Diverse famiglie <strong>di</strong> attributi costituiscono il primo livello, dette componenti, a<br />
cui è associato un limite, che in<strong>di</strong>ca il valore massimo possibile, e un peso,che<br />
in<strong>di</strong>ca l'importanza <strong>di</strong> quell'attributo.<br />
• I singoli attributi che formano le componenti costituiscono il secondo livello,<br />
ad ognuno <strong>di</strong> essi è associato un peso.<br />
• Nel terzo livello invece sono presenti gli effettivi valori dei singoli attributi<br />
presenti al secondo livello.<br />
Sia lo scheduler che l'amministratore possono scegliere valori <strong>di</strong>versi e decidere <strong>di</strong><br />
assegnare priorità elevata a determinati gruppi o utenti. Lo scheduler inoltre analizza<br />
le informazioni <strong>di</strong>namiche che danno lo stato effettivo delle code.<br />
Dunque il lavoro fatto effettivamente dallo scheduler, per il calcolo della priorità<br />
pesata e della priorità <strong>di</strong> una componente, consiste in rigi<strong>di</strong> calcoli che determinano la<br />
policy per l'esecuzione dei job.<br />
LSF (Load Sharing Facility) , sviluppato dalla Platform Computing, una società<br />
canadese, è un sistema per la gestione del carico <strong>di</strong> lavoro e monitoraggio delle<br />
risorse <strong>di</strong> calcolo e dei job utente. Ideato per lavorare su sistemi <strong>di</strong>stribuiti, permette<br />
<strong>di</strong> unificare logicamente tutti i no<strong>di</strong> da gestire, in modo da visualizzarli come un<br />
unico sistema. Dispone <strong>di</strong> un set <strong>di</strong> coman<strong>di</strong> per conoscere lo stato delle risorse,<br />
sottomettere job <strong>di</strong> tipo batch, interattivi e paralleli, e controllarne lo stato.<br />
L'architettura si presenta scalabile e adatta ad ottenere alte prestazioni gestendo<br />
milioni <strong>di</strong> utenti e <strong>di</strong> job concorrenti. E' formato da:<br />
• usufruendo <strong>di</strong> meccanismi automatici implementa un insieme <strong>di</strong> politiche per<br />
la gestione dello scheduling che rendono sempre meno necessario l'intervento<br />
Tommaso Foglia 961/147 Pagina 37 <strong>di</strong> 150