Linee guida sull'insufficienza respiratoria - SNLG-ISS
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<strong>SNLG</strong> – <strong>Linee</strong> <strong>guida</strong> sull’insufficienza <strong>respiratoria</strong><br />
Tabella 7. Criteri di dimissione dall’ospedale<br />
• terapia broncodilatatrice inalatoria richiesta meno di 6 volte al giorno<br />
• capacità del paziente di camminare nella stanza<br />
• capacità del paziente di nutrirsi e dormire senza grave dispnea<br />
• controllo della eventuale iperreattività bronchiale<br />
• stabilità clinica anche senza terapia parenterale da almeno 12-24 ore<br />
• emoganalisi stabile da almeno 12-24 ore<br />
• pienacomprensionedellagestioneterapeuticadomiciliaredapartedelpazienteodichiseneprende<br />
cura<br />
• avvenuta pianificazione del follow-up e dell’assistenza domiciliare<br />
• coinvolgimento consapevole del paziente, della famiglia e del medico di base nella terapia domiciliare<br />
Gestione del paziente cronicamente dipendente dal ventilatore<br />
(VAI)<br />
La maggior parte dei pazienti (circa il 69%) sottoposti a ventilazione meccanica durante un episodio<br />
di insufficienza <strong>respiratoria</strong> acuta necessita di un trattamento di breve durata senza difficoltà<br />
di svezzamento dalla ventilazione meccanica; del restante 31% dei casi, il 16% viene svezzato<br />
entro 7 giorni dal primo tentativo, mentre il 15% va incontro a svezzamento prolungato (>7<br />
giorni dal primo tentativo di svezzamento dalla VM) (Boles 2007).<br />
I pazienti che dopo un episodio acuto continuano ad aver bisogno di un supporto ventilatorio<br />
continuo o intermittente vengono considerati «cronicamente dipendenti dal ventilatore» (VAI:<br />
Ventilator Assisted Individual) (tabella 8 a pagina 22). L’acronimo VAI viene usato più specificamente<br />
per indicare i soggetti che hanno necessità di ventilazione meccanica per 4 o più ore al<br />
giorno da più di un mese o per almeno 6 ore al giorno da almeno tre settimane (ACCP 1998,<br />
Lewarski 2007, MacIntrey 2005). Nonostante il bisogno di assistenza ventilatoria, una volta superato<br />
l’episodio acuto, questi pazienti possono avere una qualità di vita soddisfacente e in alcuni<br />
casi, condurre una vita attiva. Per questo motivo e perché i VAI ricoverati in ospedale per acuzie<br />
(pur essendo numericamente scarsi rispetto al totale dei pazienti ventilati in tale sede) consumano<br />
una quota considerevole delle risorse sanitarie e occupano letti ICU per periodi prolungati,<br />
va programmato al momento opportuno in rapporto alle condizioni cliniche, il loro trasferimento<br />
in sedi più idonee, che vanno scelte caso per caso in base ai bisogni assistenziali.<br />
La scelta della sede dipende da vari fattori, tra i quali sono di fondamentale importanza:<br />
• il livello di assistenza richiesta;<br />
• gli obiettivi terapeutici delineati (prosecuzione dello svezzamento, riabilitazione, miglioramento<br />
della qualità di vita del paziente).<br />
I VAI differiscono per quanto riguarda:<br />
• lo stato di salute precedente;<br />
• il tipo di patologia sottostante;<br />
• il tipo e la durata dell’assistenza ventilatoria richiesta.<br />
La gestione del paziente con insufficienza <strong>respiratoria</strong> cronica riacutizzata 21