medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto
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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />
BIOMEDICALE<br />
DENTALE<br />
OTTICA<br />
TERMALE<br />
Belluno<br />
Padova<br />
Rovigo<br />
Treviso<br />
Venezia<br />
Verona<br />
Vicenza<br />
16<br />
33.40.2), il dato non è direttamente confrontabile poiché, viste le finalità della<br />
presente indagine si è presa in considerazione l'intera catena del valore<br />
dell'ottica, che assomma anche gli altri comparti produttivi e soprattutto<br />
l'aspetto distributivo e di prestazioni per il miglioramento del benessere visivo<br />
costituito dagli ottici, facendo aumentare sensibilmente il totale delle imprese:<br />
Settore N° Imprese % Imprese N° Addetti % Addetti<br />
717 17,6% 3.067 18,6%<br />
1.641 40,3% 3.350 20,3%<br />
1.598 39,2% 8.908 54,0%<br />
118 2,9% 1.160 7,0%<br />
Totale complessivo 4.074 100,0% 16.485 100,0%<br />
Tabella 2<br />
Settore del benessere,<br />
Imprese e addetti per<br />
comparto<br />
Se analizziamo la distribuzione complessiva delle imprese per localizzazione<br />
geografica emerge che Padova è la Provincia con il maggior numero di imprese<br />
e Belluno quella con il maggior numero di addetti, mentre Verona e Treviso,<br />
gli altri due principali poli sanitari della regione oltre a Padova, si confermano<br />
le province a maggior vocazione di “benessere” del <strong>Veneto</strong>.<br />
Settore N° Imprese % Imprese N° Addetti % Addetti<br />
690 16,9% 6.229 37,8%<br />
779 19,1% 3.015 18,3%<br />
156 3,8% 613 3,7%<br />
670 16,4% 1.875 11,4%<br />
591 14,5% 1.539 9,3%<br />
671 16,5% 1.602 9,7%<br />
517 12,7% 1.612 9,8%<br />
Totale complessivo 4.074 100,0% 16.485 100,0%<br />
Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />
1.4 La filiere della salute e la spesa sanitaria in Italia<br />
Tabella 3<br />
Imprese del benessere,<br />
distribuzione per provincia<br />
L'adozione del concetto di filiera, presuppone in sé una maggiore attenzione alle<br />
relazioni produttive extra-settoriali ed extra-territoriali rispetto alle classiche<br />
analisi dei distretti produttivi che, per definizione, si riferiscono ad un area territoriale<br />
limitata ed a specifiche produzioni. In tale senso nella definizione di filiera<br />
della salute va tenuto conto delle differenti connessioni tra i settori produttivi<br />
e tra i prodotti; va considerato il contesto socio-economico locale, le esperienze<br />
imprenditoriali più consolidate e significative e le nuove imprese che hanno<br />
avviato la produzione in nuovi mercati.<br />
Secondo questo approccio i sotto comparti o sub-filiere identificate come componenti<br />
della filiera della salute riflettono una selezione delle imprese più amplia:<br />
la sub-filiera del bio<strong>medicale</strong>, considera anche il settore ottico e dentale;<br />
la sub-filiera farmaceutica considera oltre che ai settori più propriamente connessi<br />
con le fasi di trasformazione, anche il settore del commercio all'ingrosso<br />
in quanto il settore presenta un certo numero di imprese specializzate nella intermediazione,<br />
una fase sempre più strategica per la crescita degli interscambi<br />
commerciali con l'estero; la sub-filiera dei servizi sanitari comprende sia quelli<br />
ospedalieri che ambulatoriali (analisi, studi dentistici, ecc,).<br />
Prendendo a riferimento la classificazione delle attività economiche predisposta<br />
dall'ISTAT (ATECO 2002), e dopo averla corretta in modo da farvi rientrare<br />
il complesso dei beni che figurano tra i consumi sanitari delle famiglie e che sono<br />
collocati in diverse sezioni della suddetta classificazione, tale filiera può con-