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«IL SISTEMA PVQ» - Cinque Quotidiano

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martedì 11 dicembre 2012<br />

WEB: cinquegiorni.it<br />

4 @: info@cinquegiorni.it<br />

I<br />

istituzioni<br />

L’annuncio del commissario di governo Enrico Bondi<br />

SANITÀ<br />

Idi, sbloccati 5 milioni<br />

In arrivo due stipendi<br />

I pagamenti sui conti correnti dei 1800 lavoratori<br />

del gruppo previsti entro una settimana<br />

MONDO CATTOLICO<br />

lavoratori del gruppo Idi-San Carlo di Nancy avranno<br />

entro una settimana lo stipendio. Nel giorno della visita<br />

del sindaco al Gemelli e alla vigilia della grande mobilitazione<br />

del mondo della sanità (oggi davanti alla sede<br />

della Regione Lazio), ieri l’annuncio è arrivato direttamente<br />

dal commissario di Governo Enrico Bondi tramite una<br />

nota del Consiglio dei ministri e riporta un po’ di serenità<br />

tra le 1800 famiglie dei dipendenti che non vedono entrate<br />

da agosto, pur essendosi recati al lavoro senza interrompere<br />

i servizi delle strutture sanitarie in cui operano. Il tribunale<br />

fallimentare, dunque, come spiega la nota del governo<br />

«si è pronunciato a favore della liquidazione delle fatture<br />

relative al corrente maturato dal 24 ottobre, per un<br />

importo di circa 5 milioni di euro». Lo sblocco dei fondi<br />

permetterà di liberare una prima tranche di denaro da destinare<br />

al pagamento di un paio di mensilità dei 1800 dipendenti.<br />

Nel pomeriggio è stato poi riferito che ci vorrà<br />

una settimana per effettuare i pagamenti, dopo che in<br />

Campidoglio si erano riuniti con il sindaco i vertici dell’istituzione<br />

sanitaria religiosa e della sanità locale: il direttore<br />

generale Asp Gabriella Guasticchi, il direttore generale<br />

Asl Roma E, Maria Sabia, il direttore generale Idi-<br />

San Carlo, Mario Braga e per la prima volta anche i rappresentanti<br />

della proprieta Domenico Gianpietruzzi, Luca<br />

Voglino, Padre Daniele Bertoldi, il provinciale Ordine<br />

della Congregazione dei figli dell'Immacolata Concezione<br />

che è titolare delle strutture sanitarie. Quanto al piano<br />

industriale e alla possibiità che vengano sbloccati gli altri<br />

37 milioni di euro del gruppo sanitario, però ancora<br />

nessuna novità. La notizia dello sblocco dei 5 milioni comunque<br />

è stata accolta con soddisfazione dai lavoratori e<br />

dalle forze politiche: se per il senatore Ignazio Marino è<br />

ancora un «parziale risarcimento», per Nicola Zingaretti<br />

si tratta della «prima importante vittoria dei lavoratori e<br />

della loro mobilitazione», mentre per Gianluca Peciola di<br />

Sel ora «è necessario ora definire il futuro delle tre strutture<br />

sanitarie».<br />

Per i lavoratori però le difficoltà non finiscono qui. Dopo<br />

mesi senza stipendio molti avranno ancora bisogno di<br />

aiuti e assistenza. Per questo il municipio XVIII, come<br />

spiega il suo presidente Daniele Giannini «continua la<br />

raccolta di generi alimentari a favore delle famiglie dei<br />

lavoratori dell'IDI-San Carlo». L’iniziativa, cominciata lo<br />

scorso venerdì con ottimi risultati, è stata concordata tra<br />

il presidente del Municipio e alcuni rappresentanti dei lavoratori.<br />

«I prodotti donati dai cittadini - spiega la nota -<br />

come alimenti non deperibili e/o a lunga conservazione<br />

saranno raccolti e consegnati al coordinamento dei lavoratori<br />

che provvederà a destinarli alle famiglie che più<br />

soffrono il blocco degli stipendi».<br />

F.U.<br />

Garbatella<br />

Assemblea al Cto<br />

«Occupazione continua»<br />

Dopo un’affollata assemblea da ieri è mobilitazione<br />

all’ospedale CTO. «Giù le mani dal CTO e dal<br />

diritto alla salute» dichiarano il presidente del municipio<br />

XI Andrea Catarci e Antonio Bertolini,<br />

delegato alla Sanità del Municipio Roma XI.<br />

«L’assemblea permanente del CTO ha deciso di occupare<br />

l’ospedale e il quartiere si sta stringendo intorno<br />

al personale in mobilitazione. All’entrata, al<br />

gazebo con lo striscione Cto occupato è un via vai<br />

di persone che portano ogni sorta di sostegno.<br />

Sono in agitazione tutte le categorie ospedaliere,<br />

che garantiscono l’assistenza ma si astengono da<br />

tutte le attività complementari e non indispensabili<br />

come quelle formative» conclude Catarci.<br />

Colleferro<br />

Scoppia il pronto soccorso<br />

