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energia del mare

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MERCATO<br />

Intergeo: Topcon vince<br />

il 'Wichmann Innovation<br />

Award' con il Topcon LN-<br />

100 per il BIM<br />

Durante l'ultimo Intergeo Topcon<br />

Positioning Group ha vinto il<br />

'Wichmann Innovation Award'<br />

con il Topcon LN-100. Il premio<br />

viene assegnato annualmente al<br />

miglior prodotto o applicazione,<br />

da una giuria indipendente di<br />

importanti professionisti <strong>del</strong>la geomatica<br />

in occasione <strong>del</strong>la fiera<br />

Intergeo in Germania.<br />

Piazzatosi al primo posto su una<br />

platea di nove nomination, il Topcon LN-100, sistema monoperatore<br />

per il tracciamento di cantiere, è stato scelto avendo in mente<br />

criteri di “innovazione, facilità d'uso e praticità”.<br />

“L'attuale accelerazione <strong>del</strong>l'implementazione <strong>del</strong> BIM, combinata<br />

con la necessità di soluzioni di posizionamento di precisione facili<br />

da usare che l'LN-100 offre, hanno fatto ricadere la scelta su<br />

Topcon,” ha detto Ian Stilgoe, director of geomatics di Topcon.<br />

“Caratteristiche uniche come l'auto-livellamento, l'ininterrotto flusso<br />

dei dati dal progetto alla campagna e la semplicità di utilizzo, si<br />

sono rivelati benefici determinanti per l'utente.<br />

“Eliminando il superfluo ed alcune caratteristiche "intimidatorie"<br />

proprie di una stazione totale robotica, l'LN-100 si presenta come<br />

uno strumento dedicato ideale, con in più una ridotta curva di apprendimento,<br />

per le operazioni di tracciamento di cantiere e controllo<br />

qualità,” ha aggiunto Stilgoe.<br />

Questo è il terzo anno che viene assegnato il premio 'Wichmann<br />

Innovation Award'.<br />

(Fonte: Geotop Topcon Italia)<br />

Optech annuncia il primo sensore LiDAR multispettrale<br />

Optech ha appena annunciato un passo avanti molto importante<br />

per sensori lidar aviotrasportati. Il Titan è il primo sensore<br />

lidar multispettrale al mondo. Titan si stacca dalla convenzione,<br />

combinando tre fasci di lunghezze d'onda diverse, aumentando<br />

il contenuto di informazioni che possono essere derivate dalla<br />

superficie rilevata e permettendo ai professionisti <strong>del</strong> rilievo<br />

di poter affrontare molte altre applicazioni utilizzando un solo<br />

sensore.<br />

Titan è dotato di tre fasci laser indipendenti a diverse lunghezze<br />

d'onda, con una frequenza di campionamento a terra combinata<br />

prossima a 1 MHz. Il sensore include la piena compatibilità<br />

per gyro-stabilizzazione per la predittività <strong>del</strong>la distribuzione dei<br />

punti e uno scanner completamente programmabile per significativi<br />

aumenti di densità dei punti in angoli visuali (FOV) stretti.<br />

(Fonte Optech)<br />

Presentata da ENEA una nuova metodologia basata su LiDAR per prevedere<br />

le eruzioni vulcaniche<br />

Riuscire a prevedere l’approssimarsi di un’eruzione vulcanica, potendo preallertare le popolazioni<br />

<strong>del</strong>le zone circostanti potrebbe presto diventare una realtà grazie ad una tecnologia<br />

tutta italiana presentata oggi a Monaco di Baviera presso l’Agenzia Aerospaziale<br />

tedesca, in una conferenza di esperti europei ed aziende leader <strong>del</strong> settore.<br />

Si tratta di un radar laser (o LiDAR) messo a punto dall’ENEA, basato su una tecnologia<br />

molto sofisticata che permette, per la prima volta, di misurare la concentrazione di Co2 nei<br />

gas vulcanici, un’operazione che con altre tecniche è rara, lenta, pericolosa e complessa<br />

anche per la difficoltà <strong>del</strong>la distanza.<br />

Sono stati i vulcanologi a chiedere all’ENEA di sviluppare un radar laser capace di misurare<br />

rapidamente e a distanza il biossido di carbonio nei fumi, in modo da affinare i mo<strong>del</strong>li<br />

di previsione <strong>del</strong>le eruzioni, sperando in futuro di poter allertare la popolazione in caso<br />

di pericolo.<br />

"Misurare il biossido di carbonio in pennacchi vulcanici è una sfida scientifica e tecnologica<br />

di estrema importanza. Infatti, è ormai assodato che le eruzioni sono precedute dall’aumento<br />

di questo gas nel fumo che esce dal cratere" spiega Luca Fiorani <strong>del</strong> Laboratorio<br />

Diagnostiche e Metrologia <strong>del</strong> Centro ENEA di Frascati che ha sviluppato il radar-laser.<br />

Il laser-radar è stato messo a punto nell’ambito <strong>del</strong> progetto europeo BRIDGE (Bridging<br />

the gap between gas emissions and geophysical observations at active Volcanoes)<br />

<strong>del</strong>l’European Research Council, coordinato dal Prof. Alessandro Aiuppa <strong>del</strong>l’Università di Palermo ed è stato chiamato BILLI, acronimo<br />

di BrIdge voLcanic Lidar.<br />

BILLI è in grado di misurare fino ad un chilometro di distanza e, grazie ad un sistema di specchi, il fascio laser può essere orientato in<br />

qualsiasi direzione, mirando con precisione la zona di pennacchio vulcanico da investigare. I primi test sul campo sono stati fatti dal 13<br />

al 17 ottobre presso la solfatara di Pozzuoli con il supporto dei ricercatori <strong>del</strong> Laboratorio di Chimica Ambientale <strong>del</strong>l’ENEA <strong>del</strong> Centro<br />

Ricerche Portici.<br />

"Una misura <strong>del</strong> genere non era mai stata fatta in precedenza– osserva il Prof. Aiuppa – e il radar laser permetterà di effettuare scansioni<br />

dei pennacchi vulcanici, simili alle tomografie, con rapidità e continuità molto superiori a quelle ottenute finora, con lo scopo finale di<br />

sorvegliare le emissioni di fluidi dai vulcani attivi, comprenderne il comportamento, e contribuire alla previsione <strong>del</strong>le sue dinamiche."<br />

La tecnologia radar laser di BILLI si presta anche ad altre applicazioni in ambienti ostili, come i luoghi dove si è sviluppato un incendio o<br />

in contesti industriali o cittadini dove ci sono emissioni dovute a processi di combustione.<br />

Sotto potete vedere il video di presentazione <strong>del</strong> progetto realizzato da ENEA.<br />

(Fonte: ENEA)<br />

34 GEOmedia n°5-2014

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