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Biomedicale veneto Classe di addetti N° imprese Fatt. (Mil. €) Fatturato medio (Mil.€) < 10 9.975 2.295 0,23 da 10 a 29 2.348 3.262 1,39 da 30 a 59 1.034 3.479 3,36 da 60 a 99 483 3.186 6,60 da 100 a 499 759 16.000 21,08 > 500 388 224.124 577,64 Totale 14.987 252.346 16,84 39 Fonte: Dun & Bradstreet 2004 Medical Device Firm Data 40 Pammolli et. Al., 2005 41 Pammolli et. Al., 2005 52 Biomedicale veneto tra società del benessere e mercato Tabella 34 Stati Uniti, Profilo del settore industriale dei dispositivi medici, anno 2004 39 Come si può notare anche dalla Tabella 34 infatti, quello che differenzia sensibilmente la struttura industriale degli USA rispetto a quella europea, e a maggior ragione quella italiana, è la presenza di quasi 400 imprese con oltre 500 addetti, che da sole producono quasi il 90% dell'intero fatturato del settore negli Stati Uniti (dovuta anche alle numerose operazioni di fusione e acquisizione avvenute a partire dalla metà degli anni '90). Mentre infatti per le classi dimensionali d'impresa medio-piccole il fatturato medio per azienda negli USA è comparabile con quello delle imprese italiane, i quasi 600 milioni di euro di fatturato medio delle grandissime aziende - per lo più multinazionali - degli USA hanno evidenti implicazioni, non solo rispetto alla produttività, ma anche in termini di investimenti in ricerca, marketing, presenza commerciale, diversificazione dei prodotti, acquisizione di altre imprese, ecc., ossia - più brevemente - di capacità competitiva. Un altro dato significativo infatti, per la comprensione della capacità competitiva delle imprese è l'investimento diretto all'estero o l'acquisizione della proprietà di imprese estere. In questo campo, mentre l'1,29% delle unità produttive USA del settore è detenuto da gruppi europei, le imprese degli Stati Uniti posseggono il 6,65%, il 12,48% e il 10, 07% delle imprese rispettivamente di Germania, Francia e Inghilterra, arrivando addirittura al 60,24% di quelle irlandesi. 40 Se consideriamo poi il grado di diversificazione delle imprese possiamo dire che le imprese europee e giapponesi sono mediamente più specializzate di quelle USA: quasi il 25% di quelle giapponesi è concentrato in un'unica specialità medica, contro il 13% di quelle americane, mentre l'Italia è il paese con il più basso livello di diversificazione tra quelli considerati (Germania, Irlanda, Giappone, USA, Inghilterra, Francia) e quando diversifica lo fa prevalentemente all'interno delle singole specialità. Mentre se si analizzano le imprese raggruppandole per specialità medica in cui operano si evidenziano profili di diversificazione piuttosto diversi, a conferma del fatto che il mercato biomedicale è caratterizzato da nicchie molto diverse fra loro. Come già ampiamente detto, la ricerca e sviluppo e l'innovazione sono poi altri aspetti cruciali nella competizione in questo settore e qui le imprese europee registrano complessivamente un livello di R&S sostanzialmente inferiore a quelle degli Stati Uniti, anche se esiste una forte differenziazione nei livelli di spesa in questo ambito all'interno dell'Unione Europea, così come tra le diverse nicchie di mercato. L'analisi degli accordi di Licenza mostrano una netta dominanza degli USA, così come i risultati del processo di innovazione (numero e qualità dei brevetti registrati, pubblicazioni, introduzione di nuovi dispositivi nel mercato americano) confermano la leadership degli Stati Uniti sia in termini numerici che di “importanza” . 41 Nonostante che i dati Eurostat utilizzati per analizzare l'intensità degli investi-
3. La competitività delle imprese biomedicali venete menti in R&S delle imprese europee sottostimino il valore rispetto a quelli di AdvaMed per il mercato americano, perché escludono alcuni settori ad alta intensità di ricerca, come la diagnostica in vitro, tuttavia il dato complessivo riportato nella Tabella 35 è comunque ampiamente significativo del divario di risorse messe in campo dai principali competitori. Tabella 35 Spesa in R&S in percentuale del fatturato Fonte: AdvaMed (2004) per gli USA; Eurostat (2004a); MLHW (2003). Un altro dato significativo è rappresentato nella Figura 10: le piccole imprese hanno un tasso di R&S molto superiore alle grandi; questo dimostra come esista una “divisione del lavoro di ricerca” tra piccole imprese innovative e grandi imprese più concentrate sulla commercializzazione e il marketing. 140 120 100 100 Paese 1997 1998 1999 2000 2001 2002 USA 11,1% 12,9% 10,1% 10,9% 12,3% 11,4% Giappone n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 5,6% EU-15 1,6% 1,1% 1,3% 1,5% 1,6% 1,7% TERZA PARTE 80 60 40 20 0 1993 1997 2002 Figura 10 - Distribuzione del tasso mediano di R&S/fatturato (mil. $) per classe di addetti Per venire alla capacità brevettuale la Figura 11 - Posizionamento tecnologico biomedicale in termini di capacità brevettuale dei principali paesi, anni 2001- 2005 mette in luce l'eccellenza degli Usa, la buona posizione di Germania e Gran Bretagna, l'emergere di Cina e Corea come debuttanti e per l'Italia un posizionamento tra dormienti e debuttanti 42 . 42 Debuttanti: i paesi che si trovano in questa zona hanno incrementato la propria produzione di brevetti tra il 2001 ed il 2005 ma non hanno ancora raggiunto una produttività tale da consentire il passaggio nell'eccellenza. Il numero di brevetti per milione di abitante, cioè, è ancora limitato. Dormienti: in questa area sono presenti i paesi che hanno un tasso di crescita del numero di brevetti nell'arco temporale dal 2001 al 2005 inferiore alla media complessiva ed, inoltre, hanno una produzione di brevetti per milione di abitanti ancora inferiore alla media dei paesi considerati. 53
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