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PhD_Thesis_Mingoia

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Introduzione<br />

Un versetto del libro della Sapienza ha avuto nell’esegesi medievale un ruolo<br />

determinante, Tu hai disposto tutto con misura, numero e peso 1 .<br />

Si tratta di una vero e proprio abito mentale, scrive Gorni 2 , che fa sì che ciascuna<br />

opera umana, concepita come un microcosmo, rispetto al macrocosmo dell’universo, di<br />

cui Dio è l’autore, riproponga tale concezione nella sua struttura, sia essa una cattedrale<br />

o sia un’opera letteraria.<br />

Il numero, in particolare, non è soltanto espressione della perfezione geometrica,<br />

con cui Dio ha concepito il mondo, ma è anche un modo con cui l’uomo tenta di<br />

decifrare ed esprimere la realtà, obbedendo al dato del mondo sensibile. Gorni scrive<br />

che il numero<br />

È un parametro qualitativo, non solo quantitativo, nella conoscenza delle cose.<br />

Un abito mentale precocemente assunto nella decifrazione della realtà. Non soltanto, e<br />

trivialmente, della realtà fisica; ma anche, e soprattutto di quella intellettuale. Se, come<br />

conforta a credere un versetto del Liber Sapientiae (11, 21), Dio ha disposto ogni cosa<br />

in mensura et numero et pondere, per Dante si tratta di riconoscere nel mondo, ed<br />

eventualmente operare per ristabilirvi, con atti e con parole, quell’ordine certo e<br />

provvidenziale. È un imperativo, per l’uomo pratico; e per l’autore, un modello teorico<br />

cogente nell’esercizio della scrittura. Del fatale trinomio biblico, è il numero il<br />

paradigma più alto 3 .<br />

Il significato del mondo come segno e metafora di Dio non è separabile dalla<br />

concezione che l’autore ha dell’opera letteraria, nel senso che l’opera è un segno, una<br />

traccia del divino e obbedisce a tale scopo attraverso la proporzione e le simmetrie con<br />

cui l’autore la costruisce.<br />

Vincenzo Crupi ha analizzato gli studi relativi alla presenza del fenomeno<br />

trinitario all’interno della Commedia osservando che, molta letteratura, precedente o<br />

contemporanea a Dante, si riferisce costantemente alla spiritualità trinitaria. L’interesse<br />

fervente nei confronti del dogma trinitario trova origine e spiegazione nel De Trinitate<br />

agostiniano che nel medioevo, tramite la corrente neoplatonico agostiniana, fu<br />

codificato, attraverso Summe, fino a trovare espressione nella concezione trinitaria di<br />

*I Passi della Bibbia dell’Antico e del Nuovo Testamento in nota verranno citati secondo le abbreviazioni<br />

riportate nella tavola delle abbreviazioni in Bibliografia.<br />

1 Sap. XI, 20.<br />

2 Cfr. GUGLIELMO GORNI, Lettera Nome Numero. L’ordine delle cose in Dante, Il Mulino, Bologna<br />

1990, p. 87.<br />

3 Ibidem.<br />

6

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