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energia del mare

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MERCATO<br />

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia<br />

abbraccia la causa <strong>del</strong>l'Open Access<br />

L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha<br />

confermato, insieme agli altri Enti di ricerca e agli<br />

Atenei italiani, con la Road Map 2014-2018, la sua<br />

adesione a sostenere lo sviluppo <strong>del</strong>l'Open Access<br />

e l'internazionalizzazione <strong>del</strong>la ricerca scientifica.<br />

Sostenere l'attuazione di politiche istituzionali volte a consolidare lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>l'Open Access (OA) e a favorire le opportunità di internazionalizzazione <strong>del</strong>la<br />

ricerca scientifica italiana in linea con le indicazioni <strong>del</strong>la Commissione Europea<br />

(Horizon 2020). Sono alcuni degli obiettivi <strong>del</strong>l'accordo <strong>del</strong>la Road Map<br />

2014-2018, sottoscritto dal Presidente <strong>del</strong>l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia<br />

(Ingv), Stefano Gresta, insieme agli altri Enti di ricerca e Atenei italiani,<br />

nell'Aula Magna <strong>del</strong>l'Università di Messina, in occasione <strong>del</strong> decennale <strong>del</strong>la<br />

firma apposta nel 2004 alla Dichiarazione di Messina dai Rettori <strong>del</strong>le università<br />

italiane (http://decennale.unime.it/).<br />

"Con la firma di questo Accordo", spiega Stefano Gresta, "l'Ingv, da sempre<br />

favorevole a un approccio condiviso tra le istituzioni accademiche e di ricerca<br />

italiane grazie al sostegno e al coordinamento <strong>del</strong>la Conferenza dei rettori <strong>del</strong>le<br />

università italiane (Crui), si impegna ad adottare una policy nazionale per il deposito,<br />

l'accesso aperto e l'uso dei dati prodotti dalla comunità scientifica, secondo<br />

quanto indicato dalla Commissione Europea e gli standard internazionali. Il contributo<br />

<strong>del</strong>l'Ingv, risultato fra gli enti pubblici di ricerca (Epr), nell'ultima valutazione<br />

<strong>del</strong>l'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione <strong>del</strong> sistema universitario e <strong>del</strong>la<br />

ricerca), il più innovativo in rapporto alle sue dimensioni (con una percentuale <strong>del</strong><br />

22,2%), consentirà di migliorare la circolazione e la diffusione dei risultati <strong>del</strong>le<br />

ricerche nei settori <strong>del</strong>la geofisica, vulcanologia e ambiente".<br />

L'Ingv è stato uno degli gli enti di ricerca pionieri <strong>del</strong>l'accesso aperto. Dal 2005<br />

possiede un archivio digitale di geosciences harvestabile, interoperabile con tutti<br />

gli archivi internazionali, che rende fruibili le pubblicazioni <strong>del</strong>l'Ente, prive di<br />

vincoli editoriali (www.earthprints.org). Dal 2010 ha anche messo online e ad accesso<br />

aperto la rivista Annals of geophysics (www.annalsofgeophysics.eu), la cui<br />

prima pubblicazione risale al 1948, con il mo<strong>del</strong>lo gold road, ossia pubblicazione<br />

di articoli Open Access, scaricabili gratuitamente sotto la licenza creative Common<br />

3.0 attribution. Altra sfida in questo settore, la nuova piattaforma <strong>del</strong>l'Ingv,<br />

EPOS (http://www.epos-eu.org/), una infrastruttura per la condivisione virtuale<br />

dei risultati <strong>del</strong>le ricerche teoriche e sperimentali e l'accesso a nuovi dati, prodotti<br />

scientifici e laboratori.<br />

“L'Open Access non solo potenzia la ricerca, ma sviluppa l'innovazione e avvicina<br />

la scienza ai cittadini. Consentire alla comunità scientifica di sfruttare pienamente<br />

le opportunità offerte da questo strumento, sia nelle sue forme di editoria alternativa,<br />

sia come mezzo per la divulgazione <strong>del</strong>la propria opera in parallelo ai<br />

canali di editoria tradizionale, rappresenta una grande opportunità per il futuro<br />

