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Matteo Zezza - Precedente versione del sito - Consiglio Regionale ...

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ne a questo scopo. Com'è percepibile anche da quanto osservato in precedenza,<br />

le misure utilizzabili sono estremamente varie.<br />

Infatti, in questo ambito rientrano le politiche generali per lo sviluppo<br />

e l'occupazione nonché interventi specifici ritagliati in funzione di determinate<br />

aree o di particolari soggetti.<br />

D'altra parte, è proprio la molteplicità <strong>del</strong>le dimensioni che assume il<br />

lavoro sommerso a rendere indispensabile la progettazione di misure di<br />

contrasto che siano dettagliatamente ritagliate sulla tipologia di lavoro<br />

sommerso che si intende aggredire e che siano accompagnate da altre<br />

misure più generali di tipo strutturale volte a rendere possibile lo sviluppo<br />

economico in un clima di estesa legalità 2 .<br />

Stante la vastità <strong>del</strong> fenomeno, qui vanno sottolineati alcuni punti fondamentali.<br />

In primo luogo, che le politiche di contrasto <strong>del</strong> lavoro sommerso<br />

in territori <strong>del</strong> Paese dove esso è ampiamente diffuso sono inscindibilmente<br />

connesse ad un forte impegno di tutti i soggetti istituzionali<br />

interessati.<br />

In questo quadro, un ruolo cardine è sicuramente svolto dalle forme di<br />

programmazione negoziata e di concertazione territoriale nonché dal<br />

costante dialogo tra le Parti Sociali e le autorità pubbliche aventi competenza<br />

in materia. Ciò perché, dove il sommerso assume dimensioni rilevanti,<br />

le politiche per l'occupazione e lo sviluppo non possono non caratterizzarsi<br />

come politiche per la lotta contro il lavoro sommerso. Peraltro, calibrare<br />

le misure di contrasto <strong>del</strong> lavoro sommerso alle sue particolari dimensioni,<br />

è possibile solo spostando il livello d'intervento nel territorio dove<br />

appunto alligna il fenomeno da affrontare; e tale metodo operativo richiede<br />

l'instaurazione di una fitta collaborazione tra tutti i soggetti competenti<br />

a questo livello.<br />

In secondo luogo, è indispensabile che la strumentazione per l'emersione<br />

sia accompagnata dall'istituzione di apparati effettivamente in grado<br />

2 È questa la prospettiva indicata dal DCIP, dove viene suggerita la creazione di un sistema<br />

integrato a due livelli: uno generale "che aggredisca le condizioni strutturali" <strong>del</strong><br />

lavoro sommerso; e uno mirato, "collegato alle specificità settoriali e locali <strong>del</strong> fenomeno".<br />

Sicché, da un lato, le proposte d'intervento devono "disegnare un sistema generale e<br />

diffuso, ricreare le condizioni per rendere possibile e conveniente l'emersione e per limitare<br />

i rischi di immersione"; dall'altro, "questo sistema generale, che attiene alle condizioni<br />

ambientali, sociali, ed economiche, all'habitat per lo sviluppo, si deve poi connettere<br />

a misure specifiche, che riguardano determinate aree, settori e fenomeni".<br />

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