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PhD_Thesis_Mingoia

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perfettamente, come anch’io sono sconosciuto 68 , poiché nella morte eterna dell’Inferno<br />

o nella vita eterna del Paradiso si vede direttamente la verità ultima secondo i disegni di<br />

Dio. Le guide sono predisposte da Dio all’itinerarium del poeta e al suo percorso di<br />

conoscenza che progressivamente si avvicina a Dio.<br />

Ai vv. 10-12 di If. III è il narratore che accusa l’effetto sortito in lui dalla scritta<br />

sulla porta, e sue son le parole di disappunto e interrogazione rivolte alla guida. Alla<br />

risposta di Virgilio, fino al v. 18, seguono i vv. 19-30, dove il narratore racconta<br />

l’ingresso nell’Inferno, come pure la domanda di Dante personaggio è affidata al<br />

narratore.<br />

Queste parole di colore oscuro<br />

Vid’ ïo scritte al sommo d’una porta;<br />

per ch’io: «Maestro, il senso lor m’è duro».<br />

If. III, 10-12<br />

Nella seconda cantica si susseguono, allo stesso modo, parti narrate a parti<br />

dialogate. Nel primo canto del Purgatorio, il proemio (vv. 1-12) è più lungo di quello<br />

relativo alla cantica infernale; vi si proclama la materia del secondo regno e si invocano<br />

le Muse, in particolare, Caliopè, la musa dell’Epica 69 . Nel terzo canto, nel lungo<br />

intervento del personaggio di Manfredi sulla misericordia divina, in contrasto con quella<br />

umana, è ravvisabile il coinvolgimento dell’autore, che conosce come Dio la legge<br />

eterna.<br />

Nella terza cantica la materia si innalza, perciò sono più frequenti i discorsi<br />

dottrinali, affidati per lo più alla guida di Beatrice ma anche ad altri personaggi, in cui è<br />

riconoscibile l’autore 70 .<br />

68 1 Cor. 13, 12: Videmus enim nunc per speculum in aenigmate, tunc autem facie ad faciem; nunc<br />

cognosco ex parte, tunc autem cognoscam, sicut et cognitus sum.<br />

69 Nel canto I del Purgatorio gli interventi del narratore sono ai vv. 12-39; 42; 49-51; 109-111; 115-136;<br />

si svolge poi un lungo dialogo tra Virgilio (vv. 52-84); e Catone (vv. 40-41; 43-48; 85-108). Nel canto<br />

II del Purgatorio, all’esordio del narratore (vv. 1-27; 37-59; 67-87; 112-119; 124-133) seguono le parti<br />

dialogate tra Virgilio (vv. 28-36; 61-66), l’anima purgante di Casella (vv. 59-60; 88-90; 94-105) e<br />

Dante personaggio (90-93; 106-111), e, infine, Catone (vv. 120-123). Nel canto III del Purgatorio,<br />

oltre agli interventi del narratore (vv. 1-21; 44-45; 46-51; 53; 55-60; 64-65; 67-72; 79-93; 106-111),<br />

Virgilio dialoga con Dante e i purganti (vv. 22; 52; 54; 66; 73-78; 61-63; 94-99; 100-102), mentre ai<br />

vv. 24-44, tratta della condizione delle anime del Limbo e del mistero dell’incarnazione. Ai vv. 103-<br />

105; 110; 112-145 si trova il discorso di Manfredi mentre Dante personaggio interviene solo ai vv. 61-<br />

63.<br />

70 Nel canto I del Paradiso, all’esordio della voce narrante (vv. 1-12), segue, in 8 terzine la parola<br />

dell’autore circa l’opera e i suoi intenti. Ai versi 37-88; e 100-102, il narratore riferisce la sublime<br />

esperienza della visione del terzo regno e si interrompe solo ai vv. 70-72, in cui è piuttosto l’autore che<br />

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