«IL SISTEMA PVQ» - Cinque Quotidiano

martedì 11 dicembre 2012
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ISTITUZIONI
L’INCHIESTA
Accusato di corruzione, falso e truffa è tornato libero dopo 59 giorni di carcere
Pvq, l’affondo di Dolce: «Perchè
la banca pagava tutti tranne me»
L’imprenditore titolare del Punto verde di Spinaceto punta il dito contro il sistema creditizio poco trasparente
e smentisce l’esistenza di pizzini e di un libro mastro dove sarebbero iscritti tutti i politici “sotto mazzetta”
I
l 27 marzo 2012 Massimo Dolce
con il socio Marco Bernardini
veniva arrestato con l’accusa
di corruzione, falso e truffa
per i finanziamenti relativi al
punto verde qualità di Parco Spinaceto.
In galera finivano anche
l’architetto Massimo Volpe e la
sua amica Annamaria Parisi ai
domiciliari, funzionari del comune
deputati alla verifica degli
stati avanzamenti lavori e alle
successive erogazioni della Bcc
garantite da una pazzesca fideiussione
del Campidoglio al 95%.
Dopo 59 giorni di carcere oggi
Dolce è a piede libero. L’imprenditore,
che abbiamo incontrato,
si difende e punta il dito verso
un sistema di credito facile dai
criteri non sempre trasparenti.
Approfitta subito dell’occasione
per smentire l’esistenza di pizzini
e di un libro mastro dove sarebbero
iscritti tutti i politici sotto
mazzetta. «Non è mai esistito -
ci dice - e tanto meno ho mai indicato
il nome dell’assessore
Marco Visconti, che conosco a
malapena. Per quanto riguarda
il famoso memoriale di vero c’è
solo una mia nota difensiva di
due paginette consegnata al procuratore
Orano. Semmai il memoriale
è la denuncia presentata
alla Procura dal socio di maggioranza
della Maspen Sport Center
Fabrizio Cerqueti, socio di
comodo che fra l’altro è mio cognato».
Detta così parrebbe una
faccenda di famiglia anche se di
fatto Dolce non nega di essere il
deus ex machina di tutta l’operazione
Spinaceto. Anzi, lo rivendica;
così come non nega che
solo dal 2007 si occupa di acquisire
Punti Verdi, tanto che
ammette di aver anche tentato
di acquisire quelli dell’Olgiata e
di Feronia. «Potevo permettermi
di mirare a tali acquisizioni grazie
alla Virgin britannica (grande
multinazionale del fitness e degli
impianti per il benessere, ndr)
da sempre molto interessata ai
punti verdi di Roma, che si era
impegnata con me a gestire quello
di Spinaceto contro un canone
annuo con il quale intendo pagare
il mio mutuo con la Bcc».
Il Pvq di Feronia
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Dolce è uomo di mondo e non
nega i regalini all’architetto Stefano
Volpe e alla sua amica Parisi.
Tanto meno smentisce i
5.000 euro fatti consegnare all’architetto
Mastrangelo per la
campagna elettorale della sinistra
nel del 2008 quando ancora
si occupava dei Pvq, nè le due
tranche di 10.000 euro ciascuna
generosamente elargite all’architetto
de Missier per oliare le
sue pratiche prima di Mastrangelo.
Insomma, il sistema funzionava.
Sui controlli di questi
avanzamenti, i dubbi sono più
che fondati e non si tratta solo
del caso di Feronia di Lucia Mokbel
e dell’architetto Scarrozza
che peraltro Dolce ha frequentato
benissimo, ma della collaudata
pratica delle fatture gonfiate. A
tale scopo c’erano dei “fatturifici”
che funzionavano a peno
regime almeno sino al marzo
Ama-Confcommercio
Accordo per
rateizzare la Tari
Confcommercio Roma e A.M.A. hanno
firmato ieri un protocollo d'intesa per
permettere alle attività commerciali di
usufruire di pagamenti dilazionati per
quanto concerne la tariffa comunale sui
rifiuti (Ta.Ri). L’accordo prevede che le
aziende possano rateizzare la spesa
per le bollette fino ad un massimo di
24 mesi con in più la facoltà di
richiedere una rateizzazione più ampia
nel caso in cui vengano fornite, da
parte delle imprese richiedenti, apposite
fideiussioni bancarie, oppure in presenza
di una garanzia da parte di un apposito
fondo dedicato, o di un Confidi. «Data
la difficile congiuntura economica che
gli imprenditori romani ed il settore del
commercio in particolare si trovano ad
affrontare – dichiara il presidente della
Confcommercio Roma, Giuseppe Roscioli
- ci è sembrato opportuno rispondere
alle esigenze delle imprese attraverso
un'iniziativa concreta ed efficace».
Deus ex machina
Sulle aree di Olgiata e
Feronia ricorda:
«Potevo permettermi
di mirare a tali
acquisizioni grazie alla
Virgin britannica, che si
era impegnata con me
a gestire quello di
Spinaceto»
dell’anno scorso quando dopo
l’arresto di Dolce, la Bcc ha chiuso
i cordoni della borsa e ha cominciato
a batter cassa con il
Comune come è successo per i
circa 12 milioni della Perconti e
Tiburtino sud. «Io la mia rata di
Campi nomadi
«Soluzioni vere per
via Baccanello»
Meno di due mesi fa è stato realizzato
lo sgombero di Via Baccanello, oggi
quello di Via Ponte degli Incastri: due
azioni che potrebbero sembrare un risultato,
ma di fatto sono solamente
enormi manovre elettorali. Le ordinanze
emesse 12 anni fa, e ripetute in questa
consiliatura, dovrebbero essere eseguite
al fine di risolvere il problema alla
radice e non per cercare di dimostrare
l’attività di un Municipio fermo da
cinque anni. E’ sotto gli occhi di tutti gli
abitanti di Cesano la condizione in cui
versa ancora lo stabile di Via Baccanello,
ed è assurdo che non si sia risolto
nulla ed ora si proceda ad un altro
sgombero». Lo afferma Daniele Torquati
Capogruppo PD Municipio Roma XX .
«Non abbiamo bisogno di spot elettorali
e di ulteriori cattedrali nel deserto,
come il palazzetto dello sport: per
questo chiedo soluzioni immediate per
lo stabile di Via Baccanello».