Il sindaco scrive alla Asl<br />

«Da giorni mi vengono rappresentate le problematiche<br />

di una struttura che, anche a causa<br />

della chiusura del vicino ospedale di Anagni<br />

(Fr), è subissata di richieste da parte dei<br />

cittadini di tutto il comprensorio e che spesso<br />

non possono essere esaudite, tanto da costringere<br />

alcuni a rivolgersi altrove». Lo scrive in<br />

una lettera al Dg dell'Asl RmG, il sindaco di<br />

Colleferro Mario Cacciotti. Il Pronto soccorso<br />

dell’ospedale “Parodi Delfino” spiega Cacciotti<br />

«in questi giorni è assediato dalle richieste<br />

degli utenti. Comprenderà che la situazione<br />

non è a lungo sostenibile e, pertanto –<br />

conclude Cacciotti -, le chiedo di considerare<br />

seriamente l'opportunità di fare le giuste correzioni,<br />

affinchè il nostro Pronto soccorso possa<br />

operare al meglio e soddisfare le richieste di<br />

quanti vi si rivolgono per le cure necessarie».<br />

All’Università Europea di Roma<br />

l’etica è dentro il piano di studi<br />

L’ateneo nato nel 2005 offre percorsi<br />

di formazione nei quali valorizza<br />

anche la crescita umana degli<br />

studenti<br />

Roma, i ragazzi possono toccare con<br />

mano situazioni di forte disagio.<br />

Come ci racconta David Apa, attuale responsabile<br />

del dipartimento sociale, «inizialmente<br />

ogni ragazzo prende con avversione<br />

l’obbligo di intraprendere queste<br />

iniziative, ma nel 95% dei casi alla fine<br />

Formazione<br />

Gli iscritti devono frequentare<br />

corsi specifici o svolgere un<br />

servizio sociale vero e proprio<br />

all’interno di una struttura<br />

«Formiamo persone, prepariamo professionisti».<br />

E’ questo il motto dell’Università Europea<br />

di Roma, fondata nel 2005 dalla Congregazione<br />

dei Legionari di Cristo con sede<br />

in via degli Aldobrandeschi, 190 nel XVIII<br />

municipio, dietro la via Aurelia.<br />

Il progetto formativo UER si basa sul<br />

concetto di università che non si limita<br />

alla mera trasmissione di competenze<br />

settoriali finalizzate al conseguimento<br />

di un titolo accademico, ma ha come<br />

obiettivo primario la crescita umana degli<br />

studenti con lo scopo di formare persone<br />

in grado di apportare innovazione e qualità<br />

in ogni contesto sociale nel quale<br />

saranno chiamate ad operare.<br />

L’importanza delle competenze professionali<br />

è, quindi, condizione necessaria,<br />

ma non sufficiente, per creare dei professionisti<br />

qualificati, che, per essere<br />

tali, devono saper dare la giusta attenzione<br />

anche agli aspetti etici e valoriali.<br />

Per realizzare tale finalità dal 2006, dall’idea<br />

del rettore il prof. Scarafoni e<br />

grazie al lavoro dalla dottoressa Lorenza<br />

Cannarsa, l’università ha imposto nel<br />

curriculum di ogni studente il conseguimento<br />

di 2 crediti formativi attraverso<br />

un’attività sociale obbligatoria di un<br />

anno, che può concretizzarsi in corsi<br />

specifici legati alle tematiche etiche, oppure<br />

in un servizio sociale vero e proprio.<br />

Sul piano teorico, attraverso la collaborazioni<br />

con il Parlamento Europeo e la<br />

Corte internazionale di Giustizia, è data<br />

ai ragazzi la possibilità di simulare l’iter<br />

di atti del parlamento o delle Nazioni<br />

Unite riguardanti tematiche di natura etico-sociale<br />

ed ambientale. Sul piano pratico,<br />

invece, sono messi a disposizione<br />

quelli che sono definiti i “laboratori di<br />

responsabilità sociale”, per cui attraverso<br />

gli accordi che l’ateneo ha sancito con<br />

diverse realtà operanti nel sociale a<br />

del percorso formativo i ragazzi cambiano<br />

completamente idea: ci ringraziano per<br />

l’opportunità fornita e spesso proseguono<br />

autonomamente l’attività di volontariato».<br />

E’ così che 200 studenti di età compresa<br />

tra i 20 e i 22 anni sono messi in contatto<br />

con le realtà più difficili e tristi della<br />

nostra città in quello che rappresenta<br />

per loro un momento di grande crescita.<br />

Ci dice, infatti, Apa «non è per niente<br />

semplice confrontarsi con bambini che<br />

sono fuggiti da situazioni di guerra e<br />

hanno subito gravi deformazioni causate<br />

dalle esplosioni, ma la gioia che i nostri<br />

ragazzi provano nel riuscire a guadagnare<br />

nel tempo la loro fiducia è qualcosa d'impagabile».<br />

Giuseppe Pallotta

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