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anzio - Il Caffè

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CRONACHE n. 271 - dal 1 al 28 agosto 2013<br />

ANZIO <strong>Il</strong> Presidente del Museo dello Sbarco Colantuono vuole chiudere l’accesso alla spiaggia per proteggere le grotte dagli incivili<br />

Grotte di Nerone, polemiche sulla chiusura<br />

Non si placa ancora la situazione<br />

relativa alla chiusura<br />

della spiaggia nota come<br />

“Grotte di Nerone” di Anzio. I cittadini<br />

chiedono che resti ad accesso<br />

libero, ma controllata, così da<br />

permettere di usufruire di un diritto<br />

per le famiglie ed i ragazzi, in<br />

questi tempi di crisi oltretutto per<br />

chi non ha la possibilità economica<br />

di pagare uno stabilimento balneare.<br />

L’amministrazione ancora<br />

non si esprime in merito: l’ideale<br />

soluzione potrebbe essere quella<br />

di farla divenire una spiaggia comunale<br />

organizzata così che i cittadini<br />

possano continuare ad usufruire<br />

ma allo stesso tempo preservata,<br />

controllata e custodita, data<br />

l’importanza archeologica del sito:<br />

è un punto d’incontro per le esigenze<br />

della città di Anzio ed i turisti<br />

che provengono da varie parti<br />

della regione e d’Italia per passare<br />

ore piacevoli in una spiaggia unica.<br />

Le posizioni cittadini - Colantuono<br />

rimangono sempre le stesse,<br />

ma esacerbate dal fatto che nell’immediato<br />

occorre un provvedimento.<br />

Patrizio Colantuono, Presidente<br />

del Museo dello Sbarco e<br />

Villa Imperiale, ribadisce la sua<br />

posizione inerente alla realizzazione<br />

di un Parco Archeologico futuro<br />

da chiudere con un cancello. «<strong>Il</strong><br />

progetto che è partito immediatamente<br />

è quello della chiusura delle<br />

3 grotte all’Arco Muto perché il<br />

terreno è franabile così da impedire<br />

ai bagnanti meno rispettosi di<br />

entrare nelle grotte oppure arrampicarsi<br />

sulla parete. È presente in<br />

quel punto una parte pericolante:<br />

ho effettuato io stesso un sopralluogo<br />

la settimana<br />

scorsa ed ho constatato<br />

che purtroppo perdura<br />

anche l’inciviltà<br />

di alcune persone che<br />

vanno a fare i propri<br />

bisogni nelle grotte oppure<br />

a dormire la notte.<br />

Sono sempre dell’idea<br />

di realizzare il<br />

Parco archeologico e<br />

chiudere la spiaggia ai<br />

bagnanti, si potrà solo<br />

passeggiare ma non fare<br />

il bagno o prendere<br />

il sole. Sono a conoscenza<br />

del malcontento<br />

nato dalla mia iniziativa,<br />

ma è necessario<br />

prendere delle decisioni<br />

perché il patrimonio<br />

della villa è deturpato.<br />

Ho raccolto finora<br />

1.600 firme per la<br />

chiusura delle grotte<br />

pericolanti, ma non mi<br />

fermerò, perché il mio<br />

progetto è un Parco in<br />

cui si può accedere per visitarlo<br />

dalle 8:00 alle 21:00».<br />

No alla chiusura della spiaggia, meglio un Parco che non precluda la balneabilità<br />

