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18<br />

SALUTE n. 271 - dal 1 al 28 agosto 2013<br />

SANITÀ: La storica clinica di Latina risponde concretamente al problema delle liste di attesa record nel Lazio<br />

LISTA D’ATTESA NO, GRAZIE<br />

La Casa di Cura San Marco<br />

opera in regime di<br />

convezione con il Sistema<br />

Sanitario Nazionale<br />

LE AZIENDE INFORMANO<br />

La Sanità laziale vanta numeri<br />

da capogiro, nel vero e proprio<br />

senso della parola. Purtroppo<br />

non solo di merito, soprattutto<br />

quando si parla delle famigerate<br />

“liste di attesa” che, a leggere i<br />

dati diffusi dal Cup regionale lo<br />

scorso giugno vantano un vero e<br />

proprio record della lentezza: a Tivoli<br />

per un ecodoppler<br />

si può<br />

rimanere in fila<br />

per oltre nove<br />

mesi, per una<br />

mammografia<br />

cinque. E se a<br />

Subiaco un'ecografia<br />

si deve<br />

prenotare almeno<br />

nove mesi<br />

prima, a Monterotondo<br />

per una<br />

spirometria si<br />

deve tirare il fiato<br />

per quasi tre<br />

mesi.<br />

Non va meglio<br />

per chi ha problemi di vista: ai Castelli<br />

una visita dall'oculista può richiedere<br />

cinque mesi di attesa.<br />

Numeri degni della tombola napoletana<br />

più folcloristica o di un'ardita<br />

estrazione del lotto. Perché qui<br />

non si tratta di tentare la fortuna,<br />

ma si parla della salute. Di tutti, e<br />

della propria. A chi non capita di<br />

doversi sottoporre ad un esame, ad<br />

un controllo medico, anche dei più<br />

semplici e comuni<br />

Perché aspettare mesi per avere<br />

una risposta sul proprio stato di salute<br />

La casa di Cura San Marco di<br />

Latina, che opera in regime di convenzione<br />

con il Sistema Sanitario<br />

Nazionale, tenta di rispondere concretamente<br />

a queste domande limitando<br />

- in molti casi azzerando - i<br />

tempi di attesa per ogni prestazione<br />

medica.<br />

«Per un un ecodoppler, o una visita<br />

cardiologica mediamente non si<br />

superano le due settimane di attesa»,<br />

ci dicono all'accettazione. E il<br />

Per tanti importanti<br />

esami, tariffe<br />

sociali e tempi<br />

d’attesa entro<br />

una settimana<br />

paziente può essere libero di scegliere<br />

se usufruire del regime convenzionato<br />

o privato come per tutte<br />

le altre prestazioni specialistiche:<br />

radiologia, chirurgia, ginecologia,<br />

dermatologia, bronco pneumologia,<br />

solo per citarne alcune.<br />

«Applichiamo tariffe che possiamo<br />

definire ‘sociali’ per tutti quegli<br />

esami come la Tac multistrato,<br />

l'ecografia, la mammografia digitale<br />

e la MOC. E l'attesa non supera i<br />

sette giorni», fa sapere l'amministrazione.<br />

«Sappiamo bene che spesso sono<br />

Novità: la mammografia digitale, più precisa, più leggera<br />

Nella prevenzione del carcinoma della mammella la<br />

diagnosi precoce di lesioni di piccole dimensioni permette<br />

un tempestivo trattamento terapeutico con ottime possibilità<br />

di guarigione completa ed interventi poco invasivi.<br />

Dallo scorso Maggio presso la Casa di Cura San Marco<br />

di Latina è operativo il mammografo digitale diretto,<br />

frutto della più avanzata tecnologia digitale, che permette<br />

un notevole miglioramento della qualità dellʼesame e<br />

conseguentemente della capacità di rilevare noduli mammari<br />

più piccoli rispetto alla tecnica analogica e al digitale<br />

indiretto.<br />

I principali vantaggi del digitale diretto consistono nella<br />

riduzione della dose di radiazioni sulla paziente, nel miglioramento<br />

della risoluzione di contrasto con conseguente<br />

possibilità di analizzare strutture mammarie molto piccole<br />

e complesse, in diagnosi più sicure e affidabili, nella<br />

possibilità di trasmissione a distanza delle immagini, per<br />

l'attività di teleconsulto.<br />

<strong>Il</strong> nuovo mammografo digitale diretto, frutto dellʼ avanzamento<br />

