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n. 271 - dal 1 al 28 agosto 2013 ARCHEOLOGIA<br />
11<br />
DALLE ASSOCIAZIONI AI CITTADINI<br />
L’associazione Centro di Ricerca e documentazione sullo Sbarco e la Battaglia di Anzio, con il presidente<br />
Colantuono, si attiva per proteggere importanti aree come la Necropoli e la Cisterna Romana<br />
L’associazione dello Sbarco propone un progetto di riqualificazione delle varie zone archeologiche di Anzio, soprattutto per le Grotte<br />
Anzio rischia l’inagibilità dei siti archeologici<br />
Una mostra fotografica in<br />
piazza per far conoscere il<br />
patrimonio archeologico<br />
Luigia Piacentini<br />
L’Associazione Centro di Ricerca e<br />
Documentazione sullo Sbarco e la<br />
Battaglia di Anzio, in collaborazione<br />
con il Comune di Anzio e la Pro Loco<br />
Porto di Anzio, ha organizzato nei<br />
giorni scorsi una mostra fotografica<br />
sul patrimonio storico-archeologico<br />
della città. Un percorso espositivo, allestito<br />
in Piazza Pia, che ha rivolto<br />
l’attenzione sul recupero<br />
del patrimonio culturale<br />
della cittadina<br />
costiera ed ha ottenuto<br />
un grandissimo<br />
richiamo di<br />
pubblico. <strong>Il</strong> Sig.<br />
Patrizio Colantuono,<br />
presidente<br />
dell’Associazione,<br />
nonché Direttore<br />
del Museo<br />
dello Sbarco, sostiene<br />
un progetto di riqualificazione<br />
delle varie<br />
zone archeologiche site nel<br />
Oltre<br />
all’incuria<br />
dell’uomo, anche<br />
frane e cedimenti<br />
minacciano i reperti<br />
di valore situati su<br />
tutta la zona<br />
costiera<br />
UN IMPEGNO COSTANTE<br />
Da anni le associazioni si impegnano per tenere<br />
pulite le aree storiche del litorale<br />
territorio anziate<br />
(Vallo Volsco, Tomba<br />
di Mulacia, Cisterna<br />
Romana di via Ardeatina,<br />
Necropoli Romana<br />
di viale Marconi,<br />
Teatro Romano di S. Teresa<br />
e Villa Serena) e un<br />
progetto più mirato per l’area<br />
della Villa e delle Grotte di Nerone.<br />
Da anni l’Associazione<br />
Centro di Ricerca<br />
e Documentazione<br />
sullo Sbarco e la Battaglia<br />
di Anzio, insieme<br />
ad altre associazioni, cerca di migliorare<br />
questa zona con profondi interventi<br />
di pulizia all’interno delle<br />
grotte sottostanti l’Arco Muto e sotto i<br />
giardini del Turcotto (Piazza Nassiria)<br />
che negli anni sono state trascinate<br />
nel degrado più assoluto. A parte il deterioramento<br />
causato dall’incuria dell’uomo,<br />
bisogna anche ricordare le diverse<br />
frane e cedimenti dei terreni<br />
che imperversano su tutta la zona costiera:<br />
l’ultimo smottamento del 20 dicembre<br />
2011 ha sottratto alla città una<br />
grande porzione della sua storia, senza<br />
dimenticare che, se fosse accaduta<br />
nel periodo estivo, avrebbe potuto<br />
causare seri danni ai bagnanti. Questo<br />
avvenimento causò<br />
il ritrovamento di<br />
molti reperti interessanti<br />
tra cui mosaici,<br />
colonne, intonaci di<br />
affreschi e numerosi<br />
altri materiali che dovrebbero<br />
essere custoditi<br />
in strutture<br />
idonee, dato che molti<br />
di questi sono già<br />
stati trafugati da ignoti.<br />
<strong>Il</strong> progetto, ideato<br />
dal Sig. Colantuono,<br />
mira a preservare e<br />
rendere fruibili al grande pubblico le<br />
grotte e la porzione di spiaggia davanti<br />
le stesse: una volta messa in sicurezza<br />
l’area, con cancelli e staccionate,<br />
creare un impianto di illuminazione,<br />
per visite anche notturne, con un percorso<br />
turistico, inserendo tutti quei<br />
reperti che ora non hanno una precisa<br />
collocazione. Con il tempo si potrebbe<br />
realizzare un parco archeologico,<br />
con fondi regionali e europei, per<br />
maggiore tutela e godimento delle zone<br />
da parte di tutti. In questo modo si<br />
potrebbe creare un circuito turistico<br />
degno della città del celeberrimo Nerone<br />
e che ogni anno potrebbe portare<br />
migliaia di visitatori stranieri, oltre<br />
quelli che già ogni estate si radunano<br />
sulle nostre coste. Secondo i dati<br />
Istat, nel 2011 gli arrivi e le presenze<br />
degli stranieri in Italia hanno avuto un<br />
buon andamento e incrementi rispettivamente<br />
pari a 8,4% e 6,8%. Questo<br />
significa che gli stranieri, e non solo<br />
loro, amano l’Italia e le sue meraviglie,<br />
quindi perché non offrire sempre più<br />
servizi turistici e nuove aree da esplorare<br />
Una città come Anzio, poco distante<br />
da Roma e strettamente legata<br />
ad essa sin dall’antichità, con un turismo<br />
di massa non indifferente può e<br />
deve offrire maggiore tutela e fruizione<br />