I cittadini però non ci stanno<br />

Lunedì 29 luglio si è svolto un<br />

incontro tra cittadini e Patrizio<br />

Colantuno proprio sul<br />

luogo in questione, la spiaggia denominata<br />

“Grotte di Nerone”. Un<br />

gruppo di cittadini si è riunito per<br />

decidere la realizzazione di un<br />

Comitato Cittadino per discutere<br />

della chiusura della spiaggia libera<br />

e la valorizzazione della stessa.<br />

Tutto è nato da un evento nato<br />

spontaneo sul social network facebook<br />

“No alla chiusura della<br />

spiaggia libera Grotte di Nerone”:<br />

il Comitato Cittadino si propone<br />

come obiettivo la realizzazione di<br />

un Parco Archeologico pubblico<br />

la cui fruizione è aperta alla cittadinanza,<br />

che non ne preclude la<br />

balneabilità e quindi la possibilità<br />

di prendere il sole e fare il bagno.<br />

Anzi l’idea sarebbe di renderla più<br />

attraente tramite iniziative culturali<br />

ed eventi che sensibilizzino i<br />

bagnanti alla cura e la conoscenza<br />

di un tale bene. Patrizio Colantuono<br />

resta sulla sua posizione evidenziando<br />

la realizzazione di un<br />

Parco Archeologico ma chiuso alla<br />

cittadinanza, ossia in cui non è<br />

più possibile usufruire della<br />

spiaggia libera. L’ideale soluzione<br />

potrebbe essere la realizzazione<br />

di una spiaggia comunale libera<br />

come i “cancelli” di Ostia, così conosciuti<br />

nell’area romana: una<br />

spiaggia controllata e non più in<br />

balia dei vandali e nello stesso<br />

tempo utilizzabile dai cittadini e<br />

bagnanti. Giustamente i cittadini<br />

hanno sottolineato:”Con la chiusura<br />

della spiaggia avverrebbe<br />

una perdita non indifferente di turisti<br />

che si recherebbero in altri<br />

luoghi. È necessario creare un<br />

ambiente archeologico marino<br />

protetto in cui tutti possono accedere,<br />

prendere il sole, farsi il bagno<br />

rispettando l’ambiente circostante”.<br />

Natascia e Romina Malizia<br />

Anzio: “Viene applicata una maggiorazione per la commissione d’incasso pari a 1,5% dell’ammontare su ciascuna delle 3 rate della Tares”<br />

Pagamento online della Tares poco conveniente per i cittadini<br />

<strong>Il</strong> Comunicato del Comune di Anzio<br />

sul pagamento online della Tares è<br />

un capolavoro di una perfetta pubblicità<br />

"ingannevole" che il responsabile<br />

operativo dei tributi di Anzio fa a<br />

se stesso ed al Pacchetto/Sistema<br />

denominato Cassetto Tributario sviluppato<br />

con un costo non indifferente<br />

sostenuto a spese dei contribuenti,<br />

e che risulta in definitiva di utilità<br />

forse al Comune, ma quasi per nulla<br />

ai Cittadini.<br />

Ad ogni modo, a parte il fatto che tale<br />

Pacchetto/Sistema, evidentemente<br />

non testato a sufficienza, ha iniziato<br />

a funzionare dal 13 giugno, vale a<br />

dire solo 2 giorni prima della scadenza<br />

della 1° rata Tares e, guarda caso,<br />

solo dietro una mia precisa e dettagliata<br />

segnalazione scritta dell'8<br />

giugno allʼUfficio Tributi, quello che<br />

volutamente si è omesso di dire è<br />

che, se si usa l'Unico, potenziale<br />

vantaggio di tale Sistema e cioè pagare<br />

online con la carta di credito, il<br />

Contribuente oltre alla tassa, già<br />

onerosa in se stessa, si dovrà accollare<br />

anche lʼulteriore balzello della<br />

spesa aggiuntiva della commissione<br />

d'incasso, pari all'1,5% dell'ammontare<br />

della tassa stessa!<br />

Perciò, dal mio punto di vista, per<br />

aver voluto approfittare di fare maggior<br />

cassa aggiungendo la commissione<br />

di incasso al pagamento online<br />

della Tares (che nessun esercente<br />

serio fa), il Responsabile dei Tributi<br />

di Anzio ha perso una buona occasione,<br />

perché una tale forma di<br />

pagamento (tipo P@gonline della<br />

Telecom) sarebbe stata più che<br />

un'ottima idea per quei cittadini impossibilitati<br />

(o riluttanti) a recarsi a fare<br />

file agli Uffici Postali o in Banca.<br />

E non va dimenticato che la maggiorazione<br />

per la commissione dʼ incasso<br />

pari a 1,5% dellʼammontare viene<br />

applicata per questʼanno su ciascuna<br />

delle 3 Rate della Tares, mentre<br />

l'anno prossimo a regime le Rate<br />

saranno 4.<br />

E non è finita qui. <strong>Il</strong> bollettino premarcato<br />

di conto corrente, inviato al<br />

Contribuente dallʼUfficio Tributi di<br />

Anzio, può solo essere pagato recandosi<br />

presso gli uffici postali, perché<br />

il pagamento online su bancoposta<br />

non viene accettato in quanto<br />

il conto corrente postale aperto dal<br />

Comune per la Tares risulta ancora<br />

oggi non attivo.<br />

Per coloro i quali hanno un Conto<br />

Corrente Postale esiste un 4° Tipo di<br />

Pagamento molto più conveniente,<br />

non potendosi effettuare un Bonifico<br />

tra Conti Correnti Postali e cioè con<br />

Postagiro sia Online che agli Uffici<br />

Postali (Tributo + 0,50 Euro).<br />

Infine non bisogna farsi né incantare,<br />

né tantomeno farsi influenzare<br />

dalle probabili 2.000 attivazioni al sito<br />

comunale, perché intanto rappresentano<br />

solo un 3,5% della popolazione,<br />

ma fondamentalmente perché<br />

chi chiede lʼattivazione lo fa solo<br />

per curiosità, non certo per farsi<br />

“spennare” con una tassa aggiuntiva<br />

volendo effettuare un pagamento<br />

online!<br />

In più va notato che ad oggi la 1° rata<br />

pagata il 15/06/2013 su questo<br />

meraviglioso Sito Comunale risulta<br />

ancora da pagare!<br />

Lettera firmata<br />

Scrivi al <strong>Caffè</strong>: redazione.<strong>anzio</strong>nettuno@mediumsrl.it

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