tecnologico e delle ricerca scientifica, rappresenta<br />

dunque la più efficace arma per la lotta contro il tumore<br />

più frequente nel sesso femminile.<br />

Tecnica all'avanguardia nella cura<br />

del carcinoma alla mammella<br />

gli anziani e i pensionati a dover<br />

usufruire dei nostri servizi e l'attuale<br />

periodo economico non è dei migliori,<br />

per nessuno, neanche per i<br />

più giovani. Ma sulla salute non si<br />

può e non si deve risparmiare».<br />

Èper questo che la Casa di Cura<br />

San Marco offre servizi e tecniche<br />

all'avanguardia senza fine di speculazione.<br />

Perché la salute è un diritto<br />

del cittadino e garantirla è un dovere<br />

del medico, come recita anche il<br />

giuramento di Ippocrate.<br />

Alla San Marco sembra che lo<br />

prendano alla lettera.<br />

<strong>Il</strong> carcinoma alla mammella costituisce<br />

la prima causa di morte tra le<br />

donne di età compresa tra i 40 e i 65<br />

anni, con 30.000 nuovi casi l'anno accertati<br />

in Italia.<br />

Presso la clinica San Marco di Latina<br />

si è deciso di affrontarlo attraverso<br />

una metodologia non demolitiva e poco<br />

invasiva, grazie alla nuova tecnica<br />

dell'identificazione del linfonodo sentinella<br />

mediante linfografia a fluorescenza.<br />

<strong>Il</strong> linfonodo sentinella è il primo linfonodo<br />

che riceve la linfa drenata direttamente<br />

dal tumore primario. A differenza<br />

della tecnica tradizionale, che<br />

prevede l'utilizzo della medicina nucleare,<br />

la tecnica innovativa oggi<br />

adottata in San Marco consiste nell'iniettare<br />

nel cavo ascellare della paziente<br />

un liquido luminescente il cui<br />

percorso nel sistema linfatico viene<br />

poi seguito dal chirurgo attraverso<br />

una camera sonda sviluppata per<br />

eseguire angiolinfografia a fluorescenza:<br />

il photo dynamics eye (PDE).<br />

Non appena il liquido si deposita<br />

sul primo linfonodo - detto appunto<br />

sentinella - il medico sa che deve andare<br />

ad intervenire solo su quella parte<br />

anatomica.<br />

Ciò permette quindi non solo di<br />

operare senza doversi avvalere della<br />

medicina nucleare ma, soprattutto,<br />

di non dover sottoporre la paziente<br />

ad un intervento demolitivo,<br />

delicato, e non privo di vari effetti<br />

collaterali, che consiste nell'asportazione<br />

di tutto il sistema linfatico<br />

ascellare, come previsto dalla tecnica<br />

tradizionale.<br />

Oggi la biopsia del linfonodo sentinella<br />

- grazie all'identificazione mediante<br />

linfografia a fluorescenza - ha<br />

dimostrato che le metastasi sono presenti<br />

solo nel 25% circa delle pazienti<br />

colpite dalla neoplasia. Ciò ha contribuito<br />

a raggiungere un grande risultato:<br />

ben 75 donne su 100 hanno potuto<br />

e possono tuttora evitare una inutile e<br />

dannosa dissezione ascellare.<br />

Una tecnica innovativa e di grande<br />

efficacia, quindi, praticata in poche<br />

strutture sul territorio nazionale,<br />

che vede la Clinica San Marco tra<br />

gli Istituti più all'avanguardia in Italia<br />

nella prevenzione e cura del tumore<br />

al seno.<br />

Casa di Cura San Marco<br />

Viale XXI Aprile, 2 - Latina<br />

Tel: 0773/46601<br />

Centro Unico di Prenotazione (CUP)<br />

Tel: 0773/466060

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