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Relazione del Direttore Generale - Azienda USL di Reggio Emilia

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continuità assistenziale e presa in carico globale <strong>del</strong> paziente secondo la logica dei percorsi clinicoassistenziali<br />

integrati, <strong>del</strong>la rete dei servizi organizzata per livelli assistenziali secondo il mo<strong>del</strong>lo hub &<br />

spoke, la collaborazione multi<strong>di</strong>sciplinare e multiprofessionale e l’integrazione socio-sanitaria.<br />

Per quanto riguarda il percorso nascita si rimanda al paragrafo specifico.<br />

Per quanto riguarda gli altri ambiti <strong>di</strong> attività nel 2008 è previsto:<br />

o il proseguimento <strong>del</strong>l’au<strong>di</strong>t interaziendale sul carcinoma endometriale;<br />

o la ridefinizione <strong>del</strong>la organizzazione e dei percorsi per la colposcopia nell’ambito <strong>del</strong>lo screening per<br />

la prevenzione <strong>del</strong> tumore <strong>del</strong>la cervice uterina;<br />

o la definizione <strong>di</strong> percorsi clinici, <strong>di</strong>agnostico terapeutici per il trattamento <strong>del</strong>la endometriosi;<br />

o in ambito <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> rischio, l’attività <strong>di</strong> incident reporting nelle unità operative <strong>di</strong> ostetricia e<br />

ginecologia ospedaliere;<br />

o l’attivazione <strong>del</strong>la vaccinazione HPV;<br />

o il rispetto dei tempi <strong>di</strong> attesa in oncologia per gli interventi per tumore <strong>del</strong>l’utero, secondo il piano<br />

regionale per il contenimento dei tempi <strong>di</strong> attesa (DGR 1532/2006).<br />

Anestesia<br />

In quest’area nel 2008 sarà ridefinito l’assetto organizzativo nella rete ospedaliera provinciale, prevedendo<br />

secondo le logiche <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo hub & spoke, una più stretta integrazione tra le unità operative dei <strong>di</strong>versi<br />

ospedali, con tre Strutture Complesse rispettivamente per l’area nord (Guastalla e Correggio), l’area sud<br />

(Montecchio e Scan<strong>di</strong>ano), l’area centro-montana (<strong>Reggio</strong> <strong>Emilia</strong> e Castelnovo Monti).<br />

A livello interaziendale verrà attivato un coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> rete con gli obiettivi <strong>di</strong> migliorare l’efficienza<br />

nell’utilizzo dei posti letto <strong>di</strong> terapia intensiva e uniformare comportamenti, protocolli e procedure<br />

<strong>di</strong>agnostico-terapeutiche ed assistenziali. Un obiettivo rilevante è il miglioramento <strong>del</strong>la performance per<br />

quanto attiene la valutazione ed il controllo <strong>del</strong> dolore in ospedale, sia nel decorso post-operatorio, sia nel<br />

paziente cronico (ve<strong>di</strong> paragrafo specifico).<br />

Area internistica e dei servizi<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la degenza internistica, i nuovi assetti organizzativi e assistenziali (Osservazione Breve<br />

Intensiva, day service) associati allo sviluppo <strong>del</strong>le lungodegenze, configurano sempre <strong>di</strong> più per le me<strong>di</strong>cine<br />

ed i reparti internistici un orientamento al trattamento <strong>del</strong>l’acuzie.<br />

In particolare i principali aspetti riguardano:<br />

1. accesso: integrazione con il Pronto Soccorso/Emergenza Territoriale;<br />

2. ruolo <strong>del</strong>l’Osservazione Breve Intensiva (OBI);<br />

3. percorsi <strong>di</strong>agnostici: utilizzo <strong>del</strong> day service – specialistica ambulatoriale;<br />

4. percorsi terapeutici: selezione dei DH internistici da riservarsi al trattamento chemioterapico ed ad<br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici invasivi;<br />

5. degenze: orientamento all’acuzie e aree <strong>di</strong> monitorizzazione dei pazienti critici (IMA, stroke,<br />

insufficienza respiratoria che richiede ventilazione non invasiva);<br />

6. lungodegenza internistica;<br />

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