<strong>del</strong>la comunicazione scientifica.”<br />

conclude il Presidente <strong>del</strong>l'Ingv.<br />

(Fonte: INGV)<br />

Yallowscan: il laser scanner da drone<br />

Microgeo propone il primo dispositivo Lidar Laser<br />

Scanner integrato a bordo <strong>del</strong> drone multirotore,<br />

UAV Lidar, IMU e GPS in soli due chilogrammi<br />

di payload.<br />

Il sistema multi target integrato (fino a 3 echi)<br />

garantisce una elevata penetrazione <strong>del</strong> segnale<br />

nella vegetazione. La piena sicurezza <strong>del</strong> sistema<br />

è assicurata dall'impiego di un laser in classe 1.<br />

La memorizzazione dei dati avviene direttamente<br />

on-board. Il sistema è compatibile con altre piattaforme<br />

mobili (autoveicoli, imbarcazioni, veicoli<br />

su rotaia).<br />

Sistema UAV LIDAR<br />

• Laser, IMU e GPS integrati<br />

• Laser Classe 1<br />

• Lunghezza d'onda: 905 nm<br />

• Divergenza <strong>del</strong> fascio: 0.1 x 0.8°<br />

• Portata: consigliata 100 m, max 150 m<br />

• Risoluzione: 4 cm<br />

• Accuratezza assoluta (XY): 10 cm + 1% x Altitudine<br />

• Accuratezza assoluta (Z): 10 cm + 0.5% x Altitudine<br />

• Campo di ripresa <strong>del</strong>lo scanner: consigliata 60°, max 100°<br />

• Risoluzione angolare <strong>del</strong>lo scanner: 0,125°<br />

• E chi per ogni singolo impulso: fino a 3<br />

• Dimensioni: L.150 mm, P. 200 mm, H. 150 mm<br />

• Autonomia: 2 ore (consigliata)<br />

• Temperatura di esercizio: -20°C - +50°C<br />

(Fonte: Microgeo)<br />

Autodesk rilascia un nuovo<br />

servizio cloud per l’interoperabilità<br />

in campo civile<br />

Autodesk ha reso disponibile un<br />

nuovo servizio Cloud, chiamato<br />

Civil Engineering Data Translator,<br />

che permette la conversione bidirezionale<br />

dei dati tra AutoCAD<br />

Civil 3D e i software Bentley®<br />

GEOPAK® e Bentley® Inroads®.<br />

Non si tratta di un semplice traduttore<br />

<strong>del</strong> formato DGN di Microstation: questo nuovo servizio cloud<br />

permette di tradurre tutti gli elementi a valore aggiunto di un progetto<br />

stradale: punti rilevati (points), piani quotati <strong>del</strong> terreno (Surfaces), tracciati<br />

(Alignments) livellette (Profiles) e così via.<br />

Il traduttore, quindi, permette ad AutoCAD Civil 3D di usare, senza perdere<br />

informazioni, i progetti realizzati con i software concorrenti di Bentley.<br />

Oppure, di tradurre i progetti realizzati con AutoCAD Civil 3D per chi usa<br />

i software Bentley® GEOPAK® e Bentley® Inroads®.<br />

Il servizio Cloud è disponibile per i possessori <strong>del</strong> contratto di manutenzione<br />

(Autodesk Subscription) per AutoCAD Civil 3D, oppure Infrastructure<br />

Design Suite Premium ed Ultimate.<br />

(Fonte: Autodesk)<br />

Nuove stampanti 3D di<br />

HP, la forma <strong>del</strong> futuro<br />

Immaginate l'innovazione che<br />

migliora le prestazioni in tutte<br />

le dimensioni. Adesso è diventata<br />

realtà grazie alla nuova<br />

stampante 3D di HP Multi Jet<br />

Fusion. Grandi salti avanti per<br />

quanto riguarda la velocità di<br />

stampa e la qualità dei pezzi.<br />

Per non parlare <strong>del</strong>le nuove<br />

funzionalità di colore che la rendono più creativa nei materiali.<br />

Sfruttando decenni di leadership nel settore <strong>del</strong>la stampa ed<br />

ispirata alla collaborazione creativa tra materiali e soluzioni software<br />

complete, HP Multi Jet Fusion, si basa su un'architettura<br />

proprietaria sincrona e multi-agent che migliora l'intero processo<br />

di stampa.<br />

La tecnologia HP Multi Jet Fusion, permette al mondo, di realizzare<br />

a pieno potenziale le parti altamente funzionali <strong>del</strong>la stampa in<br />

3D e di controllare le proprietà dei materiali, al di là, di quelle che<br />

si trovano in altri processi di stampa 3D, come le texture, l'attrito,<br />

la forza e l'elasticità, le proprietà termiche, e altro ancora.<br />

(Fonte: HP)<br />

visita il sito www.rivistageomedia.it<br />

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