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BUROCRAZIA DOMESTICA n. 271 - dal 1 al 28 agosto 2013<br />
Bollette, ricevute, multe, scontrini, atti: ogni ‘pezzo di carta’ deve essere conservato per un certo numero di anni<br />
Quando si può buttare quel documento<br />
Sintetica guida per capire<br />
quando cestinare i<br />
pezzi di carta ‘scaduti’<br />
Renato Mastrella<br />
La ‘burocrazia<br />
domestica’ può<br />
diventare più<br />
complicata di quella<br />
di un’azienda<br />
ALTRE SPESE<br />
Documento<br />
Multe (ricevuta di pagamento)<br />
Assicurazioni<br />
Scontrini d'acquisto<br />
Ricevute alberghi e pensioni<br />
Ricevute di scuola e centri sportivi<br />
Parcelle di professionisti e artigiani<br />
(avvocati, commercialisti, idraulici, elettricisti, ecc.)<br />
Ricevute di spedizionieri o trasportatori<br />
Atti notarili (rogiti, atti di separazione ecc.)<br />
Tributi, multe, bollette, rate: un<br />
incubo quotidiano che salassa il<br />
nostro conto, ma anche un tormento,<br />
causato dall'obbligo di conservarne<br />
i relativi documenti. Dobbiamo<br />
quindi trasformarci in tanti piccoli<br />
archivisti. Ed oggi che molte<br />
utenze possono arrivare anche per<br />
email, oltre che per posta tradizionale,<br />
l'attività di controllo e di conservazione<br />
è in realtà diventata più<br />
difficile.<br />
È buona regola non buttare mai<br />
nulla, nemmeno ciò che è saldato,<br />
chiuso, estinto, perché c'è sempre<br />
qualcuno che potrebbe chiedercelo.<br />
Ma allora, la bolletta della SIP<br />
del 1972 la devo ancora tenere<br />
<strong>Il</strong> problema dei tempi di archiviazione<br />
obbligatoria della documentazione<br />
della burocrazia domestica<br />
non è di semplice lettura. Ogni Ente<br />
ha un suo regolamento, ogni ambito<br />
una sua legge, e alla fine rischiamo<br />
di cestinare qualcosa che<br />
ancora potrebbero richiederci o al<br />
contrario di tenere una vera e propria<br />
montagnoa di scartoffie diventate<br />
ormai inutili.<br />
Cerchiamo allora di fare un po'<br />
di chiarezza e riepilogare per quanto<br />
tempo abbiamo l'obbligo di conservare<br />
un certo documento. ualche<br />
volta però il documento in questione<br />
potrebbe tornarci utile anche<br />
oltre il "tempo obbligatorio",<br />
per questo in alcuni casi viene indicato<br />
anche il tempo consigliato di<br />
conservazione<br />
Tempo di conservazione<br />
5 anni<br />
1 anno dalla scadenza<br />
(salvo diversi tempi previsti da contratto)<br />
5 anni (se usate per detrazioni)<br />
2 anni<br />
(salvo prolungamento garanzia)<br />
6 mesi<br />
1 anno<br />
5 anni (se detratte da Irpef)<br />
3 anni<br />
1 anno<br />
18 mesi (trasporti extraeuropei)<br />
Per sempre<br />
CASA<br />
Documento<br />
Bollette domestiche<br />
(acqua, gas, luce, telefono)<br />
Bollette del cellulare<br />
Canone TV<br />
Affitti<br />
Spese condominiali<br />
TRIBUTI<br />
Documento<br />
Giustificativi delle spese da detrarre 5 anni *<br />
(spese mediche, ristrutturazioni, ecc.)<br />
Quietanze dei pagamenti dei tributi 5 anni *<br />
(mod. F24, Ici/Imu, Tarsu/Tares ecc.)<br />
Bollo auto<br />
BANCA<br />
Tempo di conservazione<br />
3 anni<br />
(consigliabile 5 anni)<br />
(*) a partire dall'anno successivo alla dichiarazione di riferimento<br />
Documento<br />
Estratti conto<br />
Mutui (quietanze delle rate)<br />
Tempo di conservazione<br />
10 anni<br />
10 anni<br />
Cambiali 3 anni *<br />
Titoli di Stato 5 anni *<br />
(*) dalla data della scadenza<br />
Tempo di conservazione<br />
5 anni<br />
(consigliabile 10 anni)<br />
10 anni<br />
10 anni<br />
5 anni<br />
5 anni