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PhD_Thesis_Mingoia

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Secondo Noè Girardi, l’apparizione del terzo gruppo di beati fa sì che le tre<br />

corone, con cui si congedano gli spiriti sapienti, rappresentino per analogia le tre<br />

Persone della Trinità; il che sarebbe confermato da questa esclamazione sullo Spirito<br />

Santo 56 . Perciò, la prima corona sarebbe relativa al Padre e la seconda al Figlio.<br />

Effettivamente, la similitudine degli arcobaleni concomitanti, che si generano l’uno<br />

dall’altro, relativa al secondo cerchio, formatosi nel canto XII, sembra corrispondere<br />

alla processione della generazione del Figlio dal Padre.<br />

Ancora, secondo Noè Girardi, la metafora di esordio del canto XIV, in cui<br />

riappare la figura geometrica del cerchio, descrive l’armonia della creazione in un<br />

duplice ed opposto movimento:<br />

Dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro<br />

movesi l’acqua in un ritondo vaso,<br />

secondo ch’è percosso fuori o dentro:<br />

ne la mia mente fé sùbito caso<br />

questo ch’io dico, sì come si tacque<br />

la glorïosa vita di Tommaso,<br />

per la similitudine che nacque<br />

del suo parlare e di quel di Beatrice,<br />

a cui sì cominciar, dopo lui, piacque.<br />

Pd. XIV, 1-6<br />

La similitudine del movimento dell’acqua dentro un ritondo vaso, a seconda che<br />

sia colpita al centro o all’estremità, muovendosi dal centro alla circonferenza e dalla<br />

circonferenza al centro, richiama il dinamismo della terza rima, che è esattamente un<br />

movimento circolare dalla rima centrale a quelle in limine.<br />

La struttura dei cinque canti del Sole, che glorificano la Trinità, si apre con la<br />

terzina Trinitaria di Pd. X,1-6 e celebra la creazione triforme di Dio, chiudendosi con la<br />

similitudine del vaso:<br />

da un lato l’idea di un qualcosa che ritorna al punto d’origine, e dunque di un<br />

ciclo conchiuso, e dall’altro un senso di puntuale giustapposizione, in rapporto con altre<br />

due evidentissime costanti di ordine figurativo e stilistico: quella del moto circolare e<br />

quella della perfetta corrispondenza 57 .<br />

La similitudine ricorda tanto il movimento della rima, che dal centro del secondo<br />

verso tocca l’estremità del primo verso, e da lì, passando per il nuovo centro, ritorna<br />

56 ENZO NOÈ GIRARDI, Studi su Dante, Edizioni del Moretto, Brescia 1980, pp. 139-140.<br />

57 Ivi, pp. 127.<br />

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