delle aree archeologiche e storiche<br />
e non voltare le spalle ad uno dei settori<br />
che porta più introiti nel nostro<br />
paese e che può farci guardare gli altri<br />
Paesi a testa alta.<br />
Una meraviglia archeologica eretta sui resti del tempio della Dea Fortuna, al cui interno si pensa possa esserci il Sepolcro di Coriolano<br />
Villa Spigarelli apre ai cittadini e rivela i suoi tesori<br />
Eretta sui resti del tempio della<br />
Dea Fortuna, al suo interno addirittura<br />
potrebbe essere confermata<br />
la presenza del Sepolcro di<br />
Coriolano. Stiamo parlando della<br />
maestosa Villa Spigarelli, sita in Anzio<br />
zona Santa Teresa. Giovedì 18 luglio,<br />
grazie alla disponibilità ed accoglienza<br />
dell’Avv. Carlo Spigarelli è avvenuta<br />
l’apertura straordinaria al pubblico<br />
di Villa Spigarelli. Circa 170 persone si<br />
sono recate con Patrizio Colantuono<br />
a visitare la splendida Villa dai reperti<br />
archeologici unici e d’inestimabile valore.<br />
<strong>Il</strong> Presidente del Museo dello<br />
Sbarco Colantuono: «Un anno fa come<br />
Presidente del Museo dello Sbarco<br />
e della Pro Loco Porto d’Anzio mi<br />
sono recato a Villa Spigarelli per incontrare<br />
l’Avvocato e visitare la sua<br />
residenza, immenso patrimonio archeologico.<br />
Pochi giorni fa ho terminato<br />
la mostra fotografica archeologica<br />
su Anzio ed erano presenti foto relative<br />
alla Villa: è stata l’occasione per<br />
incontrare nuovamente l’Avvocato ed<br />
organizzare la visita guidata gratuita.<br />
Continuerò a ribadire che è necessario<br />
recuperare e valorizzare il patrimonio<br />
archeologico della nostra città<br />
per far rinascere Anzio e non lasciarla<br />
morire». Villa Spigarelli è uno dei cardini<br />
della cittadina. È di proprietà<br />
dell’Avv. Spigarelli ed al suo interno<br />
sono custoditi beni archeologici molto<br />
importanti. Durante la visita guidata<br />
straordinaria era presente anche<br />
l’Archeologo, prof. Alessandro Maria<br />
Jaia che in futuro si recherà a studiare<br />
in modo approfondito la Villa e la sua<br />
storia. Colantuono continua: «Data la<br />
grande disponibilità dell’ Avv. Spigarelli<br />
mi auguro che in futuro sarà di<br />
nuovo possibile visitare la sua residenza<br />
così da permettere ai cittadini<br />
di ammirare le bellezze straordinarie<br />
in essa conservate». I visitatori sono<br />
rimasti molto contenti e soddisfatti<br />
per aver avuto questa occasione incredibile,<br />
ammirare il salone con il<br />
mosaico del II sec. d.C., statue romane,<br />
colonne e passaggi sotterranei che<br />
si racconta portano fino al mare. Si<br />
parla anche della presenza del Sepolcro<br />
di Coriolano: visse ad Anzio quando<br />
si alleò con i Volsci nel 400 a.C. e<br />
non è da escludere che sia presente<br />
proprio nei dintorni della residenza il<br />
suo sepolcro. Nel 1920 Ortensio Spigarelli,<br />
padre dell’Avv. Carlo, lesse in<br />
un Carmen di Orazio dell’esistenza di<br />
un tempio della Dea Fortuna in una<br />
zona in corrispondenza del promontorio<br />
di Anzio, così effettuò un rilevamento<br />
aereo ed iniziò gli scavi trovando<br />
i resti del tempio. Si può ancora accedere<br />
alle gallerie scavate nel 1925 in<br />
cui sono presenti delle stanze senza<br />
prese d’aria che si pensa fossero prigioni,<br />
tombe nel muro e vani ampi in<br />
cui sono state ritrovate la maggior<br />
parte delle statue, sarcofagi ed anfore<br />
portate in superficie.<br />
Già dagli anni ’90<br />
l’ Avv. Spigarelli<br />
denunciava i furti<br />
nella storica villa<br />
In un articolo del Messaggero<br />
del 1991, lʼAvv. Carlo Spigarelli<br />
racconta la storia della Villa denunciando<br />
i vari saccheggi subiti.<br />
La Villa costruita sopra le grotte<br />
imita lʼarchitettura romana, grandi<br />
saloni, patio, pozzi ed acquasantiere<br />
in angoli del giardino.<br />
Durante la guerra ha ospitato<br />
truppe fasciste, tedeschi ed americani<br />
che hanno depredato il patrimonio.<br />
Tredicimila metri di terreno<br />
hanno protetto sette secoli<br />
di arte romana. La costruzione<br />
moderna è stata disegnata in base<br />
alla pianta antica, ha rispettato<br />
i corridoi e le stanze, che formavano<br />
il vasto fabbricato, ed ha<br />
conservati integri i pregevoli pavimenti<br />
in mosaico. Si può affermare<br />
la presenza di un grande edificio,<br />
iniziato verso la fine della Repubblica<br />
(opera reticolata a piccoli<br />
elementi) e più volte ampliato<br />
fino ai tardi tempi dell'Impero. Gli<br />
studi confermeranno o meno la<br />
presenza del Tempio della Dea<br />
Fortuna e del Sepolcro del generale<br />
romano Coriolano.